E’ Alejandro Valverde a laurearsi Campione del Mondo e a trionfare in questa edizione 2018 della prova iridata a Innsbruck: a 38 anni lo spagnolo sale per la prima volta sul tetto del mondo al termine di una prova davvero eccezionale. Come da pronostico i km finali del percorso previsto in terra austriaca si sono rilevati fondamentali: lo spagnolo è riuscito a resistere fino all’ultimo, portandosi al traguardo in volata con appena pochi secondi di vantaggio di Bardet e Woods con Dumoulin che si deve accontentare della medaglia da legno. Solo quinto il primo azzurro Gianni Moscon: la formazione del ct Cassani però merita una nota di merito per l’ottimo atteggiamento e il comportamento da vera “squadra” tenuto fino all’ultimo. Analizzando che cosa era successo prima dell’arrivo finale di Innsbruck, va detto che si è rivelata decisiva a far selezione rispetto ai drappelli i che si erano formati alle spalle di Valgren (l’ultimo del primario gruppetto di battistrada a rimanere in avanti) proprio l‘ultima ascesa di Gramartboden. Qui si è sentita davvero tutta la fatica nelle gambe dei precedenti 250 km: qua infatti Moscon è rimasto praticamente da solo (solo a pochi km dal traguardo ha però alzato bandiera bianca), mentre invece si è rivelato di grand successo l’attacco di Bardet, Woods e dello stesso Valverde. Questi tre poi sono davvero volati nel falso piano finale: neppure Dumoulin con le sue doti di cronoman è riuscito a stare davanti a Valverde, che dopo 2 argenti e 4 bronzi iridati, gusta finalemte il dolce sapore del successo. (agg Michela Colombo)



VERSO IL GRAN FINALE

Ci avvicinano la gran finale di questi mondiali di ciclismo su strada a Innsbruck 2018: la corsa ha infatti ora superato i meno 40 km e la situazione un strada è più confusa che mai. Dal gruppo infatti sono stati parecchi gli allunghi, gli attacchi e contrattacchi, mentre il drappello degli 11 fuggitivi alla partenza si è completamente spezzettato. Di fatto ora in testa gioviamo appena due corridori ovvero Kasapr Asgreen e Vegard Stake Laengen, ma alle loro spalle ecco un gruppetto di appena due insegutori distanti appena 3 minuti scarsi e quindi Davide De la Cruz Mekgarejo e Antwn Tolhoek. Dietro rimane ben vicino il gruppone dove cominciano a spiccare in maniera netta anche le maglie azzurre della nostra nazionale (a fianco però di Belgio e Spagna), più che pronta a chiudere la gara da protagonista. (agg Michela Colombo)



4 IN AVANTI

Giunti a meno di 60 km al traguardo finale ecco che si stanno muovendo parecchio le cose per questi Mondiali di ciclismo su strada Innsbruck 2018: le tante salite oggi superate e il ritmo molto intenso ora imposto stanno poi cominciando a mietere vittime (diversi i ritiri già annunciati), sia in testa che in fondo al gruppo. Proprio qua alcuni big stanno facendo parecchia fatica e alcuni sono già segnalati in coda come per esempio Adam Yates: in avanti però il gap con i battistrada sono appena 5 minuti e mezzo scarsi e non sono pochi coloro che si stanno facendo vedere, pronti a sferrare l’attacco decisivo al momento opportuno. In avanti poi il drappello di fuggitivi dati in avanti al via si è ancora ridotto: ora troviamo infatti appena 4 corridori e quindi Asgreen, Britton, Stake Laergen e Van Resnburg. Si annuncia un finale al traguardo di Innsbruck davvero spettacolare. (agg Michela Colombo)



DIECI IN TESTA

Abbiamo ampiamente superato la prima metà del percorso studiato oggi per i Mondiali di ciclismo 2018 a Innsbruck: mancano meno di un centinaio di km al traguardo finale e il ritmo in strada sta già alzando benché certo le scalate comincino a fare una certa selezione. In strada infatti si è già ridotto il gap tra il drappello di fuggitivi e il gruppo dei big in fondo: ora il cronometro segna appena gli 8 minuti e mezzo. In avanti troviamo ora un gruppetto di dieci fuggitivi. Degli iniziali undici infatti si è definitivamente staccato Didier giunti in vicinanza del quarto passaggio sul Igls: alle loro spalle sono invece Gran Bretagna, Austria e Slovenia ora a trainare il gruppo in fondo che ha notevolmente alzato il ritmo. Segnaliamo inoltre alcuni ritiri: hanno infatti alzato bandiera bianca Barguil (caduto) e poco prima Tvetcov, Baska e Mahdar. (agg Michela Colombo)

