A Roma Francesco Totti è considearto ancora il numero uno, nonostante ormai si sia ritirato dal calcio giocato e sia un personaggio che lavora dietro le quinte. Il dirigente giallorosso in una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport ha voluto giudicare anche il lavoro del direttore sportivo spagnolo Monchi, sottolineando: “Dopo i risultati ottenuti dalla Roma lo scorso anno l’asticella si è alzata. Monchi sul mercato ha cambiato tanto”. Un calciomercato quello giallorosso che ha creato anche polemica perché sono stati tanti i calciatori arrivati a Roma e tanti quelli partiti. Dopo aver raggiunto la semifinale di Champions League è difficile capire perché si sia deciso di cambiare così tanto, ma sarà il campo a dire se le scelte sono state giuste e non la critica. Intanto Totti non nasconde che i risultati negativi che hanno aperto la stagione siano inaspettati, ma spiega anche come serva tempo per giudicare. (agg. di Matteo Fantozzi)
LE POLEMICHE DI SCHICK E KLUIVERT
Patrik Schick e Justin Kluivert hanno fatto capire dai rispettivi ritiri delle nazionali di non voler fare il ruolo di comprimari con la maglia della Roma. I due giovani hanno infatti espresso a chiare lettere la volontà di giocare titolari. Francesco Totti si è espresso anche su questo ai microfoni di Roma Radio, specificando: “Questo è normale. Significa che vogliono dimostrare quanto valgono e che tengono alla Roma. Anche io a diciotto anni volevo sempre giocare e avrei risposto nello stesso modo. Non serve crearci un mondo intorno. Sono due ragazzi davvero eccezionali, dal grande futuro, e meno male che hanno voglia di giocare”. L’ex capitano della Roma ha dimostrato ancora una volta di essere lucido e di non aver dimenticato, come capita a tanti, cosa vuol dire essere sul rettangolo verde di gioco. Parole che sicuramente conquisteranno ed esalteranno i due giovani calciatori, pronti a scendere in campo ora con Repubblica Ceca e Olanda. (agg. di Matteo Fantozzi)
“CHIACCHIERE DA BAR FUORI DA TRIGORIA”
Francesco Totti è carico per aiutare la Roma a raggiungere risultati prestigiosi. Il Pupone ha parlato in una lunga intervista a Roma Radio, spiegando come tre gare siano troppo poche per giudicare i giallorossi ed Eusebio Di Francesco. Per questo sottolinea: “Dobbiamo rimaner euniti e lasciare le chiacchiere da bar assolutamente fuori da Trigoria”. L’ex capitano dei giallorossi conosce questa piazza come nessun altro e sa bene come nella capitale i media siano decisivi nell’influenzare le gare della squadra ora allenata da Eusebio Di Francesco. Sa bene che è importante cercare di lavorare con attenzione senza ascoltare i rumors che possono creare malcontento e portare a risultati negativi. Finita la sosta si tornerà in campo con l’obbligo di tornare a fare tre punti dopo lo spiacevole ko al minuto finale contro il Milan di Gennaro Gattuso. (agg. di Matteo Fantozzi)
“LA JUVENTUS FA UN CAMPIONATO A PARTE”
La Juventus ha vinto gli ultimi sette scudetti di fila, e rischia di dominare in Italia ancora per molto, alla luce anche del recente arrivo di Cristiano Ronaldo. Nonostante CR7 non sia ancora al top, i bianconeri hanno ottenuto nove punti su nove, superando anche insidie come Chievo e Parma, che a inizio stagione sono sempre rognose. Un pensiero sposato anche da uno che di calcio se ne intende come Francesco Totti, ex capitano della Roma ed attuale dirigente giallorosso. Intervistato stamane dai microfoni di Roma Radio, il Pupone non ha voluto illudere i suoi tifosi: «La gente deve saperlo: la Juve fa un altro campionato rispetto a noi, Inter, Milan, Napoli e Lazio. Questo però non deve essere un alibi per la squadra, noi dobbiamo lottare per provare a vincere. Ma i bianconeri sono fuori concorso, le aspettative sono queste e la realtà anche».
“ROMA? DIFFICILE MIGLIORARSI…”
Si parla ovviamente anche di Roma, con la Lupa che ha iniziato la stagione un po’ in sordina, con una vittoria, un pareggio e la recente sconfitta con il Milan, 4 punti in tre turni che hanno lasciato un po’ di amaro in bocca ai tifosi. Ma Totti cerca di tenerli a bada dicendo: «Nessuno si sarebbe aspettato questo inizio di stagione, anche se inizio dopo sole tre partite è esagerato. In ogni caso la realtà è questa: per migliorarci dovremmo arrivare in finale di Champions e vincere il campionato, sappiamo quanto è difficile, giochiamo dal secondo posto in poi. E quello dobbiamo ottenere, oltre a passare il turno in Champions. Dobbiamo essere uniti e lasciare le chiacchiere da bar fuori Trigoria».