Elia Viviani ha vinto la terza tappa Mijas-Alhaurin de la Torre della Vuelta 2018: meravigliosa vittoria in volata del campione italiano, che aggiunge per sé e per la Quick-Step Floors un’altra perla a una stagione memorabile. Bravissimo però anche Giacomo Nizzolo, ottimo secondo davanti a un certo Peter Sagan. Quinto Simone Consonni e ottavo Matteo Trentin. Nel finale non sono mancate le emozioni: mentre la fuga iniziale veniva ripresa, ci sono stati diversi altri tentativi di evadere dal gruppo. Ci ha provato anche il campione europeo della cronometro Victor Campenaerts, che però è stato poi bloccato da una caduta; Alexis Gougeard ha vinto lo sprint intermedio di Mijas, poi è stato Lukas Postlberger a tentare l’allungo solitario, inseguito proprio dallo stesso Gougeard mentre gli altri attaccanti venivano inesorabilmente ripresi man mano dal gruppo lanciato all’inseguimento. Alla fine però sono stati raggiunti anche gli ultimi due coraggiosi, con Postlberger costretto ad alzare bandiera bianca a 6 km dall’arrivo. Poi il classico lavoro delle squadre dei velocisti e il perfetto sprint di un Elia Viviani a dir poco incontenibile, davvero il più forte in volata in questo momento. Nota di merito anche per Nizzolo, che con un gran secondo posto dimostra di essersi messo alle spalle un lungo periodo difficile: è grand’Italia ad Alhaurin de la Torre! (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
VERSO IL GRAN FINALE
Stiamo ormai entrando nella fase decisiva della terza tappa della Vuelta 2018: mancano infatti circa 40 km al traguardo di Alhaurin de la Torre e la fuga composta da Nans Peters (AG2R-La Mondiale), Jordi Simon (Burgos-BH), Antonio Molina (Caja Rural-Seguros RGA), Luis Angel Mate (Cofidis) e Hector Saez (Euskadi-Murias) non ha più alcuna possibilità di arrivare al traguardo con successo. Ha già alzato bandiera bianca il francese Pierre Rolland (Education First-Drapac), che ha deciso di rialzarsi e farsi riprendere dal gruppo senza spendere ulteriori energie nel tentativo d’attacco, per i suoi cinque ex compagni d’avventura resta un margine di un minuto circa, che sarà assolutamente insufficiente visto il lavoro di chi punta allo sprint, prima fra tutte la Quick-Step Floors del nostro Elia Viviani. Ci sarà prima lo sprint intermedio a Mijas quando mancheranno 26,5 km all’arrivo, che potrebbe essere una sorta di prova generale, poi quasi certamente lo sprint a ranghi compatti ad Alhaurin de la Torre, prima chance per i velocisti nella Vuelta 2018. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
IL GRUPPO CONTROLLA
Circa 80 km al traguardo della terza tappa della Vuelta 2018, il canovaccio è esattamente quello che si poteva facilmente prevedere alla vigilia. Resta ancora davanti la fuga composta da Nans Peters (AG2R-La Mondiale), Pierre Rolland (Education First-Drapac), Jordi Simon (Burgos-BH), Antonio Molina (Caja Rural-Seguros RGA), Luis Angel Mate (Cofidis) e Hector Saez (Euskadi-Murias), ma con un vantaggio che va gradualmente calando, il che fa pensare che tutto sia sotto controllo per le squadre dei velocisti, prima fra tutte la Quick-Step Floors del nostro Elia Viviani. Il ritardo del gruppo dalla testa della corsa è infatti ormai inferiore ai tre minuti quando c’è ancora moltissima strada da percorrere. Segnaliamo infine che la corsa si è ormai messa alle spalle anche il secondo e ultimo Gpm di giornata, il Puerto del Viento di terza categoria: anche su questa salita, come nella precedente, è passato per primo Mate davanti a Rolland, poi Simon in terza posizione – questi tre corridori hanno conquistato rispettivamente tre, due e un punto per la classifica Gpm. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
MATE PRIMO AL GPM
