Forse non c’era un modo migliore per esordire in Serie A di quello che Emiliano Rigoni ha trovato in Roma-Atalanta: pronti-via, il centrocampista arrivato dallo Zenit San Pietroburgo nell’ultimo giorno di calciomercato ha realizzato una splendida doppietta allo stadio Olimpico, facendo tremare la squadra giallorossa e portando la Dea sul 3-1 nel primo tempo. Gian Piero Gasperini ha detto che avrebbe voluto utilizzarlo nel playoff di Europa League (non può perchè ci sono 45 minuti con lo Zenit in un turno precedente), intanto se lo gode in campionato: grande presentazione per il trequartista di Colonia Caroya, cresciuto nel Belgrano e affermatosi poi con l’Independiente. Il fatto curioso è legato al numero di reti messe a segno in Russia: 0 in 18 partite di campionato, ma il nome di Emiliano Rigoni era emerso nelle cronache per le 6 marcature che aveva realizzato in Europa League, tutte nel girone e con tripletta contro il Rosenborg. Un calciatore che non ha nelle marcature il suo punto di forza (25 gol in 132 partite in Argentina, a segno una volta ogni cinque gare) ma che sicuramente può dare un buon contributo agli attaccanti dell’Atalanta: lunedì lo si è visto, ora bisognerà valutare come proseguirà la sua avventura in Serie A. (agg. di Claudio Franceschini)



LA MAGIA DI TACCO DI PASTORE

Roma-Atalanta 3-3 è stata una partita spettacolare dal primo all’ultimo minuto, ma ci sono pochi dubbi sul fatto che il video più cercato di questa gara valida per la seconda giornata del campionato di Serie A sia quello inerente il colpo di tacco con cui Javier Pastore ha dato il via alle marcature. Un gesto di eleganza rara, ad ulteriore conferma di un talento cristallino che non può essere messo in dubbio – come invece è accaduto – dopo una sola prestazione non convincente. Intanto el Flaco a fine gara ha commentato ai microfoni di Sky Sport:”Si, è stato un bel gol su assist di Under. Nel primo tempo abbiamo sbagliato noi, nel secondo tempo potevamo anche vincerla e siamo entrati in campo in modo diverso. Dopo il gol ci siamo rilassati ma noi abbiamo giocatori tecnici. Ma abbiamo fatto giocare loro nel primo tempo. Avevamo parlato con il mister, ho già detto che venivo qua per fare la mezzala ma giocherò dove vuole l’allenatore, dipende da partita in partita”. (agg. di Dario D’Angelo)



IL RACCONTO DELLA PARTITA

Nella seconda giornata di Serie A 2018-19 abbiamo assistito a ben tre rimonte: la prima si è consumata sabato sera nell’anticipo del San Paolo tra Napoli e Milan, con i rossoneri che erano avanti di due gol e sono stati ribaltati dai partenopei che vincendo 3 a 2 hanno lanciato un chiaro messaggio alla Juventus, e cioè che l’avvicendamento in panchina tra Sarri e Ancelotti non ha spostato di un millimetro gli equilibri di una squadra che al momento resta la rivale più pericolosa per i bianconeri nella corsa al titolo. La seconda rimonta è avvenuta domani sera in quel di San Siro, dove l’Inter si è fatta raggiungere dal Torino che ha saputo cancellare due gol di svantaggio approfittando del black-out dei nerazzurri che hanno spento la luce nella ripresa. La terza rimonta c’è stata nel monday night, con la Roma che era sotto 1-3 e ha saputo reagire alla grande agguantando l’Atalanta che già sognava di agganciare la vecchia Signora in testa a punteggio pieno. All’Olimpico matura un 3-3 spettacolare e ricco di emozioni tra due formazioni che giocano un calcio tra i migliori d’Italia, non a caso i giallorossi giocheranno in Champions League mentre gli orobici sono a una partita dai gironi di Europa League, giovedì prossimo la resa dei conti in Danimarca contro il Copenaghen. Un pari comunque importante per Gasperini che ha tenuto in panchina quasi tutti i titolari: Masiello, Freuler, Barrow e Papu Gomez non sono proprio entrati in campo; De Roon, Hateboer e Toloi sono entrati soltanto nella ripresa, dando una mano a chi era in campo dal primo minuto e non ne aveva più dopo aver corso il doppio degli avversari nel primo tempo. Dove il divario tra i padroni di casa e gli ospiti è stato a tratti imbarazzante, dopo aver sbloccato la contesa con Pastore i capitolini si sono rilassati convinti di avere già i tre punti in tasca, i bergamaschi hanno preso sempre più campo e con Rigoni (doppietta per l’argentino all’esordio nel campionato italiano) e Castagne si sono portati sul 3 a 1. Dopo l’intervallo l’inerzia del match cambia di nuovo, l’Atalanta finisce la benzina, la Roma con gli innesti di Nzonzi e Kluivert ritorna a essere una squadra di calcio e riesce almeno a evitare la prima sconfitta stagionale con Florenzi che accorcia le distanze prima di uscire dal campo per una contrattura al polpaccio (anche se si teme un trauma distorsivo al ginocchio) e con Manolas che sugli sviluppi di un calcio piazzato trova la deviazione vincente. La rimonta poteva essere completa se Kluivert al 93′ avesse colto l’attimo in contropiede invece di farsi murare da Castagne, in ogni caso l’olandese – entrato a inizio ripresa – ha avuto un ottimo impatto sul match proprio come contro il Torino, considerando gli ampi margini di miglioramento il figlio di Patrick sarà un ottimo asso nella manica per Di Francesco. Fermo restando che dopo un mercato così movimentato (con le partenze di Alisson, Nainggolan e Strootman, non gli ultimi arrivati) un periodo più o meno lungo di assestamento è necessario, se la Roma imparerà a esprimersi ad alti livelli per tutti i novanta minuti, sarà impossibile precluderle un posto tra le prime tre, soprattutto se le milanesi continueranno a zoppicare, e a quel punto per un posto in Champions potrebbero rientrare in corsa anche la Fiorentina e la stessa Atalanta. Che in questo momento è la squadra più in forma del campionato, avendo cominciato a fare sul serio sin da fine luglio partecipando ai preliminari di Europa League, attendiamoci quindi un calo fisiologico già nei prossimi mesi, un po’ come accaduto nelle scorse stagioni a Sassuolo e Milan. O magari no, perché ormai i bergamaschi ci hanno abituato a stupire e a superare sempre i propri limiti.



