Non sono bastati gli stop pronunciati da due primi cittadini, quello di Napoli e a stretto giro di posta anche il suo omologo di Bari, per far desistere Aurelio De Laurentiis da quella che inizialmente sembrava una boutade: invece, pare che il patron degli azzurri stia valutando sul serio l’opzione di far giocare ai suoi le gare interne di Champions League allo stadio San Nicola del capoluogo pugliese, in protesta contro le condizioni fatiscenti dell’impianto San Paolo, definito in passato “uno schifo” dallo stesso De Laurentiis. Se Luigi De Magistris aveva escluso questa eventualità senza mezzi termini, il sindaco di Bari Antonio Decaro, legato da buoni rapporti anche alla famiglia del produttore che è proprietaria dei biancorossi, ha ricordato che il San Nicola non avrebbe l’autorizzazione della Uefa e necessiterebbe di lavori. “Devo cautelarmi e difendere i tifosi napoletani” ha però rilanciato poco fa il presidente del Ciuccio, ribadendo quanto detto ai microfoni del Corriere dello Sport, ricordando che “non c’è niente di peggio che avere uno stadio con i lavori in corso” e aggiungendo di essere disponibile anche ad andare a giocare a Bari a sue spese e che gli aficionados azzurri non dovranno preoccuparsi di nulla. “Sto ancora aspettando il crono-programma dei lavori al San Paolo, per quello ho pensato a questo bellissimo stadio realizzato da Renzo Piano…” ha concluso De Laurentiis a proposito dello stadio inaugurato nel 1990 in occasione dei Mondiali di calcio. (agg. di R. G. Flore)
ANCHE IL SINDACO DI BARI FRENA
Che si trattasse di una minaccia oppure dell’ennesima boutade, la proposta di Aurelio De Laurentiis di far giocare al suo Napli le gare interne di Champions sul terreno del San Nicola di Bari ha prima ricevuto la doccia fredda del primo cittadino partenopeo, Luigi De Magistris, e poi quella del suo omologo nel capoluogo pugliese, Antonio Decaro. Se il sindaco di Napoli aveva bollato l’idea del patron azzurro come assurda, aggiungendo che era anche solo impossibile pensare a una cosa del genere, nonostante le tante criticità che ha lo stadio San Paolo, nelle ultime ore è arrivata anche la presa di posizione di Decaro che, cadendo dalle nuvole, ha ammesso di non sapere nulla dell’iniziativa di De Laurentiis e ai microfoni di Radio Kiss Kiss ha candidamente aggiunto però di essere “abituato alle imprevedibilità del presidente, ma penso che il Napoli debba giocare nel proprio stadio e coi propri tifosi, anche perché noi ne saremmo pure contenti” ha proseguito il primo cittadini barese “ma non credo che il San Nicola abbia l’agibilità UEFA e ultimamente c’erano anche problemi con l’impianto elettrico”. (agg. di R. G. Flore)
DE MAGISTRIS, “GRAVE ANCHE SOLO PENSARLO…”
L’ennesima trovata, tra il roboante e il provocatorio, di Aurelio De Laurentiis o questa volta il presidente del Napoli fa sul serio, specialmente dopo che da poco tempo il Bari è entrato a far parte delle proprietà di famiglia? L’idea del patron del Ciuccio di far disputare ai suoi le gare casalinghe di Champions allo stadio San Nicola, nel capoluogo pugliese, se ha trovato una sponda proprio dalla cittadina adriatica, ingolosita dalla possibilità di riportare il grande calcio, seppure solo del Napoli, a Bari, dall’altro c’è stata una vera e propria alzata di scudi: se Pierpaolo Marino, ex ds degli azzurri, si è limitato a parlare di un “bluff” nello stile di De Laurentiis, probabilmente per riportare l’attenzione sul San Paolo e la fatiscenza dell’impianto sportivo partenopeo, dall’altra c’è chi come il primo cittadino non solo non le manda a dire ma non considera nemmeno la questione. A un mese di distanza dalla oramai nota dichiarazione di De Laurentiis (“Lo stadio fa schifo”), Luigi De Magistris replica piccato e taglia corto: “Giocare la Champions a Bari? È impensabile, e non accadrà mai” spiega il sindaco, aggiungendo che, a suo parere, “è anche grave che venga solo pensato…”. (agg. di R. G. Flore)
