Alla vigilia di Bologna-Inter, la consueta conferenza stampa del tecnico nerazzurro Luciano Spalletti. Il coach nerazzurro ha parlato delle difficoltà della sfida del Dall’Ara, rispondendo inoltre ad alcune domande dei tifosi sul canale ufficiale della società su Facebook. C’è sicuramente grande aspettativa sulla squadra allenata dal tecnico toscano, non solo da parte dei tifosi dell’Inter. Anche gli addetti ai lavori danno molto credito all’Inter e al suo allenatore, esaltandone le doti. Ad esempio, in queste ultime ore, ha parlato Bruno Alves, difensore del Parma, ed ex Zenit, dove ha giocato con Spalletti allenatore. Alla domanda sul mister il giocatore ha così risposto: “Spalletti è un grande, uno dei migliori. Non è stato facile lavorare con lui, ha un carattere forte, ma mi ha insegnato tanto”. (Aggiornamento Jacopo D’Antuono)



“PAGHIAMO LA QUARTA FASCIA”

I sorteggi di Champions League hanno regalato all’Inter un vero e proprio girone di ferro, difficilissimo da superare ma altrettanto affascinante. Alla vigilia di BolognaInter ha voluto ribadire proprio che: “Abbiamo pagato il conto salato della quarta fascia per il girone”. Il tecnico non si è sbilanciato, ma è comunque convinto che la sua squadra possa lottare per fare bella figura, nonostante una partenza shock con appena un punto tra Sassuolo e Torino. Proprio a causa delle brutte risposte sul campo ha spiegato: “Le critiche non le guardiamo, dobbiamo costruire e usare bene il nostro tempo. E’ come imparare ad andare in bici, se ti perdi dentro le critiche consumi delle energie che ti possono essere utili per la gara successiva. Le cose si analizzando dall’interno, quanto accade fuori si lascia scorrere”.



“NAINGGOLAN IMPORTANTE, MA…”

Luciano Spalletti analizza la gara Bologna-Inter alla vigilia della stessa: “La partita con i felsinei l’abbiamo preparata alla stessa maniera, abbiamo tolto il giorno di riposo perché ho visto alcune leggerezze che se lasciate andare possono diventare pesanti. Abbiamo messo tutto subito a posto, il discorso è durato un quarto d’ora. Dicono che non sappiamo gestire le difficoltà, ma non credo sia così e l’abbiamo dimostrato l’anno scorso nell’ultima mezzora contro la Lazio”. Si passa poi a palare di Radja Nainggolan: “E’ molto importante, ma non si può mai dipendere da un solo calciatore. Ci darà le sue classiche vampate, aggressività e forza d’urto. Però la nostra squadra deve essere forte anche quando non ci sono giocatori come il belga”.

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