La scomparsa di Charlie Whiting, storico direttore di gara della Formula 1, ha sconvolto il mondo dei motori. Anche il mondo della MotoGP ha espresso cordoglio per la morte del 66enne: «Una grande perdita per tutto il mondo del motorsport», le parole dell’ex pilota Casey Stoner. Alejandro Agag, numero uno della Formula E, ha scelto Instagram per salutarlo: «Il Motorsport ha perso un grande. Grazie Charlie per la gentilezza e per i consigli che mi hai dato nel corso degli anni». «Tremenda tristezza» il commento di Max Papis, ma sono davvero tanti gli omaggi sul web: «Simbolo e volto di una formula uno che negli anni ha visto rivoluzionarsi e rivoluzionare. Un altro simbolo che se ne va», «Quando ho letto la notizia sono rimasto davvero senza parole. Dispiace molto», «Triste inizio per questa Formula 1». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



ADDIO AL DIRETTORE DI GARA F1

La scomparsa prematura del 66enne Charlie Whiting, il dirigente sportivo britannico che per anni è stato uno dei volti più riconoscibili del circus della Formula 1 (nonostante fosse conosciuto più dagli addetti ai lavori che dagli aficionados) non solo come direttore di corsa ma pure come delegato alla sicurezza delle gare è stato un fulmine a ciel sereno proprio alla viglia del nuovo campionato iridato. A essere sconvolto infatti non è solo il paddock che, attraverso le varie scuderie, ha voluto ricordare la sua figura ma anche l’intero mondo dei motori tanto è vero che alle condoglianze si sono uniti pure i vertici della MotoGP, della Formula E e dell’intera FIA che, attraverso il ricordo di Jean Todt, ha parlato di Whiting come di un “grande direttore di gara e una figura centrale e inimitabile della Formula Uno” e che per lungo tempo ha lavorato nel mondo dei motori dato che entrò a far parte della stessa Federazione internazionale nel lontano 1988 e come direttore di corse nel 1997. (agg. di R. G. Flore)



CHOC NEL MONDO DELLA FORMULA 1

Lutto nel mondo della Formula 1: è morto Charlie Whiting, storico direttore di gara. Classe 1952, originario di Kent, nel Regno Unito, è scomparso nella notte fra mercoledì 13 e giovedì 14 marzo, a causa di un’embolia polmonare giunta all’improvviso. Al momento del decesso lo storico volto del circus si trovava in Australia in vista del Gp di Melbourne in programma il prossimo weekend, che aprirà la stagione 2019. Una perdita senza dubbio scioccante quella di Whiting, che aveva 66 anni e che era colui che dava il via alle gare spegnendo i semafori, spesso e volentieri inquadrato dalle telecamere delle tv. Ma Whiting non era solamente “l’uomo dei semafori”, visto che per la Federazione internazionale dell’automobile era direttore di gara e delegato tecnico, ovvero, colui che si occupava di far rispettare il regolamento e di spiegare ai media tutte le decisioni prese e le interpretazioni. Whiting elaborava insieme ad altri esperti gli stessi regolamenti, e nel contempo prendeva decisioni cruciali in tema di sicurezza e di modifiche dei tracciati di gara. Il suo ingresso nel mondo della Formula 1 è targato 1977 con il team Hesketh. Quindi nel 1980 lo sbarco alla Brabham e nel 1988 l’ingresso nella Fia, dove poi diviene direttore di gara nel 1997.



CHARLIE WHITING MORTO PER EMBOLIA POLMONARE A 66 ANNI

Numerosi i messaggi di cordoglio in queste ultime ore, a cominciare dall’attuale numero uno della Federazione, Jean Todt, che scrive: «E’ con immensa tristezza che ho appreso della scomparsa di Charlie. Era un grande direttore di gara, una figura centrale e inimitabile per la Formula 1, che ha incorporato etica e spirito di questo fantastico sport. La Formula 1 ha perso un amico fedele e un carismatico ambasciatore. I miei pensieri, quelli della Fia e dell’intera comunità del motorsport vanno alla sua famiglia, agli amici e a tutti gli amanti della Formula 1». Addolorato anche Ross Brown, altro volto noto della F1, nonché direttore tecnico F1 per Liberty: «Avevamo iniziato insieme come meccanici, siamo diventati amici e speso tanto tempo insieme in giro per il mondo, sono devastato, è una grande perdita per tutta la famiglia della Formula 1, i miei pensieri alla famiglia».