Luciano Moggi è stato sì radiato dal calcio italiano per i fatti di Calciopoli, ma ci sono pochi dubbi sulla sua competenza in fatto di pallone. Per questo motivo le sue parole a Il Corriere della Sera, pronunciate poi da un ex juventino, fanno scalpore:”Scudetto? Lo vince l’Inter alla grande. Conosco poco Spalletti, mi sembra un prete quando parla, ma hanno fatto una gran squadra. Hanno preso un centrale difensivo forte, uno in mezzo al campo che tira la linea, Nainggolan, e un campionissimo là davanti, quel Lautaro Martinez”. Secondo l’ex dg bianconero le altre squadre non sono attrezzate al pari dei nerazzurri per dare filo da torcere alla Juventus:”La Roma ha venduto certezze e comprato speranze. Il problema lì è che si fabbricano eroi in dieci minuti, vedi Kluivert. Il Napoli è da primi posti, ma non vedo come possa vincere”. (agg. di Dario D’Angelo)



LUCIANO MOGGI, “NON AVREI PRESO CR7 A 33 ANNI”

Luciano Moggi: “Cristiano Ronaldo non lo avrei preso a 33 anni”, questo il commento dell’ex direttore sportivo della Juventus. Intervistato dal Corriere dello Sport, ha analizzato: “E’ roba Fiat. E comunque io Cristiano Ronaldo l’avevo comprato. Aveva 18 anni e giocava nello Sporting di Lisbona. Lo vidi e la mattina dopo firmai il contratto. Cinque miliardi più il nostro Salas, al quale avrei anche regalato un miliardo di buonuscita. Ma poi Salas preferì il River Plate e su Ronaldo arrivò il Manchester United. All’epoca era crisi nera alla Juve. Non avevamo una lira”. . E continua: “A Torino sarà quello di Madrid? Difficile, da noi marcano duro: uno ti mena e l’altro ti toglie la palla. Quando consigliai Higuain alla Juve dissi: lo spersonalizziamo e lo adattiamo alla squadra. Adesso, invece, dobbiamo spersonalizzare la squadra per adattarla a Cristiano Ronaldo… Florentino Perez mi disse che lui non giocava nel Real Madrid, ma nel Real Ronaldo. Dalla Spagna mi hanno fatto notare che, se segna un compagno, lui non va mai a esultare. Se segna lui, sceneggiate grandiose. Come marketing è un’operazione straordinaria. Ma io non avrei mai preso un giocatore di 33 anni a quelle cifre”.



“AGNELLI SVEGLIO, ALLEGRI MI ASCOLTA”

Luciano Moggi ha poi parlato della sua situazione, lui che è stato radiato nel 2006 dopo i noti fatti di Calciopoli: “Ho ancora ancora tanti amici nel mondo del calcio, resto vicino alla mia Juve. Mi sento spesso con il presidente Andrea Agnelli, è un ragazzo sveglio. E’ stato con noi 12 anni e ha imparato tutto. Lui lo sa bene che gli scudetti sono 36, tutti conquistati sul campo. Nessuno ha mai aiutato la Juve a vincere”. Infine, una battuta sul ritorno in bianconero di Leonardo Bonucci: “L’euforia dell’ambiente bianconero è pericolosa come tutti gli eccessi. Ho consigliato di stemperare ad Allegri, lui mi ascolta. Marotta? Bravo amministratore, ma ha un complemento tecnico fondamentale in Paratici. Bonucci non l’avrei ripreso. Dare Caldara al Milan in cambio è stata una cazzata. Ma hanno dovuto farlo per evitare una pesante minusvalenza su Higuain”.

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