Sinisa Mihajolovic piange in tv per l’amico ed ex allenatore Vujadin Boskov, amatissimo da tutti i calciatori che sono stati allenati da lui. Boskov, scomparso nel 2014, rappresenta, ancora oggi, una figura di riferimento non solo per tutti quelli che lo hanno vissuto come allenatore, ma anche per quelli che lo hanno ammirato e continuano ad ammirarlo da lontano. Mihajlovic, oggi allenatore, ha avuto con Boskov un rapporto speciale, di amicizia. Un legame importante che dura ancora adesso nonostante Boskov non ci sia più. Ospite “Rabona”, la trasmissione di Andrea Vianello in onda su Raitre, Mihajolovic, nel ricordare Boskov, non è riuscito a trattenere le lacrime. “Lei ha detto che ogni volta che lo vede non riesce a trattenere le lacrime” – dice il conduttore. Mihajlovic si commuove e il padrone di casa aggiunge: “le lacrime sono uscite davvero”.
MIHAJLOVIC: “BOSKOV E’ STATO UN SECONDO PADRE”
Nonostante la commozione, Sinisa Mihajlovic è riuscito a spendere qualche parola per ricordare l’amico Boskov. “E’ stato un secondo padre” – dice l’allenatore – “era molto intelligente. Tu pensavi che facesse ciò che gli dicevi, invece faceva ciò che diceva lui”. Mihajlovic, poi, ha ricordato quando, nel 1993, convinse Boskov a far esordire Francesco Totti. All’epoca Mihajlovic era alla Roma e Boskov era l’allenatore. “Dovevamo andare a giocare a Brescia. Vedemmo una partita a Trigoria dove c’era la Primavera della Roma e già si parlava di Francesco anche se era ragazzino. Stavamo guardando la partita e io gli dico: ‘mister portiamo questo ragazzino con noi’ anche perchè c’era qualche giocatore che mancava e lo portiamo. Stavamo vincendo 2-0, mi avvicino alla panchina e dico al mister, a 15 minuti dalla fine, di mandarlo in campo e Boskov lo inserì nella mischia”, ricorda oggi Mihajlovic.