C’è chi è rimasto decisamente deluso dalla questione Chievo Verona, penalizzato per 3 punti a causa delle plusvalenze fittizie. In molti infatti speravano di vedere i clivensi maggiormente puniti per un fatto considerato decisamente importante. Matteo Marani a Sky Sport ha parlato di “sconfitta per la giustizia sportiva. E’ indispensabile una riforma, il calcio ridisegnato dai tribunali fallimentari“. Si punta il dito su quella che è stata un’estate dcisamente grottesca anche per le situazioni legate a Serie B e C con alcuni club che non sapevano fino a qualche giorno fa in che categoria avrebbero giocato. Serve maggiore chiarezza e soprattutto delle riforme che impediscano di vivere ulteriori problemi oltre a quelli già visti nelle ultime settimane. Vedremo se ci sarà una risposta in merito anche dalla società Chievo Verona che al mometno ha preferito rimanere in silenzio. (agg. di Matteo Fantozzi)



3 MESI DI FERMO A CAMPEDELLI

Il TFN ha deciso di punire non solo il Chievo, ma anche alcuni elementi della sua dirigenza. Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Luca Campedelli è stato inibito per tre mesi, mentre un mese e quindici giorni per i consiglieri della società Piero e Giuseppe Campdelli, Michele e Antonio Cordioli. Al momento la società clivense ha deciso di non intervenire in merito, rimanendo in silenzio di fronte anche ai tre punti di penalizzazione che la squadra ha ufficialmente ricevuto sulla classifica di questa stagione. Il percorso verso la salvezza non è stato dunque minato, ma comunque sarà un’annata in cui servirà grande spirito di sacrificio per mantenere la categoria. Al momento la squadra di Lorenzo D’Anna scivola quindi in coda alla classifica a -2 visto che nelle prime tre giornate aveva raccolto appena un punto. Sarà importante lasciarsi alle spalle questa situazione e da oggi pensare solo al rettangolo verde di gioco. (agg. di Matteo Fantozzi)



UFFICIALE, 3 PUNTI DI PENALIZZAZIONE

Adesso c’è anche l’ufficialità: il Chievo è stato penalizzato di “appena” tre punti sulla classifica del corrente campionato di Serie A 2018-2019. Questo quanto avevano riportato le prime indiscrezioni, e che è appena stato messo nero su bianco insieme alla notizia di una multa di 200 mila euro per la società veneta: dunque possiamo dire che il Chievo se l’è cavata a buon mercato, perchè la richiesta della procura verteva su 15 punti di penalizzazione che avrebbero reso semi-impossibile la corsa verso la salvezza. Addirittura, i clivensi avevano rischiato di non partecipare alla Serie A perchè, ricorderete, in estate le richieste erano per una penalizzazione sulla classifica del 2017-2018, cosa che avrebbe portato alla retrocessione e alla riammissione del Crotone, che infatti aveva immediatamente presentato la sua candidatura. Ora invece il Chievo ripartirà da -3: avendo già raccolto un punto (il pareggio casalingo contro l’Empoli), avrà dunque due lunghezze da recuperare per tornare a quota 0. Comunque un compito difficile, ma non impossibile, quello di rimanere in Serie A per un’altra stagione. (agg. di Claudio Franceschini)



LE PAROLE DELL’AVVOCATO

Marco De Luca, avvocato del Chievo Verona, ha chiesto l’improcedibilità per difetto di forma in merito alla richiesta della Procura di 15 punti di penalizzazione per la questione legata alle plusvalenze. Questi ha specificato, come riportato da VeronaSera.it, che: “Il defermento non è firmato dal procuratore. Ci hanno detto che era al mare”. Una situazione quindi che potrebbe riportare l’attenzione sulle carte che la difesa ha già in mente di presentare. Al momento è davvero difficile capire se, o quando, i punti di penalizzazione saranno applicati, ma di certo il Chievo Verona non vive una stagione facile con tante sfide importanti ormai alle porte. Sarà decisivo scendere in campo con grande concentrazione anche se con quindici punti di penalizzazione la salvezza diventa una chimera. (agg. di Matteo Fantozzi)

L’AVVOCATO “INSENSATO”

L’avvocato del Chievo Verona, Marco De Luca, si è pronunciato sulla richiesta dell Procura di 15 punti di penalizzazione per le plusvalenze. Le sue parole sono state riportate da L’Arena nella sua versione online: “Abbiamo posto le nostre ragioni anticipate grazie a una memoria molto documentata. È fatto presente che le contestazioni della Procura federale sono talmente infondate. Per i calcoli e i valori dei calciatori la Procura fa riferimento a certi siti internet e valori sbagliati per le transazioni negli ultimi anni. Nonvedo perché le abbia potute prendere a riferimento. I valori per i ragazzi sotto i quindici-sedici anni sono soggettivi”. Sono parole importanti anche quelle riferite alla Commissione che “entra sempre nel merito e anche quest’anno ha ammesso al campionato il Chievo Verona, ritenendo regolare la posizione a bilancio e anche gestionale“. (agg. di Matteo Fantozzi)

36 MESI PER CAMPEDELLI

E’ iniziato il processo bis ai danni del Chievo e di Luca Campedelli, presidente della società veneta. Nel mirino, una serie di plusvalenze fittizie dopo che la stessa squadra gialloblu era stata deferita per responsabilità diretta e oggettiva. Il 25 luglio scorso il tribunale federale nazionale della Figc aveva dichiarato l’impossibilità di procedere nei confronti del club a seguito della mancata presenza in aula del presidente Campedelli, e di conseguenza, aveva inviato tutti gli atti alla Procura federale, che ha così dovuto istruire un nuovo processo.

LA PRECEDENTE RICHIESTA

Per l’illecito amministrativo relativamente al triennio 2014-2017, la procura ha chiesto 15 punti da scontare durante la stagione in corso (invece che nel campionato 2017-2018, come chiesto in precedenza), e 36 mesi di inibizione per il patron. Il processo è guidato da Cesare Mastrocola, alla presenza di Campedelli: qualora venisse confermata la pena, il Chievo si troverebbe costretto a vivere un campionato con un forte handicap, rischiando seriamente la retrocessione; non va infatti dimenticato che la stagione 2017-2018 venne chiusa dai clivensi a soli 5 punti di distanza dalla terz’ultima.