Avrebbe voluto un finale diverso Rino Gattuso: dopo aver difeso per mesi Gonzalo Higuain, si sarebbe aspettato dal Pipita rispetto e impegno fino all’ultimo giorno. Così non è stato, stando ad un retroscena de Il Corriere della Sera: la decisione di non convocare il Pipita per la delicata trasferta di Genova, infatti, sarebbe arrivata proprio su richiesta dello stesso argentino. “Mister non mi convochi, io non me la sento”: queste le parole che Higuain avrebbe confidato a Rino Gattuso nell’ufficio dell’allenatore a Milanello. Frasi che hanno fatto male al tecnico rossonero, che in conferenza stampa aveva giustificato la decisione di non convocare Higuain con queste parole:”Voglio solo persone che sono pronte a livello mentale per venire a fare la guerra con noi, Gonzalo oggi non lo era. Deluso? No. Poteva fare qualcosa in più e potevamo farlo esprimere meglio”. La verità, scrive il Corriere, è che con ogni probabilità Higuain non lo avrebbe convocato lo stesso, ma avrebbe voluto decidere lui. Ecco perché al di là delle apparenze Rino era inferocito: aveva appena subito qualcosa di simile ad un ammutinamento. (agg. di Dario D’Angelo)
GATTUSO: “HIGUAIN COME ME A SION…”
Com’era ovvio che fosse a tenere banco nella conferenza stampa della vigilia della partita fra Genoa e Milan sono state le domande inerenti la non convocazione di Gonzalo Higuain, ormai ad un passo dall’addio al rossonero. Rino Gattuso non si è sottratto ai quesiti dei giornalisti e ha spiegato a suo dire quali sono state le difficoltà di ambientamento incontrate dal Pipita, tali da portarlo a spingere per il trasferimento:”Anche io sono stato calciatore: è successo anche a me, dopo 13 anni al Milan sono andato a Sion, venivo da un problema agli occhi e dopo tre giorni mi è presa la scimmia e volevo abbandonare. Poi mi sono seduto e ho capito che il passo indietro dovevo farlo io, non dovevano farlo tutti gli altri per men. Non ho rotto le scatole su quello che non andava bene. Ero abituato a vincere e giocare con grandissimi campioni, ho fatto passi indietro, mi sono messo a disposizione. Non bisogna andare sempre alla ricerca delle cose perfette. Spero che sia chiaro il concetto”. Insomma, Higuain non viene mai citato, ma il riferimento sembra chiaro: l’argentino, reduce da un passato vincente alla Juve, non è riuscito ad adattarsi alla sua nuova dimensione…(agg. di Dario D’Angelo)
HIGUAIN NON CONVOCATO
La situazione in casa Milan, dopo la sconfitta in Supercoppa Italiana, non potrebbe essere più infuocata di così: Gonzalo Higuain, sempre più prossimo alla cessione al Chelsea, non è stato convocato per la trasferta Genoa-Milan decretando così al 99,9% l’imminente viaggio verso Londra senza biglietto di ritorno. Tutto, come è noto, dipende dall’esito dell’incontro in settimana tra Milan e Preziosi per l’acquisto di Piatek (domani squalificato nel match contro la sua possibile futura squadra, ndr) ma intanto è la società rossonera ad essere in subbuglio in primis per le tantissime assenze in vista della partita di Marassi. Kessie, Romagnoli e Calabria squalificati, lo stesso Gattuso non ci sarà in panchina e ora anche il Pipita non sarà della partita: ma qui la decisione è giunta di comune accordo tra il mistero, il bomber e la società. Largo a Cutrone dunque, unico faro e elemento positivo di questo immenso e tremendo ultimo periodo per i tifosi rossoneri: «abbiamo commesso tanti errori in questi mesi, ma in quelle prima 7-8 partite abbiamo giocato il miglior calcio d’Italia o uno dei migliori. Quella qualità e quella brillantezza si è smarrita, è anche vero che qualche giocatore l’abbiamo perso. Era un Milan che giocava bene, metteva in difficoltà gli avversari. Vorrei vedere quello contro il Genoa, magari con meno errori», ha appena detto in conferenza stampa Gennaro Gattuso, che però ha spiegato ben oltre questi ultimi tesissimi giorni di Higuain con la maglia del Milan.
GATTUSO: “ALLENAMENTO PEGGIORE DELLA MIA VITA”
«Oggi è stato un pessimo allenamento, la rifinitura non è stata il massimo, ho parlato con Higuain ed è giusto così. Non c’è nulla di fatto, stiamo aspettando. Voglio vedere gente che mi dà disponibilità. Si va a fare la guerra con chi c’è con la testa, Higuain non era pronto», ha ammesso un Gattuso ancora scombussolato dalle tante polemiche nate attorno al pre e post Supercoppa contro la Juve. «Non solo deluso (da Higuain, ndr), già ve l’ho detto. So com’è tante volte, in questo momento ho fatto di tutto, mi sono comportato bene. Lui anche. Va bene, lo accetto e non è la prima volta. Ci è accaduto anche con Bonucci ma il rispetto rimane, lui poteva fare qualcosa in più, anche noi»; sempre in conferenza pre-Genoa, Ringhio non si sbottona sul possibile prossimo n.9 Piatekha caratteristiche ben precise, perdiamo un giocatore importante, se andrà via, ha avuto difficoltà. Se sarà ufficiale vi dirò cosa ci potrà dare». Alla domanda secca sul fatto che il Milan senza Higuain quest’anno non ha mai perso, Gattuso conclude «Forse si cambia l’interpretazione del ruolo, all’inizio sbagliava pochissimo. Poi ha giocato anche Castillejo, ci ha dato un’idea diversa, anche Patrick è diverso. Nelle ultime 2 partite l’ho visto bene, anche in finale. Ha caratteristiche diverse. Il Pipita quest’anno ha attaccato pochissimo la profondità, e forse sono le qualità che ti fanno giocare in maniera differente».