Sempre attiva la fuga che sta caratterizzando la prima parte della terza tappa Mijas-Alhaurin de la Torre della Vuelta 2018. Sono dunque sempre all’attacco i sei fuggitivi Nans Peters (AG2R-La Mondiale), Pierre Rolland (Education First-Drapac), Jordi Simon (Burgos-BH), Antonio Molina (Caja Rural-Seguros RGA), Luis Angel Mate (Cofidis) e Hector Saez (Euskadi-Murias), che fin dai primissimi chilometri costituiscono la testa della corsa. Il loro vantaggio è comunque tenuto sempre sotto controllo da parte del gruppo e si aggira adesso attorno ai tre minuti e mezzo: oltre al Team Sky è molto attiva la Quick-Step Floors, chiaro segnale delle intenzioni di Elia Viviani, lo sprinter di riferimento in questa Vuelta. Nel frattempo i corridori hanno superato il Puerto del Madroño, Gpm di prima categoria che ha caratterizzato la prima parte del percorso: per primo è passato Luis Angel Mate, che con i 10 punti in palio consolida il primato nella classifica Gpm; secondo posto e 6 punti per Pierre Rolland, terzo Nans Peters che guadagna 4 punti, poi sono transitati gli altri fuggitivi. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
PARTE LA FUGA
La terza tappa della Vuelta 2018 è stata immediatamente caratterizzata da una fuga che è scattata subito dopo la partenza da Mijas. I sei coraggiosi attaccanti della prima ora sono Nans Peters (AG2R-La Mondiale), Pierre Rolland (Education First-Drapac), Jordi Simon (Burgos-BH), Antonio Molina (Caja Rural-Seguros RGA), Luis Angel Mate (Cofidis) e Hector Saez (Euskadi-Murias): per loro naturalmente sarà molto complicato, o praticamente impossibile, arrivare con successo al traguardo di Alhaurin de la Torre, ma intanto si mettono in mostra – fatto particolarmente importante per le quattro squadre non World Tour invitate dagli organizzatori, non a caso tutte presenti in questo tentativo di fuga – e andranno ragionevolmente a contendersi almeno i due Gpm che saranno in programma nella prima metà del percorso della tappa odierna. Motivazione particolarmente importante per Mate, che pedala sulle strade di casa e deve difendere il primato nella classifica Gpm, in particolare da Rolland che era in fuga anche ieri – come d’altronde Mate e anche l’altro spagnolo Saez. Il gruppo comunque non concede molto spazio e il vantaggio della testa della corsa si aggira sui tre minuti. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
STREAMING VIDEO E DIRETTA TV: COME SEGUIRE LA VUELTA 2018 (3^ TAPPA)
Per seguire la Vuelta 2018 in diretta tv, il punto di riferimento sarà Eurosport: la corsa spagnola sarà infatti visibile sul canale tematico che è disponibile anche sulla piattaforma di Sky. I collegamenti per la terza tappa Mijas-Alhaurin de la Torre, avranno inizio già alle ore 16.00 sul canale tematico, numero 210 della piattaforma satellitare. Per chi invece non potesse mettersi davanti al televisore, ecco pure la possibilità garantita dalla diretta streaming video, per gli abbonati tramite Eurosport Player oppure anche Sky Go. Informazioni importanti sulla corsa spagnola saranno disponibili anche sui social network: su Facebook la pagina ufficiale è Vuelta a España, mentre l’account ufficiale Twitter è @lavuelta, particolarmente preziosi per chi non potrà seguire la corsa su Eurosport.
SI COMINCIA
Sta per accendersi la terza tappa della Vuelta 2018 tutto è pronto al via di Mijas dove l’uomo da tenere d’occhio rimane Alejandro Valverde, specie dopo la bella prova messa a segno ieri nella seconda frazione vinta proprio dall’alfiere della Movistar. Appena sceso dal primo gradino del podio lo stesso spagnolo ha poi dichiarato riferendosi alla tappa appena conclusa: ” È stata una salita molto veloce (quella finale ndr). Già al primo passaggio abbiamo visto che poteva fare danni se l’avessimo affrontata forte. Infatti alcuni dei favoriti hanno pagato qualcosa. Quando ha attaccato De Plus sapevo che avrei dovuto anticipare la mia mossa, altrimenti sarebbe arrivato al traguardo. Kwiatkowski mi è rimasto dietro, ma ha fatto molta fatica. Poi nell’ultima curva sapevo che c’era abbastanza spazio per superarlo di nuovo e così è stato”. Valverde si è mostrato ai nastri di partenza della Vuelta 2018 in grandissima forma e vederlo tra i favoriti al titolo non è certo impossibile anzi: “Personalmente mi sento molto meglio rispetto al Tour de France. Abbiamo ottenuto una bella vittoria, se riusciremo a prendere anche la maglia rossa tanto meglio. Se non ci riusciremo dovremo comunque stare tranquilli e continuare a lottare per altri successi”. Vedremo però che dirà la strada, si parte!
