Di solito parla raramente ma questa volta Fabio Paratici, direttore sportivo della Juventus, ha voluto fare uno strappo alla regola concedendosi ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. Intervistato da Walter Veltroni, il dirigente bianconero ha toccato svariati argomenti, a cominciare dall’arrivo di Cristiano Ronaldo, uno dei colpi più importanti della storia del calcio italiano. Paratici racconta come andò l’affare: «Quando noi abbiamo giocato a Madrid – spiega l’esponente della Juventus – è venuto Mendes, come si fa sempre nei giorni della Champions. Gli dico: “Cristiano ha fatto dei gol incredibili”, avevo ancora negli occhi, con ammirazione e dolore, la rovesciata. Lui mi guarda e mi risponde: “Tu non ci crederai ma Cristiano, se cambia, vuole venire alla Juve. Ricordati che è meno strano di quanto tu possa pensare. Poi ne parliamo”». Paratici pensa inizialmente ad una boutade, ma inizia comunque a ragionare sul possibile affare, anche perché poche ore dopo, Mendes gli ribadisce il concetto, questa volta con lo sguardo di chi fa estremamente sul serio: «Ricordati l’altra cosa, vedrai che Ronaldo si muove da Madrid. Te lo dico chiaro: il giocatore vuole venire solo alla Juve. Lui ha giocato nel Manchester United che è la più grande squadra inglese, poi nel Real Madrid, lui va solo in squadre storiche. In Italia non ha mai giocato, vuole vincere anche il titolo italiano. Se lo volete, lui c’è».
JUVENTUS, PARATICI SU DYBALA, ALLEGRI E RAMSEY
Il resto è storia degli ultimi mesi, con le richieste di CR7 e del Real Madrid che sono state accolte dalla Juventus, e con l’asso portoghese che si è così trasferito a Torino. Con l’arrivo del lusitano è stato “costretto” a svestire la casacca bianconera Gonzalo Higuain, passato prima al Milan e poi al Chelsea, e secondo le ultime voci circolanti il prossimo a farne le spese potrebbe essere Dybala: «Dybala resta – stoppa sul nascere ogni voce Paratici – dalla Juve va via solo chi vuole andare via. I nostri giocatori, lo ripeto, sono difficilmente migliorabili. Dybala con chi è migliorabile? Difficile. Messi forse, già con Neymar avrei dei dubbi. E Dybala è uno che alla fine ce l’hai sempre. Gioca tutte le partite, è presente. Quando guardi la squadra ci trovi sempre il segno di Dybala». Stesse parole per Allegri: «Certo che resta. Non vedo proprio un allenatore migliore». Infine un pensiero su Ramsey, ufficialmente il primo acquisto della stagione 2019-2020 della Vecchia Signora: «Lo abbiamo preso – spiega il ds bianconero – ma è un giocatore diverso dai nostri. Ha più tecnica delle nostre mezzali, meno quantità, pur correndo molto è meno tignoso sulla fase difensiva, meno tattico».