Per il video di Italia Finlandia andiamo a leggere anche le dichiarazioni dei giovanissimi Kean e Zaniolo, sicuramente molto soddisfatti per la vittoria degli azzurri. Ecco le parole dell’attaccante della Juventus a Rai Sport: “Dove mi mette il mister io gioco, mi faccio trovare pronto. Sul gol ho fatto un buon movimento, sapendo che c’era lo spazio libero e l’ho buttata dentro. E’ stata una grandissima emozione il primo gol, ma sono contento“. Parla poi Nicolò Zaniolo: “Questo era un sogno che avevo da bambino e ho finalmente coronato. Ora non mi devo montare la testa e crescere partita dopo partita. Penso che sia la cosa fondamentale essere equilibrati. Arrivare è facile ma non tanto, restarci invece è complicatissimo. Ci saranno momenti difficili e bisognerà starci con la testa e con una famiglia alle spalle“. Sicuramente questa nuova ondata di giovani ci sta facendo credere in una nazionale pronta a tornare a stupire dopo l’assenza ai Mondiali del 2018 in Russia. Clicca qui per il video delle interviste. (agg. di Matteo Fantozzi)



IL RACCONTO DELLA PARTITA

Video Italia Finlandia 2-0

: highlights e gol della partita valevole per la prima giornata del gruppo J di qualificazione alla fase finale di Euro2020. Alla Dacia Arena di Udine gli azzurri ottengono un successo che fa bene non soltanto alla classifica ma anche e soprattutto al morale e all’autostima del gruppo che con Mancini sembra aver ritrovato la retta via malamente smarrita durante la gestione Ventura. Convincono i giovani, sono stati proprio loro ad apporre la firma sui due gol che hanno deciso la contesa. Nicolò Barella, a 21 anni e 44 giorni, diventa il primo cagliaritano a segnare con la maglia azzurra ribadendo il pallone in rete sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Marco Verratti, quando eravamo ancora alle battute iniziali del match. Moise Kean, a 19 anni e 23 giorni, oltre a diventare il primo millennial a debuttare in nazionale, ha siglato a un quarto d’ora dal novantesimo il gol del raddoppio che ci ha consentito di tirare un sospiro di sollievo. Sì, perché la Finlandia nel secondo tempo è andata davvero a un passo dal pari con Teemu Pukki che nella Championship inglese (l’equivalente della nostra Serie B, per capirci) sta letteralmente trascinando il Norwich in Premier League a suon di gol (24 per la precisione), ma per nostra fortuna ci ha graziati mancando la porta a pochi passi da Donnarumma. La dormita di Bonucci e della retroguardia azzurra poteva costarci cara, invece ce la siamo cavata e Mancini negli spogliatoi dopo la gara avrà sicuramente rimarcato questo punto per evitare che queste amnesie si ripetano anche nelle prossime sfide. Se i giovani si sono presi la scena, i veterani non sono stati da meno: a Ciro Immobile è mancato solamente il gol che avrebbe meritato per la prestazione generosa per usare un eufemismo; Federico Bernardeschi è diventata una certezza inscalfibile anche in nazionale; Fabio Quagliarella, che tornava a vestire la maglia azzurra dopo quasi nove anni dall’ultima volta, sfiora il tris che solamente il portiere avversario Hradecky e l’incrocio dei pali gli negano. Volendo fare i perfezionisti, si può dire che l’Italia doveva vincere con uno scarto più ampio per un discorso di classifica, sperando non ce ne sia bisogno. I presupposti per dominare il girone di qualificazione ci sono tutti, soprattutto se gli avversari più temibili si chiamano Bosnia e Grecia…



LE DICHIARAZIONI

Subito dopo la fine della gara il commissario tecnico della nazionale italiana, Roberto Mancini, ha parlato ai microfoni della RAI: “Partita non facile, i finlandesi si sono chiusi per novanta minuti non concedendoci spazi con cinque difensori davanti alla porta. All’inizio eravamo un po’ contratti e avevamo commesso qualche errore di troppo, per novanta minuti abbiamo sempre cercato di buttarla dentro e alla fine i nostri sforzi sono stati ripagati come si deve. Immobile deve stare tranquillo, prima o poi il gol arriverà, del resto non è facile segnare quando sei letteralmente circondato da avversari che ti impediscono di vedere la porta. Kean un predestinato? Sicuramente ha grandi qualità, deve lavorare tanto avendo enormi margini di miglioramento. Ci manca ancora molto per il salto di qualità definitivo, in cinque mesi abbiamo compiuto un buon lavoro, ma la strada davanti a noi è ancora lunga”. Questa serata Fabio Quagliarella se la ricorderà a lungo, a 36 anni compiuti l’attaccante della Sampdoria nonché capocannoniere della Serie A è tornato a vestire la maglia della nazionale, e con un po’ di fortuna in più avrebbe trovato anche il gol: “Ho i brividi, serata bellissima ed emozionante, ringrazio il pubblico di Udine che mi ha acclamato quand’ero ancora in panchina. Peccato per la traversa e per il salvataggio di Hradecky, ma va bene così. Vivo alla giornata, agli europei del 2020 non ci penso, per adesso mi concentro sul finale di stagione, in campionato siamo ancora in corsa per l’Europa e non intendiamo assolutamente tirarci indietro”.



LE PAROLE DI KEAN E ZANIOLO