C’è anche l’ipotesi di un corto circuito tra le cause che hanno portato al rogo che ha distrutto il centro di allenamento del Flamengo, a Vargem Grande, quartiere della zona ovest di Rio, provocando un bilancio di 10 morti. Come riportato da La Gazzetta dello Sport, la polizia ipotizza che sia stata proprio questa la causa dell’incendio che in pochissimo tempo ha incenerito le strutture sportive ma soprattutto sottratto ai propri sogni dei giovani di 14-15 anni. Lo ha confermato il vice governatore di Rio, Claudio Bonfim, all’Agencia Brasil. “E’ molto presto per dire se dipenda dalla rete, dall’apparecchio dell’aria condizionata o della rete interna”. Intanto il governatore dello Stato di Rio de Janeiro, Wilson Witzel, ha decretato il lutto ufficiale per tre giorni, secondo quanto riferito dalla Gazeta Esportiva. Sempre in questa direzione va poi la decisione della Federcalcio di Rio, secondo cui non c’è più il clima per disputare la partita Flamengo-Fluminense per le semifinali della Coppa Guanabara, in programma sabato, che per questo motivo è stata rinviata. (agg. di Dario D’Angelo)
BILANCIO DI 10 MORTI
Un rogo di vaste proporzioni che, pur non avendo distrutto l’intero centro di allenamento della squadra rossonera, ha provocato una delle più gravi tragedie degli ultimi tempo nel Paese e torna a toccare il mondo del calcio dopo quella della Chapecoense. È purtroppo già di 10 vittime, tra cui sei calciatori delle giovanili e quattro impiegati che vi lavoravano il bilancio dell’incendio scoppiato presso il centro di allenamento del Flamengo: secondo quanto si apprende dai media locali, i ragazzi stavano dormendo nella struttura di Vargem Grande, alla periferia di Rio de Janeiro, quando le fiamme hanno cominciato a divampare non dando scampo ai presenti. Non era invece nella struttura la rosa della prima squadra: per quanto riguarda invece i feriti, al momento sarebbero tre le persone ricoverate in ospedale di cui una sarebbe in gravi condizioni anche se non sono state fornite indicazioni sulle loro generalità e il quadro clinico. (agg. di R. G. Flore)
IL CORDOGLIO DI LEONARDO
La tragedia che ha colpito il Flamengo ha sconvolto il mondo del calcio. Leonardo, dt del Milan, ha commentato ai microfoni dell’Ansa: «Sono molto toccato da quello che è successo al centro Ninho do Urubu, quando ho cominciato a giocare nelle giovanili del Flamengo c’era solo il terreno e il sogno di costruire un centro sportivo di alto livello. Vorrei abbracciare tutte le famiglie delle vittime dell’incendio. Il mio pensiero e la mia preghiera sono per quei giovani che inseguivano il sogno di diventare calciatori». Così Ronaldinho sui social: «Una tristezza molto grande, i miei pensieri e sinceri sentimenti a tutti i familiari e alla nazione rossonera. Tragedia terribile». Infine, la vicinanza della Chapecoense: «Siamo molto tristi e scossi per la notizia dell’incendio che ha colpito “O Ninho do Urubu”, lasciando molte vittime. Esterniamo il nostro desiderio di forza ai fratelli del Flamengo e a tutti i familiari dei coinvolti. I nostri pensieri e preghiere». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
INCENDIO FLAMENGO, DEVASTATO CENTRO SPORTIVO
Tragedia in Brasile, coinvolto il top club del Flamengo: un incendio si è sviluppato all’alba di oggi, venerdì 8 febbraio 2019, nel centro sportivo Urubu’s Nest, nella zona ovest di Rio de Janeiro. Il rogo ha distrutto gli alloggi dei calciatori delle giovanili del club carioca, tutti tra i 14 e i 17 anni: la stampa brasiliana, che cita fonti dei vigili del fuoco, parla di dieci morti ma sono numerosi i feriti. Tre persone sono in condizioni gravi, di cui uno gravissime. AL momento non si hanno notizie sulla natura dell’incendio scoppiato nella notte: indagini in corso per chiarire la dinamica del dramma, con le fiamme che sono state domate dai pompieri attorno alle ore 7.20 locali. I ragazzi stavano dormendo quando è scoppiato il rogo e si teme che il bilancio possa salire nel corso delle prossime ore: non c’è ancora identificazione dei morti.
INCENDIO FLAMENGO, ALMENO 10 MORTI
Globo sottolinea che i tre feriti gravi sono stati portati all’ospedale municipale di Lourenco Jorge a Barra, è stato reso noto il nome di uno di loro: si chiama Caua è ha 14 anni. Ricordiamo che la zona ovest di Rio de Janeiro è stata una delle più colpite dalla tempesta, con la zona di Urubu che è ancora senza luce e senza acqua a causa della pioggia. L’area è stata completamente distrutta dalle fiamme, con il portale brasiliano che sottolinea che sono rimasti solo dei pali ritorti e delle attrezzatura completamente incenerite. Il centro di allenamento, noto come Ninho do Urubu, è utilizzato sia dalla prima squadra rossonera che per le sue categorie giovanili. Nelle ultime settimane si è parlato molto del Flamengo anche in Italia, con il passaggio di Paquetà al Milan e l’acquisto di Gabigol dall’Inter.