LE DICHIARAZIONI

A fine gara è intervenuto Javier Pastore: “Ho segnato un gran bel gol, ringrazio Cengiz per l’assist, ci ho provato con il tacco e per fortuna la palla è entrata. Oggi chi ha visto la partita si sarà divertito tanto, abbiamo attraversato un momento di difficoltà ma a un certo punto potevamo anche vincerla. Sull’1 a 0 ci siamo rilassati e abbiamo concesso l’iniziativa a una squadra di giovani che ci ha massacrato sul ritmo. Il mio ruolo in campo? Decide il mister, io penso solo a dare il 100% a prescindere dalla posizione che occupo. La Serie A è decisamente più impegnativa della Ligue 1, la prenderò come una sfida”.

Le parole di Gian Piero Gasperini, tecnico dell’Atalanta: “In campo ci vanno i giocatori, non io: loro hanno disputato una grande partita, il 3-3 ci lascia l’amaro in bocca visto che avevamo la concreta possibilità di vincerla. Nel primo tempo non hanno sbagliato nulla, quando nella ripresa gli avversari hanno cambiato le carte in tavola non siamo riusciti a prendere le dovute contromisure. La Roma ha dei giocatori importanti e quando fai entrare gente come Nzonzi e Kluivert vuol dire che la coperta è bella lunga. Zapata, Rigoni e Pasalic sono stati splendidi, abbiamo un attacco formidabile a conferma che non esistono solo Papu Gomez e Barrow, e che la partenza di Petagna non ci ha indeboliti. Ora aspettiamo a braccia aperte Ilicic”.

Il commento di Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma: “Bisogna dar merito all’Atalanta che in questo momento è la squadra più in forma di tutta la Serie A. Nel primo tempo gli orobici correvano il doppio rispetto a noi, da parte nostra abbiamo dimostrato di avere un bel diesel emergendo alla distanza. Nell’intervallo, se avessi potuto, ne avrei cambiati otto, tuttavia siamo stati bravi a recuperare la partita ma mi sono parecchio arrabbiato perché nel finale abbiamo concesso un paio di occasioni di troppo, e queste situazioni sono inaccettabili dopo tutta la fatica fatta per annullare i due gol di svantaggio e riacciuffare il pari”.

IL TABELLINO

ROMA-ATALANTA 3-3 (1-3)

ROMA (4-3-3): Olsen; Florenzi (73′ Schick), Fazio, Manolas, Kolarov; Pellegrini (46′ Nzonzi), De Rossi, Cristante (46′ Kluivert); Under, Dzeko, Pastore. All. Eusebio Di Francesco.

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Mancini (64′ Toloi), Palomino, Djimsiti; Castagne, Valzania (54′ De Roon), Pasalic, Ali Adnan; E. Rigoni, Pessina (50′ Hateboer); Zapata. All. Gian Piero Gasperini.

ARBITRO: Michael Fabbri.

AMMONITI: Nzonzi (R), Djimsiti (A).

RECUPERO: 0′ pt e 4′ st.

MARCATORI: 2′ Pastore (R), 19′ Castagne (A), 22′ e 38′ Rigoni (A), 60′ Florenzi (R), 82′ Manolas (R).

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