Suo marito è morto prematuramente nel 1996, a soli 38 anni a causa dell’Aids, ma il suo ricordo in parte della tifoseria napoletana non si è mai offuscato: Raffaella Del Rosario, personaggio molto noto negli anni Ottanta ex moglie di Giuliano Giuliani, portiere e numero 12 dello storico Napoli di Diego Armando Maradona, ha rotto un silenzio che durava da tante tempo e, parlando a La Gazzetta dello Sport, ha raccontato di come il suo compagno di una vita sia stato praticamente dimenticato da quella società in cui ha speso gli anni più belli della carriera, tanto che in uno dei passaggi più duri la Del Rosario ha ricordato come l’ex presidente Corrado Ferlaino e lo stesso Pibe de Oro non le abbiano nemmeno risposto quando aveva proposto loro di organizzare un match commemorativo in ricordo del portiere. Nel lungo flusso di memoria della compagna di Giuliani c’è anche il ricordo della malattia, del tradimento da parte di Giuliani, l’unico da parte dell’ex marito proprio durante un viaggio a Buenos Aires per le nozze di Maradona, e poi il senso di impotenza di fronte alla malattia e il lungo addio a un ragazzo che non aveva nemmeno 40 anni e che era stato condannato da una diagnosi spietata. (agg. di R. G. Flore)



RAFFAELLA DEL ROSARIO RICORDA L’EX N.12 DEL NAPOLI

Raffaella Del Rosario ricorda Giuliano Giuliani, il portiere che aveva giocato e vinto col Napoli di Maradona, e lo fa con dolore e rabbia, perché suo marito è morto nell’indifferenza. «Per lui la vita è terminata presto, ma altrettanto presto è stata dimenticata e questo non mi è sembrato giusto. Come se non fosse mai esistito», ha raccontato alla Gazzetta dello Sport. La morte prematura, a soli 38 anni, per l’Aids. Glielo rivelò quando erano sposati da tre anni. «Mi sono sentita morire. Avevo già una bambina e non riuscivo a capacitarmi di come fosse potuto accadere». Quel giorno Giuliani era più triste del solito. Le disse che aveva fatto delle analisi e che il risultato era che aveva contratto il virus dell’Hiv e non aveva scampo. «Mi confidò che mi aveva tradita una volta. Una sola volta. Una scappatella, il 7 novembre 1989, al matrimonio di Maradona a Buenos Aires. Io non andai perché avevo appena partorito». Dagli attimi di felicità vissuti insieme ai momenti drammatici che hanno segnato la loro esistenza.



“GIULIANI MORTO DI AIDS E DIMENTICATO DA TUTTI”

Il matrimonio di Maradona fu chiacchieratissimo come il Napoli fuori dal campo. Si parlava di cocaina, festini, orge, squillo di lusso e perfino coinvolgimenti con la camorra. Poi nel 1990 il club acquistò Giovanni Galli e per lui si chiusero le porte. Terminò quindi la carriera a Udine. Nel 1992 un giornale uscì con il titolo: “Giuliani all’Aids”. Subito paura nel mondo del calcio anche perché il portiere era ancora in attività. Lui però non conferma né smentisce, ma fa perdere le sue tracce fino al 14 novembre 1996 quando venne data la notizia della sua morte all’ospedale di Bologna, nel reparto di malattie infettive. «Fortunatamente non ero stata contagiata, ma non potevo più stare con un uomo che mi aveva tradita. Così lo lasciai. Ma sono rimasta come unico sostegno di una vita che stava terminando. Anche quando seppi che stava molto male, in ospedale, andai di corsa da lui», ha raccontato l’ex moglie Raffaella Del Rosario alla Gazzetta dello Sport. Nessuno invece del mondo del calcio si fece sentire prima e dopo la sua morte. «Nessuno ha avuto un pensiero per lui. Chiesi a Maradona e al presidente Ferlaino di organizzare una partita per ricordarlo, non risposero neppure. Come se Giuliano non ci fosse mai stato. Questa è la verità e la mia delusione nei confronti del mondo calcio».

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