GIA’ DUE RITIRI

Mancano circa 130 km al traguardo finale di Innsbruck, ma la lotta per il titolo mondiale 2018 deve ancora di fatto accendersi. In testa alla corsa infatti troviamo ancora il solito drappello di 11 ciclisti andati in fuga al via e quindi Ryan Mullen, Conor Dunne (Irlanda), Daniil Fominykh (Kazakistan), Kasper Asgreen (Danimarca), Rob Britton (Canada), Tobias Ludvigsson (Svezia), Karel Hnik (Repubblica Ceca), Vegard Stake Laengen (Norvegia), Laurent Didier (Lussemburgo), Jaques Janse van Rensburg (Sudafrica), Jhonatan Narvaez (Ecuador). La corsa sta inoltre iniziando la discesa del secondo giro sull’Igls: coloro che hanno superato la vetta per primi, ordinatamente stanno attendendo il resto del gruppetto, mentre in fondo si registra un gap di 15 minuti circa. Segnaliamo poi sia al primo giro che al secondo, il primo a superare la vetta è stato il kayak Daniil Fominykh, ma all’interno del gruppetto di testa i distacchi sono più che minimi. In fondo alla corsa invece il gruppo rimane più o meno compatto: in discesa alcuni big di questa edizione dei Mondiali di ciclismo sono apparsi leggermente attardati, ma probabilmente solo a causa della posizione nel gruppo. Intanto vanno segnalati due ritiri dalla corsa: hanno quindi dato forfait Ho San Chu (Hong Kong) e Nicolas Sessler (Brasile). (agg Michela Colombo)

VERSO IL PRIMO GIRO SULL’IGLS

Ecco che siamo al momento clou di questi mondiali di ciclismo 2018 a Innsbruck: la corsa infatti si sta finalmente approcciando alla prima salita di Igls, ascesa ben complicata ma che i corridori presenti oggi al via dovranno affrontare per ben 7 volte prima di poter arrivate al traguardo di Innsbruck. La corsa infatti ha già superato il 90 km e la prima salita di Gnadenwald, ma il ritmo rimane ancora ben blando: i 11 andati in fuga al via infatti conservano ora un gap di 17 minuiti abbondanti rispetto al gruppo: questo non deve preoccupare ci sarà ben il tempo di recuperare, senza contare che in avanti vi sono perlopiù dei passisti. Solo corsa il canadese Britton rimane il miglior grimpeur, ma di certo il vincitore del Tour de Utah non spaventa i big di questi Mondiali 2018. (agg Michela Colombo)

11 IN FUGA

Siamo ormai entrati nel vivo della prova dei Mondiali di ciclismo 2018, organizzati a Innsbruck: i protagonisti infatti hanno già superato i primi 43 km dell’impervio tracciato studiato tra le montagne austriache. Di fatto la situazione della corsa è ora stabile pur dopo una partenza ben interessante, con parecchi tentativi di fuga, attacchi e contrattacchi che hanno seguito però alterne vicende. Al momento le strade austriache vedono in testa un drappello di 11 corridori, che dopo aver inizialmente impostato un ritmo ben elevato, ora si sta godendo un momento di relativa calma prima di affrontare le alte vette attese in questa edizione dei Mondiali. In avanti quindi e con un gap di 12 minuti abbondanti sul gruppone in fondo vediamo Ryan Mullen, Conor Dunne (Irlanda), Daniil Fominykh (Kazakistan), Kasper Asgreen (Danimarca), Rob Britton (Canada), Tobias Ludvigsson (Svezia), Karel Hnik (Repubblica Ceca), Vegard Stake Laengen (Norvegia), Laurent Didier (Lussemburgo), Jaques Janse van Rensburg (Sudafrica), Jhonatan Narvaez (Ecuador): non c’è quindi nessun azzurro al momento in testa per guidare il resto della formazione. Staremo a vedere però cosa succederà alle prime montagne, ben difficili da affrontare. (agg Michela Colombo)

