Era scritto che Andrea Petagna avrebbe segnato i suoi primi gol con la maglia della SPAL proprio alla sua ex-squadra, l’Atalanta, che questa estate lo ha scaricato per far posto al giovane rampante Musa Barrow: una mossa di mercato che si è pesantemente ritorta contro alla formazione di Gasperini e alla società bergamasca che sta attraversando un periodo nero dopo l’eliminazione dall’Europa League per mano del Copenaghen al termine di un doppio confronto nel quale la Dea aveva dimostrato di essere nettamente superiore alla compagine danese. Sono infatti arrivate due sconfitte che ridimensionano notevolmente le ambizioni degli orobici che ora si ritrovano nella parte destra della classifica. A differenza degli estensi che in questo momento si trovano al secondo posto, a pari punti con il Napoli e dietro solamente alla Juventus, una posizione che manterranno anche quando saranno recuperate Sampdoria-Fiorentina e Milan-Genoa: nessuno poteva immaginare di vedere la squadra di Leonardo Semplici così in alto, va detto che la SPAL in campo è molto organizzata e gioca quasi a memoria.



Nell’ultimo anno la compagine di Ferrara è cresciuta parecchio e se continuerà di questo passo può puntare a traguardi ben più ambiziosi della salvezza, senza dimenticare comunque che la SPAL deve ancora affrontare tutte le grandi e ha potuto beneficiare di un calendario abbastanza morbido in queste prime giornate, se è vero che l’avversario più impegnativo, con tutto il rispetto del mondo, è stato il Torino. Preoccupante, invece, l’evoluzione degli interpreti di Gasperini: polveri bagnate per Papu Gomez, Zapata e Rigoni che Gasperini ha sostituito con il rientrante Ilicic ancor prima dell’intervallo. Allo sloveno mancano ancora i novanta minuti nelle gambe ma è stato l’ultimo ad arrendersi creando sempre qualche apprensione a Gomis e alla retroguardia avversaria. L’Atalanta sognava di vivere una stagione da protagonista in Italia e soprattutto in Europa, ora rischia di scivolare nel limbo dell’anonimato, lottando per obiettivi meno nobili e decisamente meno stimolanti.



LE DICHIARAZIONI

Le belle parole di Andrea Petagna, il grande protagonista della serata: “Il calcio è strano, oggi abbiamo giocato tutti una grande partita, la carica dei tifosi ci dà una marcia in più. Stiamo facendo molto bene, dobbiamo continuare così, abbiamo intrapreso la strada giusta e non dobbiamo abbandonarla. Il mister è bravissimo e prepara le partite nel migliore dei modi, e pensare che potevamo avere qualche punto in più, peccato aver perso a Torino. Nessuno ci vieta di guardare oltre la salvezza, se continueremo a giocare così i risultati arriveranno per forza. Ho i brividi se penso che mio nonno ha allenato questa squadra, ci tengo a ringraziare Semplici e i dirigenti che hanno creduto in me e mi hanno messo al centro del loro progetto”.



Il commento di Leonardo Semplici, allenatore che in queste settimane si sta guadagnando la stima di parecchi addetti ai lavori: “Fa un bell’effetto essere appena dietro la Juventus e davanti alle milanesi. Grande prova di carattere dei miei ragazzi, non era facile affrontare una squadra con il dente avvelenato come l’Atalanta, invece abbiamo tenuto benissimo il campo per novanta minuti, il gruppo è cresciuto tantissimo rispetto a un anno fa e la cosa non può che farmi un immenso piacere. Tornare al Mazza ci darà ancora più stimoli e abbiamo il dovere di sfruttare il fattore campo anche per non deludere il nostro splendido pubblico”.

Non nasconde l’amarezza Gian Piero Gasperini che ha visto la sua Atalanta sciogliersi come neve al sole: “Quella di stasera è una partita che ti fa riflettere: il nostro problema più grosso è che non siamo concreti e sbagliamo troppo davanti alla porta, inoltre abbiamo già preso tanti gol su palla inattiva e questo non va bene, un anno fa non ci capitava di essere trafitti così spesso sui calci piazzati. Dobbiamo guardarci negli occhi e capire cosa non va per ripartire e tornare protagonisti. Sono contento per Petagna, già ai tempi dell’Atalanta aveva dimostrato di essere un gran attaccante, gli serviva solo un po’ più di cinismo, peccato lo abbia trovato con noi…”

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