Autore di una stagione di altissimo livello con la maglia della Sampdoria, Fabio Quagliarella si è guadagnato la convocazione dell’Italia di Roberto Mancini. Un’emozione per l’attaccante 36enne, che ai microfoni di Rai Sport è tornato a parlare dello stalker che lo perseguitò in passato: «L’altro giorno eravamo 4-5 in camera, sono tornato su questo argomento giusto perché qualcuno ti chiede lo stato d’animo: mi hanno chiesto come facevo ad allenarmi in quel periodo. Io ho sempre detto che allenavo il mio fisico, ma la mente era da tutt’altra parte. Alla fine ci siamo detti di parlare di cose belle dalla sera seguente, è meglio: ognuno di noi ha raccontato la sua storia e anche gli argomenti dei miei compagni erano un po’ pesanti. Quello è un capitolo che fa parte della mia vita, ha lasciato sicuramente cicatrici importanti ma ho continuato ad andare dritto per la mia strada».



FABIO QUAGLIARELLA PROTAGONISTA IN NAZIONALE

Fabio Quagliarella si è poi soffermato sul nuovo corso dell’Italia targata Mancini: «Mi ha colpito il fatto che siano tutti forti: hanno grande personalità ed è molto positivo per il calcio nostrano. Un qualcosa che darà dei benefici in futuro alla Nazionale. Poi sono dei bravi ragazzi e dei veri professionisti, è una bella cosa: noi, quelli un po’ più grandi, dovremo capire le loro condizioni e fargli comprendere anche che determinate cose vanno fatte e dette, che bisogna rispettare le regole». Una battuta sul commissario tecnico: «Mi ha dato l’impressione di essere molto tranquillo: ci fa capire i concetti che spiega con grande serenità. Sappiamo ciò che dobbiamo fare e Mancini, essendo stato un grande calciatore, sa come vanno certe cose: ci lascia sereni, credo che sia una cosa molto positiva».

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