PSG inarrestabile in patria: al Parco dei Principi di Parigi va in scena l’anticipo della 5^ giornata di Ligue 1 che vede protagonisti i campioni di Francia in carica e gli stephanoise, ancora imbattuti dopo i primi quattro turni. Ma anche la formazione di Gasset si è dovuta inchinare di fronte alla corazzata di Thomas Tuchel che pur facendo a meno dello squalificato Mbappé, di Neymar appena rientrato dal Brasile e quindi non arruolabile per la sfida e di Buffon ancora una volta relegato in panchina per far spazio tra i pali ad Areola, non ha avuto problemi a dominare e a vincere largamente: il risultato di 4 a 0 in favore dei parisien rispecchia adeguatamente il divario tecnico tra le due squadre, anche quest’anno il PSG sembra destinato a disputare un campionato a parte, considerando che al momento le più immediate inseguitrici si chiamano Tolosa e Dijon e che già non c’è traccia di Monaco, Lione e Marsiglia, sulla carta le avversarie più credibili.
DRAXLER ROMPE GLI INDUGI
Trascorrono pochi secondi dal fischio d’inizio dell’arbitro Schneider e già si intuisce quale sarà il canovaccio della partita: Draxler impegna seriamente Ruffier che capisce presto l’antifona e cerca di limitare i danni in mezzo ai pali. Va detto che comunque gli ospiti hanno avuto l’opportunità di sbloccare la contesa con Diony che a pochi passi da Areola si è divorato il gol del possibile 1 a 0, che col senno di poi avrebbe in ogni caso reso la sconfitta leggermente meno amara, niente di più. Quando il rientrante Verratti fallisce un occasione importante sotto porta i tifosi del PSG sugli spalti si rendono conto che il gol è solo questione di tempo, e difatti arriva a distanza di pochi secondi proprio con Draxler che al secondo tentativo non sbaglia e fulmina Ruffier aprendo le danze.
NELLA RIPRESA SI ROMPONO GLI ARGINI
Gara in discesa per il PSG che controlla in scioltezza e gestisce la situazione senza mai rischiare nulla, il Saint Etienne tiene duro per 50 minuti, finché Perrin non commette un grave errore di valutazione sbagliando completamente i tempi dell’intervento dentro la sua area di rigore: il difensore centrale manca completamente il pallone ma colpisce in pieno Cavani che non fa molto per restare in piedi, il fallo del numero 24 del Saint Etienne è però fin troppo netto per poter essere ignorato dal direttore di gara che indica il dischetto. Dagli undici metri lo stesso Cavani firma il raddoppio che di fatto spalanca le porte dei tre punti ai parisien, gli stephanoise di fatto escono dal campo e i padroni di casa dilagano nell’ultima mezz’ora. Cavani fa doppietta ma il suo secondo gol viene annullato dal guardalinee che segnala il fuorigioco del bomber uruguaiano, così ci pensano Di Maria e Diaby a incrementare il vantaggio e ad appesantire il passivo per il Saint Etienne che rientra negli spogliatoi con la coda tra le gambe, consapevoli comunque che contro questo PSG non si potesse fare molto di più. Sta ad altre squadre ben più corazzate il compito di fermare i capitolini che mai come quest’anno puntano all’en-plein: la Ligue 1 dovrebbe essere poco più di una formalità, per la Champions League si vedrà strada facendo.