I PRECEDENTI
Alla vigilia della terza tappa della Vuelta 2018 vediamo bene che le città toccate oggi e quindi Mijas e Alhaurin de la Torre non sono certo nomi sconosciuti agli appassionati. Il riferimento storico è quindi all’edizione 2015 della classica a tappe spagnola benché allora la cosa non passò direttamente da queste due città, attraversate a dir il vero in giorni differenti. Ecco infatti che il via della tappa di oggi a Mijas, nel 2015 fu partenza della terza frazione che si chiuse però a Malaga: allora fu Peter Sagan a vincere al traguardo finale ma la maglia rossa fu salda sulle spalle di Esteban Chaves. Per Alhaurin de la Torre, traguardo della tappa dell’edizione 2018 della Vuelta, ecco che il precedente fu il via della seconda tappa sempre per il 2015, che ci chiuse a Caminio del Rey (arrivo invece della frazione di domenica): qua Esteban Chaves vinse tappa e maglia rossa da leader, vestita fino al via del quinto appuntamento (andò a Tom Dumoulin). (agg Michela Colombo)
PRESENTAZIONE 3^ TAPPA
La Vuelta 2018 prosegue naturalmente anche oggi con la sua terza tappa: la Mijas-Alhaurin de la Torre di 178,2 km potrebbe essere la prima occasione per i velocisti, fra i quali naturalmente possiamo citare anche il nostro Elia Viviani, campione d’Italia e corridore più vincente del 2018 nel circuito professionistico. Come da tradizione alla Vuelta, anche le tappe per i velocisti non sono mai così scontate, basterebbe dire ad esempio che ci sarà da superare anche un Gran Premio della Montagna di prima categoria, tuttavia il finale sarà piuttosto semplice e di conseguenza le squadre degli sprinter dovrebbero avere modo di portare i loro uomini a giocarsi il successo sul rettilineo d’arrivo. Mai dare nulla per scontato però: sappiamo che questo è il bello della corsa spagnola, in questo certamente più simile al Giro piuttosto che al Tour.
PERCORSO 3^ TAPPA MIJAS-ALHAURIN DE LA TORRE
Andiamo dunque a descrivere adesso più nel dettaglio il percorso di questa terza tappa, per velocisti… ma non troppo. La partenza avrà luogo da Mijas alle ore 13.06 e dopo una ventina di chilometri pianeggianti ci sarà da affrontare la salita del Puerto del Madrono, il primo Gpm di prima categoria di questa Vuelta 2018, una salita dunque piuttosto impegnativa, soprattutto per la sua notevole lunghezza – 20,1 km di ascesa per raggiungere lo scollinamento al km 45,6 della tappa – anche se con pendenze non eccessive. Il dato medio è del 4,9%, comunque non disprezzabile per una salita così lunga, il problema per chi volesse osare è caso mai che a quel punto mancheranno ancora oltre 130 km al traguardo, e da quel momento in poi non ci saranno più difficoltà molto significative. Intendiamoci: di pianura vera ce ne sarà poca, i saliscendi abbonderanno e ci sarà anche un altro Gpm, però di terza categoria, cioè il Puerto del Viento (km 85), salita di 10 km al 3,3% di pendenza media, ma le difficoltà andranno sempre più diminuendo man mano che ci si avvicinerà all’arrivo di Alhaurin de la Torre. In particolare, dopo lo sprint intermedio collocato al km 152, ci sarà una discesa per tornare verso la costa dell’Andalusia, poi gli ultimi 20 km saranno sostanzialmente pianeggiante. Non possiamo dare per scontata la volata, ma di certo è lo sprint l’esito più probabile.