Il Livorno non riesce a cancellare lo zero in classifica, tra le mura amiche del Picchi la squadra di Cristiano Lucarelli viene fermata dal Crotone che fa il colpaccio e vince di misura pur soffrendo per larghi tratti del match le iniziative dei padroni di casa che si rendono pericolosi soprattutto con Alessandro Diamanti, che a 35 anni è ancora in grado di fare la differenza in Serie B. Il numero 23 labronico ci prova su punizione, sia che si tratti di cercare la porta in prima persona o di servire qualche compagno in mezzo, come Dainelli che non è riuscito però a eludere la sorveglianza di uno strepitoso Cordaz al quale gli uomini di Giovanni Stroppa devono pagare una cena per gli interventi miracolosi compiuti sullo 0-0, quando gli ospiti non riuscivano proprio a distendersi e venivano schiacciati dalla loro trequarti dagli avversari.
La fortuna però è dalla parte del Crotone e lo dimostra con il palo scheggiato da Maicon, il Livorno si demoralizza dopo questo episodio e la compagine calabrese prende coraggio con il passare dei minuti, alzando il baricentro e proponendosi più spesso dalle parti di Mazzoni. Dalla panchina Stroppa legge benissimo la partita e azzecca i cambi: dentro Stoian e Simy che assieme a Firenze confezioneranno il gol decisivo. Cross del primo per la sponda del secondo che l’attaccante nigeriano trasforma in oro a pochi minuti dal novantesimo, gelando il Picchi; il Livorno reagisce ma è troppo tardi, inutili gli sforzi dei toscani che devono alzare bandiera bianca e incassare un’altra sconfitta dopo quella in casa del Pescara, mentre il Crotone sale al terzo posto in classifica a quota sei punti: solamnete Verona (7) e Cittadella (9) hanno fatto meglio.
LE DICHIARAZIONI
Cediamo volentieri la parola a Simy, autore del gol-vittoria che già lo scorso anno, in Serie A, aveva dimostrato di avere dei numeri fuori dal comune, su tutti la rovesciata contro la Juventus: “Conosciamo molto bene la Serie B, un campionato dove non ti puoi mai rilassare e qualunque squadra può metterti in difficoltà, in particolare una neopromossa come il Livorno. Per un attaccante il primo gol è sempre il più difficile da segnare, mi fa piacere aver dato una mano alla squadra e averla portata alla vittoria. Siamo un gruppo compatto, tutti sono utili ma nessuno è indispensabile: sono a completa disposizione del mister, se mi fa giocare bene, altrimenti aspetto pazientemente il mio turno come è successo stasera”. È proprio vero, la calma è la virtù dei forti…