SI PARTE

Tutto è pronto per la partenza dei Mondiali 2018 di ciclismo a Innsbruck. Questa è solo la terza volta in cui l’Austria ospita i Campionati del Mondo di ciclismo: la prima volta fu nel 1987 a Villach e si impose l’irlandese Stephen Roche, che completò così la leggendaria tripletta con Giro e Tour in una sola stagione, mentre nel 2006 a Salisburgo ci fu la bellissima vittoria del nostro Paolo Bettini, che poi avrebbe bissato il successo l’anno seguente a Stoccarda. Dal punto di vista tecnico il paragone può essere con altri due durissime edizioni, quella del 1980 a Sallanches vinta dal padrone di casa Bernard Hinault e quella colombiana del 1995 a Duitama, dove si impose lo spagnolo Abraham Olano. Venendo all’attualità, uno dei motivi di curiosità sarà la riduzione degli organici delle migliori Nazionali da nove a otto corridori, speculare a quella che da quest’anno si ha pure negli eventi del World Tour. Con un uomo in meno per ogni squadra sarà più difficile tenere la corsa? Ci sarà grande selezione fin dai passaggi sulla salita di Igls? E lo strappo di Gramartboden sarà davvero infernale come è stato presentato? Tutte domande alle quali sarà la strada a rispondere: i Mondiali stanno finalmente per cominciare! (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

INFO E ORARIO DELL’EVENTO

Oggi i Mondiali di ciclismo su strada 2018 di Innsbruck prevedono l’appuntamento più atteso, la gara in linea dei professionisti che assegnerà il titolo iridato della categoria più importante: tanti campioni si contenderanno l’ambitissima maglia iridata e per il momento c’è una sola certezza, cioè che colui il quale si laureerà campione del Mondo avrà compiuto una grandissima impresa sul durissimo percorso austriaco, che sulla carta ha tutte le caratteristiche per essere uno dei Mondiali più difficili di sempre, ai livelli di Sallanches 1980 e Duitama 1995, tanto per citare gli unici due percorsi degli ultimi decenni che possono essere paragonati a Innsbruck per la difficoltà del tracciato. Il trono di Peter Sagan, dopo tre trionfi consecutivi, è a serio rischio: per gli scalatori è un’occasione rara proporlo perché difficilmente i Mondiali sono così impegnativi, una chance dunque da non perdere per chi va forte in salita.

STREAMING VIDEO E DIRETTA TV: COME SEGUIRE I MONDIALI DI INNSBRUCK 2018

L’appuntamento in diretta tv con la gara in linea dei Mondiali di ciclismo Innsbruck 2018 sarà integrale sulle reti Rai: dalle ore 9.30 su Rai Sport + HD (canale numero 57 del telecomando, disponibile anche al numero 5057 della piattaforma satellitare Sky), che poi cederà la linea a partire dalle ore 15.30 a Rai Tre, dove si potranno seguire tutte le fasi decisive e poi commenti, interviste e premiazioni. Questo significa che si potrà seguire la gara di oggi anche in diretta streaming video tramite il sito Internet ufficiale della Rai (raiplay.it), mentre Eurosport garantirà la diretta tv dalle ore 14.00 e lo streaming video tramite il servizio Eurosport Player. Inoltre ricordiamo per informazioni utili sia il sito della Federazione internazionale (uci.ch) sia quello dei Mondiali (innsbruck-tirol2018.com). Grande attenzione per i Mondiali anche sui social network. Limitandoci a ricordare i canali ufficiali, ecco la pagina ufficiale Facebook 2018 UCI Road World Championships Innsbruck-Tirol e l’account Twitter @ibk_tirol2018, mentre l’Uci ha la pagina Facebook Union Cycliste Internationale – UCI e il profilo Twitter @UCI_cycling.

