Alex Zanardi, “Il segreto della mia forza? La passione”: nel corso di una lunga, e particolarmente ricca di spunti, intervista concessa al settimanale Famiglia Cristiana, il 52enne pilota automobilistico e atleta paralimpico si racconta a 360 gradi, ripercorrendo le tappe salienti della sua nuova vita dopo il drammatico incidente in cui ha perso le gambe e svelando quale è il segreto che non solo lo ha portato a non abbattersi ma a diventare oggigiorno un vero e proprio esempio per i disabili di tutto il mondo tanto da diventare persino una sorta di recordman in diverse specialità. Non solo, dato che nell’intervista l’ex pilota di Formula 1 originario di Bologna, capace di stupire ancora oggi pure sulle quattro ruote, ha parlato pure delle attività benefiche a cui ha dato vita proprio a favore di coloro che sono portatori di disabilità e anche del suo costante contatto col mondo della scuola, dato che è sin dalla tenera età che bisogna invogliare e motivare i ragazzi, che siano disabili o meno, a inseguire i propri obiettivi e a prendere la vita con più ottimismo, proprio come fa lui giorno.

ZANARDI, “LA MIA FORZA? LA PASSIONE…”

E proprio a proposito di quale sia la motivazione e la “molla” che lo ha spinto a superare le conseguenze fisiche e psicologiche del drammatico incidente patito nel 2001 durante una gara automobilistica, Alex Zanardi ha raccontato a Famiglia Cristiana che non si tratta solo di forza ma a suo dire del “potersi dedicare semplicemente a cose appassionanti e che ho la fortuna di poter incrociare nel mio percorso”, pur ammettendo che la sua innata curiosità e ottimismo l’hanno aiutato molto. “Credo comunque che il comune denominatore nelle cose che faccio al meglio delle mie capacità sia la parola passione” rivela Zanardi che racconta come pure per lui sia stata una sorpresa riuscire, nel corso dell’ultimo Ironman a cui ha partecipato, arrivare quinto battendo altri atleti normodotati: “Un grande risultato di cui vado orgoglioso, ma ci vuole testa dura…” ha detto al settimanale pur con una punta di orgoglio quando ricorda che non solo ha disputato cinque gare massacranti di quel tipo ma anche che nel 2017 a Barcellona è stato di fatto il primo disabile a scendere sotto il fatidico “muro” delle nove ore.

L’IMPEGNO SOCIALE E IL RAPPORTO CON LA FEDE

Nell’intervista rilasciata a Famiglia Cristiana da Alex Zanardi c’è stato comunque spazio anche per una riflessone personale sul tema della fede e anche a proposito dell’impegno che costantemente rivolge al mondo dei più giovani, e in special modo in età scolastica. Parlando della sua associazione “Bimbi in gamba” ha raccontato di come aiuti ad avviare allo sport delle persone disabili dando loro le attrezzature, spesso molto costose come una handbike, aggiungendo che nel tempo tanti dei ragazzini aiutati “sono poi diventati ambasciatori del nostro messaggio e capaci di ispirare gli altri”. Per quanto riguarda invece la famiglia e il rapporto con la fede, il 52enne emiliano ha confermato che in determinate situazioni è importante il sostegno dei propri cari, scherzando anche quando ha definito la propria compagna come una sorta di “regista” delle sue scelte. “La mia famiglia mi si è stretta attorno permettendomi di rimanere concentrato su me stesso e poi io avevo voglia di tornare il più rapidamente possibile a essere il miglior padre per mio figlio Niccolò aggiunge, prima di rivelare col suo modo gioviale e diretto come la religione abbia un ruolo importante per lui: “Perbacco” Non ho mai chiesto a nostro Signore di aiutarmi per problemi in cui potevo cavarmela da solo, ma ci sono stati dei momenti di confronto in cui sono certo di essere stato ascoltato…