ASS. BORRIELLO, “GLIELO VENDIAMO”
Dopo l’intervista al Corriere dello Sport in cui Aurelio De Laurentiis ha di fatto minacciato la possibilità di portare il Napoli a giocare le gare di Champions League allo stadio San Nicola di Bari, ecco arrivare dal comune partenopeo parole di apertura nei confronti del presidente della Filmauro. A prendere la parola intervistato da Radio Kiss Kiss Napoli è stato l’Assessore allo Sport del Comune di Napoli, Ciro Borriello, che ha dichiarato: “Le porte di San Giacomo sono aperte. La sala riunioni è aperta tutti, perché non dovremmo accettare De Laurentiis? Quando vuole siamo lì”. Borriello ha parlato dello stato del San Paolo:”Non è il San Paolo dei sogni, ma noi ci stiamo mettendo tutto l’impegno. Abbiamo colto l’occasione Universiadi per avviare i lavori perché ci sono soldi pubblici. Bagni? Tra pochi giorni si partirà con i lavori ai bagni. Poi i sediolini”. Sulla possibilità di vendere a De Laurentiis l’intero impianto sportivo, Borriello ha spiegato:” Ci sediamo ad un tavolo e chiamiamo qualcuno dell’agenzia delle entrate, un docente, un professore o un perito dell’assicurazione dello stadio e vediamo qual è il suo valore di mercato. Saremmo pronti ad affidarlo a De Laurentiis, ma devono esserci delle offerte congrue, non possiamo fare favori, noi la siamo pubblica amministrazione e dobbiamo comportarci così. È il Sindaco e rappresentare la città, non il Presidente di una squadra”. (agg. di Dario D’Angelo)
DE LAURENTIIS, “PORTO IL NAPOLI A GIOCARE A BARI IN CHAMPIONS”
De Laurentiis, “Porto il Napoli a giocare a Bari in Champions”: lunga intervista del presidente partenopeo ai microfoni del Corriere dello Sport, con il numero uno della Filmauro che ha parlato dello Stadio San Paolo, con la possibilità di disputare le gare di Champions al San Nicola di Bari, degli obiettivi della formazione di Carlo Ancelotti ma non solo. E il capitolo stadio è uno dei più delicati, con lo scontro a distanza con il Comune che tiene banco: “Per me è un nightmare (incubo, ndr), un minus e mi toglie dei punti di upgrading a livello internazionale avere un impianto del genere. È un peccato. Per questo, dico basta: non faccio più polemiche e mi costruisco un mio stadio. Punto e basta. Non si può più andare avanti così”. E De Laurentiis ha sottolineato che serviranno “Due anni. Nessuno può dirti niente se metti i soldi tuoi e hai i terreni che sono utilizzabili per costruirci un impianto. Se ci sono queste condizioni può esserci un’accelerazione fortissima”.
INSIGNE VIA PER 200 MILIONI. SU SARRI…
Ed ecco l’idea di Aurelio de Laurentiis sulla possibile casa azzurra per le partite di Champions League: “Nel frattempo ho chiesto all’Uefa l’autorizzazione a disputare le partite di Champions a Bari. A costo di pagare di tasca mia 1.000 pullman e di consentire ai napoletani di assistere alle gare al San Nicola. Quando sono entrato lì per la prima volta ho capito subito che è un signor stadio. È stato un po’ lasciato andare, ma rispetto al San Paolo che è stato costruito nel 1959… Lo ha disegnato un certo Renzo Piano e non è come il nostro… Certi giocatori, quando l’hanno visto per la prima volta, se ne volevano andare da Napoli…”. Una intervista a tutto campo, come dicevamo, con de Laurentiis che ha evidenziato che Koulibaly non ha nessuna clausola, mentre su Lorenzo Insigne ha sottolineato: “Con Raiola abbiamo stabilito che se arriva un’offerta da 200 milioni, lo vendiamo. Non è un accordo scritto, ma verbale!”. Nessuna replica a Maurizio Sarri, invece, dopo le ultime dichiarazioni dell’attuale tecnico del Chelsea: “Ha detto cose inesatte, ma non replico”.