Finale clamoroso oggi nella dodicesima tappa della Vuelta 2018: l’olandese Dylan Van Baarle, che aveva appena tagliato il traguardo in seconda posizione alle spalle del vincitore di giornata, il francese Alexandre Geniez (clicca qui per saperne di più sulla cronaca della tappa), è finito addosso a una persona ed è caduto rovinosamente a terra. Si arrivava al Faro de Estaca de Bares, il punto più settentrionale della Spagna, un luogo di natura affascinante dove si incontrano l’Oceano Atlantico e il Mar Cantabrico; il rovescio della medaglia era però costituito da una strada piuttosto stretta e resa ancora più angusta dalle transenne. Già Van Baarle ne aveva pagato le conseguenze prima del traguardo, quando non era riuscito a scavalcare Geniez pur essendo probabilmente più veloce del francese. Il peggio però sarebbe successo pochi metri dopo il traguardo, come documenta anche il video che vi proponiamo in chiusura di articolo.
VIDEO, LA CADUTA DI VAN BAARLE
Sul lato sinistro della carreggiata (arrivando dalla linea d’arrivo) si assiepano infatti fotografi e reporter come ogni giorno in posizione per immortalare i decisivi momenti dell’arrivo. Ai corridori resta dunque uno spazio piuttosto stretto nell’altra metà della carreggiata, dove però ecco un signore intralciare il passaggio dei ciclisti, lanciati ancora a velocità molto alta per la volata che si era conclusa pochi istanti prima. Il primo a colpire il malcapitato spettatore è Geniez, che però resta in piedi; subito dopo arriva Van Baarle, che lo travolge e finisce a sua volta a terra, come il belga Dylan Teuns della Bmc, mentre è più lieve il contatto con l’ucraino Mark Padun della Bahrain-Merida. Sicuramente un’imprudenza da parte di questo spettatore, ma soprattutto una grave lacuna organizzativa da parte della Vuelta, perché l’arrivo sicuramente lasciava molto a desiderare in quanto al rispetto delle più elementari norme di sicurezza all’arrivo di una tappa di una grande corsa ciclistica.
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