Non c’è solo una scommessa sulla Juventus dietro lo scherzo de “Le Iene” a Beppe Bergomi. Il programma di Italia 1 ha preso di mira il rapporto con la fede dell’ex difensore dell’Inter, con la complicità della figlia Sara. Fanno credere a Bergomi che la ragazza sia diventata veggente e che parla con la Madonna prevedendo il futuro, ma in modo sbagliato. E le “vittime” chiedono quindi i danni al padre. C’è chi era al bivio tra due posti di lavoro, chi invece ha curato la cagnetta malata con un Ave Maria assistendo poi alla morte della bestiola. E chi, appunto, dice di aver scommesso 5mila euro sul triplete della Juventus. Ma c’è anche una suora che ha seguito i consigli di Sara: si sarebbe abbandonata ai piaceri della carne con il cuoco del convento. E ora non fa altro che cercare quei piaceri. Ma alla fine proprio la Madonna lo indirizza sulla retta via: «Non ripiegare in difesa, un buon difensore affronta sempre l’avversario. Da oggi giocherai nella mia squadra che è una squadra della Madonna!». Ma così capisce che è tutto uno scherzo de “Le Iene”. «Ma volete farmi morire. Ora la diseredo, do tutto a mio figlio», il suo commento dopo aver scoperto che era stato vittima de “Le Iene”. (agg. di Silvana Palazzo)CLICCA QUI PER IL VIDEO DELLO SCHERZO DE LE IENE
LA SCOMMESSA SUL TRIPLETE DELLA JUVENTUS
Uno sconosciuto chiede indietro dei soldi persi a Beppe Bergomi perché la figlia dell’ex difensore gli aveva detto di scommetterli sul triplete della Juventus dopo che le era apparsa la Madonna. Questa è l’anticipazione dello scherzo de Le Iene ai danni del campione. «Ho fatto una scommessa. Ho investito dei soldi perché Sara (la figlia di Bergomi, ndr) parlando alla Madonna aveva… cioè gli avevo detto così per gioco… “Se la Juve quest’anno facesse il triplete…”. E lei mi ha detto: “Sicuramente sì!”», spiega il malcapitato. Ma il giorno dopo la profezia la Juventus è stata eliminata dall’Atalanta in Coppa Italia e quindi il triplete è sfumato insieme ai 5mila euro del ragazzo. «Mi sono fidato di sua figlia sulla base della voce della Madonna», gli dice il complice de Le Iene ma Bergomi è perplesso. «Io se facevo una cosa così dai miei genitori le prendevo anche». Come andrà a finire? Lo scopriremo stasera, quando verrà trasmesso integralmente lo scherzo. (agg. di Silvana Palazzo)
BEPPE BERGOMI E LO SCHERZO DELLE IENE
Le Iene Show giocheranno stasera un brutto scherzo a Beppe Bergomi. I ragazzi terribili di Italia 1 tornano a colpire con i loro scherzi cattivissimi i protagonisti del mondo del calcio. Ricordiamo un paio di quelli più riusciti: quello a Gigio Donnarumma e a Lorenzo Insigne, ma stavolta la vittima del programma di Italia Uno non è un calciatore in attività. Il malcapitato di turno è infatti l’ex bandiera dell’Inter e campione del mondo 1982, il secondo giocatore più giovane della storia del calcio a laurearsi iridato. Insomma, parliamo di un pezzo grosso, di un professionista che nel corso della sua carriera è riuscito nella difficile impresa di farsi apprezzare non solo dai propri sostenitori – in questo caso da quelli nerazzurri – ma anche da quelli avversari. Il soprannome in attività di Beppe Bergomi lo ha poi accompagnato anche negli anni a venire: scommettiamo che ve lo ricordate? Lo “Zio”, ovviamente…
BERGOMI DOPO IL RITIRO
Da ormai molti anni a questa parte Beppe Bergomi ha appeso le scarpette al chiodo e iniziato una nuova carriera piena di successi e soddisfazioni: quella da telecronista. Lo zio è infatti la seconda voce di Fabio Caressa, telecronista di punta di Sky Sport, con cui ha avuto anche la fortuna di commentare nel 2006 la vittoria dell’Italia ai Mondiali. Nell’immaginario collettivo entrò anche il suo urlo di gioia dopo il successo ai supplementari contro la Germania (“andiamo a Berlinooo!”, sotto il video) che tanta impressione destò proprio per l’indole solitamente composta e pacata del commentatore, che in quell’occasione si abbandonò invece al tifo sfegatato. Ma quale potrebbe essere allora lo scherzo delle Iene? Le anticipazioni del programma non lasciano filtrare alcun indizio: che l’obiettivo di quei “mascalzoni” di Italia Uno sia proprio quella di far vacillare la compostezza educata dello zio facendogli perdere le staffe?