Nuova tempesta a Roma, coinvolto il progetto dello stadio giallorosso Tor di Valle. Grande apprensione per il blocco dell’iter, ecco il commento del numero uno del Coni Giovanni Malagò: «Figuratevi se oggi ci si può sbilanciare sullo Stadio della Roma, anche perché voglio sperare e pensare che ciò che è successo stamane non implichi un blocco dell’iter. Per natura sono garantista, quindi attendo il lavoro della magistratura sperando che si possa chiarire il tutto senza strumentalizzazione». Prosegue Malagò, come riporta Forza Roma: «Non so se il Presidente si stuferà. Non sono nella sua testa e non posso sapere cosa stia pensando al momento. Per arrivare alla fine di un progetto così serve un lavoro di gruppo e non procedere isolatamente. Senza impianti nuovi il calcio italiano non può essere competitivo e non potrà dare battaglia per la candidatura a Euro2028». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



STADIO ROMA, COSA SUCCEDE DOPO GLI ARRESTI?

Stadio Roma, un’altra vicenda giudiziaria rischia di rallentare il progetto di costruzione dell’impianto nell’area Tor di Valle: quali conseguenze dopo l’ennesimo terremoto politico?. Come vi abbiamo raccontato, all’alba di questa mattina è stato arrestato con l’accusa di corruzione l’esponente M5s Marcello De Vito, presidente dell’assemblea capitolina. Non sono tardate ad arrivare le prese di posizione del Movimento, con il capo politico Luigi Di Maio che lo ha fatto «fuori dai 5 Stelle», ma attenzione ai possibili risvolti per il nuovo stadio del club di proprietà James Pallotta. Come riporta Sky Sport, il Nucleo investigativo di Roma ha effettuato diverse perquisizioni nel corso della mattinata e gli investigatori potrebbero essere utili nel prosieguo dell’inchiesta della Procura capitolina sul progetto dello stadio giallorosso: al momento, sottolinea l’emittente satellitare, la vicenda non dovrebbe compromettere più di tanto la realizzazione del progetto. L’inchiesta infatti sarebbe legata in particolare alla costruzione dell’albergo di Trastevere e alla riqualificazione dell’area degli ex Mercati generali.



STADIO ROMA, LE TAPPE DELLA TELENOVELA

Il progetto è stato avviato 2605 giorni fa, una vicenda parecchio tormentata e che ha visto notevoli cambiamenti rispetto all’idea originaria. Come sottolinea La Gazzetta dello Sport, il primo progetto voluto dall’ex sindaco Ignazio Marino e dall’ex assessore Caudo è stato completamente rivisitato dall’amministrazione M5s guidata da Virginia Raggi. L’apertura era prevista entro il 2017, con la prima presentazione pubblica del progetto datata 26 marzo 2014, ma nel corso dei mesi si sono moltiplicate le difficoltà. Ritardi legati alla caduta di Marino nel 2015, l’arrivo del commissario Tronca e l’elezione di Virginia Raggi, ma anche ai dubbi del presidente giallorosso James Pallotta sulla burocrazia italiana e la lunga trattativa tra club e giunta grillina. Raggiunto l’accordo tra le parti, nell’estate 2018 è stato arrestato il costruttore Luca Parnasi, presidente di Eurnova e socio della Lupa: Roma non coinvolta nell’inchiesta ma Campidoglio costretto a verificare la bontà degli atti prodotti fino a quel momento. E ora l’ennesimo caso…

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