Lorenzo Insigne e Le Iene nella bufera per lo scherzo organizzato ai danni dell’attaccante del Napoli, con la complicità della moglie Jenny Darone. Il giocatore è stato messo di fronte alla decisione della consorte di sottoporsi ad un provino per un film. Il programma di Italia 1 ha messo alla prova la gelosia di Insigne, che ha subito “sbroccato”. Prima ha cercato di impedire alla moglie di partecipare al provino, poi ha fatto irruzione sul set per portarla via di forza. Quella gelosia ossessiva non è piaciuta a gran parte del popolo del web e a qualche giornalista. In molti hanno stigmatizzato i frequenti buffetti del calciatore alla compagna. Altri hanno evidenziato l’eccessiva gelosia di Insigne, definita “da Medioevo”. Qualcuno però non ha tenuto conto del fatto che Jenny Darone non era libera di reagire come avrebbe voluto, visto che stava recitando una parte nello scherzo. E questo è un particolare di non poco conto. Ma sui social in molti si sono scagliati contro Insigne.
INSIGNE, IL “CORTEGGIATORE” LO DIFENDE: MA QUALE VIOLENZA DOMESTICA!
In difesa di Lorenzo Insigne è intervenuto il “regista” che nello scherzo delle Iene ha corteggiato sua moglie. Si tratta di Enzo D’Aniello che ha scritto a Dagospia per prendere le parti dell’attaccante del Napoli. «Sento parlare, a sproposito, di “violenza domestica”». Ma lui che ha vissuto in prima persona lo scherzo ha avvertito altro: «Lo stato d’animo di un uomo innamorato, che ha avuto solo paura di perdere la propria donna, la quale, in accordo con il regista tentatore, spinge sull’acceleratore». D’Aniello sfida le persone a mettersi nei panni di Insigne, «che ha visto la propria compagna farsi lusingare fino a ricevere fiori, biglietti, foto e telefonate notturne». Il “regista” ha ribadito di non aver avvertito quello che si evince dalle contestazioni in rete, anzi parla di una «dolcissima complicità» tra i due coniugi. E quindi conclude: «Spero che prima o poi finisca questo accanimento, il voler per forza trovare del riprovevole, dove proprio non c’è, forse solo per il gusto di un like».