Una serata di fuoco per Cristiano Ronaldo. Il debutto in Champions League con la maglia della Juventus è stato “rovente” per il fuoriclasse portoghese. In queste ore stanno emergendo diversi retroscena sul dopo espulsione. Ad esempio, l’esatto istante in cui ha lasciato gli spogliatoio dello stadio Mestalla è alle 00.02. La stampa spagnola ha provato a chiamarlo, ma lui ha fulminato tutti con lo sguardo e va via senza parlare. Lo racconta il Corriere della Sera, secondo cui i compagni lo hanno descritto come sofferente «come un cane». Neppure la doccia è riuscita a placare il suo animo. Ha aspettato che la squadra rientrasse negli spogliatoi per chiedere scusa, un dettaglio tutt’altro che trascurabile ma in linea con l’approccio di Cristiano Ronaldo in questi primi mesi a Torino. «Forza Cris», gli ha detto Federico Bernardeschi dopo l’ingresso negli spogliatoi. Tutti lo hanno consolato, ma lui ha continuato a chiedere scusa.
SCUSE AI COMPAGNI E IL DIKTAT JUVENTUS: “MAI REAGIRE”
A parlare con Cristiano Ronaldo sono andati anche i dirigenti della Juventus, a partire dal presidente Andrea Agnelli e il suo vice Pavel Nedved. Con loro anche l’amministratore delegato Beppe Marotta e il direttore sportivo Fabio Paratici. Smentita invece una loro visita nello spogliatoio dell’arbitro Felix Brych subito dopo il fischio finale. L’indiscrezione era stata riportata dal quotidiano spagnolo Marca, ma la Juventus, anche se non gradisce l’arbitro tedesco, è pronta a far sentire la sua voce con il designatore europeo Roberto Rosetti, presidente della commissione arbitri della Uefa. Ma la dirigenza della Juventus è pronta anche a parlare con Cristiano Ronaldo, in un’altra sede, riporta il Corriere della Sera. Sull’espulsione la società sta con lui, ma gli chiederà di evitare certi gesti. E il messaggio sarà rivolto anche al resto della squadra. «Mai un cenno di reazione». Avrebbero potuto dirlo in quelle due ore in cui CR7 è rimasto negli spogliatoi, ma neppure Johan Cruijff rimproverata i suoi giocatori dopo le partite, anzi nemmeno entrava negli spogliatoi…