IL PERCORSO

I Mondiali di Innsbruck 2018 sono dunque molto attesi anche per la durezza del percorso, che faranno di questa edizione della prova iridata una delle più impegnative di sempre. Andiamo allora ad analizzare più nel dettaglio tutte le caratteristiche del tracciato, che complessivamente misurerà 258,5 km: la partenza sarà alle ore 9.40 da Kufstein, dove avrà inizio un primo tratto in linea di 84,7 km che già presenterà diversi saliscendi fra cui la salita di Gnadenwald, dopo una sessantina di chilometri, che misurerà 2,4 km al 10,5% di pendenza media. Saremo troppo lontani dal traguardo per pensare che possa lasciare il segno, ma è tutta fatica che andrà ad accumularsi nelle gambe. Arrivati a Innsbruck, i corridori dovranno affrontare sei giri di un circuito di ben 23,9 km, caratterizzato dalla salita di Igls, un’ascesa di 7.9 km al 5,7% di pendenza media. Il dato percentuale non è tremendo, ma una salita di quasi 8 km da ripetere ben sette volte naturalmente renderà durissima la corsa, soprattutto se qualche squadra dovesse fare sul serio fin dai primi passaggi. Sei giri ma sette passaggi sulla salita di Igls: non è un errore, perché al termine del sesto giro mancheranno 31 km nei quali ci sarà da affrontare innanzitutto proprio la salita di Igls per la settima volta, poi l’attesissimo strappo di Gramartboden. I numeri di questa salita breve ma durissima parlano da soli: 2800 metri con pendenza media dell’11,5% ed una punta di pendenza massima che arriverà a toccare addirittura il 28%. Questa ultima salita inizierà relativamente dolce (primi 700 metri tra il 7,1 ed il 7,4%), poi però ci saranno 1,7 km infernali, mai sotto il 10,6% e con tratti ben oltre il 20%, oltre tutto dopo 250 km di una corsa che già sarà stata fino a quel momento durissima. Dalla vetta del Gramartboden mancheranno circa 9 km al traguardo, quasi tutti in discesa, e che comunque potrebbero risultare decisivi per assegnare la maglia iridata, se in cima allo strappo saranno rimasti almeno in due.

FAVORITI E AZZURRI

Edizione durissima, da scalatori, dunque i Mondiali di Innsbruck 2018 dovrebbero favorire gli scalatori più che i soliti uomini da corse di un giorno, che saranno comunque presenti, da Peter Sagan a Greg Van Avermaet, e considerate le loro grandi qualità nelle classiche non possono essere del tutto esclusi dal pronostico. I favoriti però sono altri e le due squadre di riferimento potrebbero essere Colombia e Francia: i sudamericani proporranno un “tridente” con Nairo Quintana, Rigoberto Uran e Miguel Angel Lopez, i transalpini risponderanno con Julian Alaphilippe, Thibaut Pinot e Romain Bardet e in entrambi i casi i c.t. dovranno essere bravi a gestire squadre con tanti galli nel pollaio. Avrebbe avuto questo “problema” anche la Gran Bretagna, ma le assenze di Chris Froome e Geraint Thomas spianano la strada a Simon Yates come capitano unico. Fortissima anche la squadra olandese, imperniata su Steven Kruijswijk e Tom Dumoulin, così come la Polonia di Rafal Majka e Michal Kwiatkowski, oltre alla Slovenia imperniata su Primoz Roglic e con Matej Mohoric alternativa di lusso possiamo poi certamente citare l’irlandese Daniel Martin, che però alla Vuelta era lontano dalla migliore condizione, così come il russo Ilnur Zakarin. Dulcis in fundo la Spagna, con l’eterno Alejandro Valverde che tenterà l’ennesimo assalto al Mondiale e avrà in squadra altri nomi temibili, da Enric Mas a Mikel Nieve: gli iberici sono naturalmente in primissimo piano su un percorso di questo tipo.

E l’Italia? Diciamoci la verità: questo Mondiale sarebbe stato perfetto per noi, ma purtroppo non ci arriviamo nelle migliori condizioni. Fabio Aru con grande responsabilità si è tirato fuori, Vincenzo Nibali ha fatto sacrifici incredibili per esserci dopo sul grave infortunio di cui è rimasto vittima al Tour sull’Alpe d’Huez ma è evidente che lo Squalo sperasse di presentarsi a Innsbruck in condizioni ben diverse, nelle quali Nibali sarebbe stato forse il favorito numero 1, anche perché nessuno come lui negli ultimi 30 anni ha saputo unire risultati di prestigio assoluto nelle classiche e nei grandi giri. Per essere chiari: il Nibali della Samremo, al quale bastò il Poggio per fare la differenza, qui sarebbe andato a nozze. Vincenzo comunque c’è e non si tirerà indietro, ma gli azzurri dovranno prepararsi a una gara in cui agire da variabile impazzita, magari con un Gianni Moscon in grande spolvero nelle ultime gare. La Nazionale sicuramente avrà tutte le capacità di essere protagonista: Gianluca Brambilla, Damiano Caruso, Dario Cataldo, Alessandro De Marchi, Franco Pellizotti e Domenico Pozzovivo sono tutti in grado di fare bene su un percorso così impegnativo, quindi non partiamo battuti e di certo ci inventeremo qualcosa.