Milan Atalanta 2-2 è un pareggio che fa male ai rossoneri, anche perché l’Atalanta ha raggiunto il Milan nei minuti di recupero grazie al gol di Rigoni che è costato due punti ai padroni di casa. Nel dopo partita in casa Milan c’è comprensibile amarezza, che il direttore tecnico Leonardo ha riassunto così ai microfoni di Sky Sport: “È successo anche in altre partite, il rammarico rimane perché ci sono tantissime cose positive, ma la gestione dei 90 minuti diventa difficile e questo risulta determinante. Rimangono tante cose positive, ma dobbiamo crescere in altre, in alcune partite dovevamo portare a casa i tre punti. Non è una scusa, ma se andiamo a vedere negli ultimi cinque anni il Milan è finito lontano dalla testa della classifica, è normale perdere la convinzione da grande squadra. Oggi potevamo chiudere il primo tempo sul 2-0, dobbiamo cambiare. Ma è normale, dopo anni in quelle zone, pensare che viaggiare tra le prime quattro sia una cosa lontana. Io sono convintissimo che con questa rosa e con questo gruppo possiamo gestire meglio queste situazioni a livello emozionale e chiudere queste partite che ci metterebbero in situazioni diverse. Io penso che la leadership arrivi con il tempo. Dobbiamo vederci capaci di fare cose importanti”. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)



VIDEO MILAN ATALANTA

Una sola vittoria nelle prime cinque giornate di campionato per il Milan che nonostante il bel gioco espresso a tratti sta raccogliendo meno di quanto semina. Gli insegnamenti di Gattuso hanno fatto breccia nei giocatori, ma il tecnico rossonero non sa che farci con le prestazioni se i risultati faticano ad arrivare. Unica gioia finora il successo sulla Roma, maturato a pochi secondi dal triplice fischio: senza quell’acuto di Cutrone a quest’ora il Milan, assieme a Frosinone e Chievo, sarebbe ancora a quota zero vittorie. La vetta della classifica è sempre più lontana, anche se il Diavolo deve recuperare la gara con il Genoa il gap nei confronti della Juve ma anche del Napoli comincia a essere importante, e siamo soltanto a 5/38 del cammino. Urge un cambio di rotta se non si vuole vivere un’altra stagione da comprimari, accontentandosi di lottare per obiettivi marginali come l’Europa League, la Coppa Italia (quest’anno i rossoneri saranno impegnati anche in supercoppa) o un posto tra le prime sette in classifica: non sono questi gli scenari a cui ambiscono gli uomini del fondo Elliott che hanno rilevato il club dai cinesi e puntano a riportarlo ai fasti dell’era Berlusconi. Ma questo Milan ha tutti i mezzi per tornare in alto, basta guardare chi c’è in attacco: Gonzalo Higuain, scaricato dalla Juve, vuole prendersi una bella rivincita ed è l’attaccante che ai rossoneri è mancato in questi anni. Se i compagni lo assisteranno a dovere, a breve lo rivedremo in alto nella classifica dei marcatori.



FINE DELLA CRISI PER GLI OROBICI?

L’Atalanta ottiene un pareggio importantissimo, non tanto per il punto in sé che non stravolge più di tanto la classifica della squadra di Gasperini, ma per come la squadra ha reagito alle avversità. L’eliminazione dall’Europa League ha lasciato il segno, è inutile negarlo, anche perché sono arrivate due sconfitte inattese contro Cagliari e SPAL, squadre che dovrebbero lottare per obiettivi diversi da quelli prefissati dalla società bergamasca. Sul gol di Higuain la Dea ha rischiato il tracollo definitivo, ci ha pensato Gasperini a risollevarla con i cambi giusti: Zapata e Rigoni hanno dato una marcia in più agli orobici, proprio l’argentino assieme a Papu Gomez ha realizzato i due gol con i quale l’Atalanta si è salvata dal KO e ora può ricominciare a guardare al futuro con un po’ più di ottimismo, anche se il mancato raggiungimento dei gironi di Europa League resta una macchia difficile da cancellare.



LE DICHIARAZIONI

Con Gasperini squalificato è l’amministratore delegato dell’Atalanta, Luca Percassi, a parlare a nome della squadra: “Far risultato a San Siro ha sempre un sapore speciale, giocare contro le milanesi non è mai semplice. Dopo un primo tempo difficile la squadra ha disputato una grande ripresa, possiamo essere fiduciosi e ottimisti in vista del futuro, sono sicuro che anche quest’anno faremo un grande campionato. Quello con Gasperini è un bel rapporto di fiducia, è l’uomo giusto per noi e sono contento abbia sposato il nostro progetto. L’Atalanta è una provinciale e siamo orgogliosi di esserlo, vogliamo rimanere una provinciale che dà fastidio alle grandi e questo è possibile solo con il duro lavoro, lo spirito di sacrificio e la voglia di emergere dei ragazzi che sono il nostro patrimonio più importante. Il nostro primo obiettivo resta sempre la salvezza, se poi ci sarà la possibilità per ambire ad altri traguardi, tanto meglio”.

Gennaro Gattuso non nasconde la delusione ai microfoni di Sky Sport: “Non sono arrabbiato, c’è tanto rammarico per i due punti persi, abbiamo giocato un grandissimo primo tempo, invece nell’ultima mezz’ora siamo calati e abbiamo subito l’iniziativa degli avversari. Purtroppo non riusciamo a dare continuità al gioco e alle prestazioni, con tante partite da giocare dobbiamo assolutamente migliorare questo aspetto e soprattutto imparare a chiuderle, non possiamo continuare a regalare punti alle rivali. Ci mancano i novanta minuti, per adesso garantiamo un’ora di ottimo calcio, non di più. E poi preferisco fare risultato che giocare bene”.

IL TABELLINO

MILAN-ATALANTA 2-2 (1-0)

MILAN (4-3-3): G. Donnarumma; Calabria (67′ Abate), Musacchio, Romagnoli, R. Rodriguez; Kessié, Biglia, Bonaventura (75′ Bakayoko); Suso, Higuain, Calhanoglu (86′ Castillejo). All. Gennaro Gattuso.

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino, Masiello; Castagne, De Roon, Freuler, Gosens (76′ Ilicic); Pasalic (46′ E. Rigoni); Barrow (46′ D. Zapata), Papu Gomez. All. Gian Piero Gasperini.

ARBITRO: Daniele Doveri.

AMMONITI: Calabria (M), Higuain (M), Papu Gomez (A).

RECUPERO: 1′ pt e 7′ st.

MARCATORI: 2′ Higuain (M), 54′ Papu Gomez (A), 61′ Bonaventura (M), 90’+2′ E. Rigoni (A).

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