Scoppia il caso Kean, anzi no. Parola di Mino Raiola, anzi no. Vige il caos, questo sì. Facciamo un po’ d’ordine dopo che in mattinata Tuttosport, ripreso poi da altri siti nel corso della giornata, ha riportato le dichiarazioni del profilo Facebook che si credeva appartenesse al noto agente calcistico che ha la procura del nuovo gioiellino del calcio italiano. Su questo account si leggevano parole per nulla concilianti nei confronti del mondo juventino, reo di aver bloccato la cessione di Kean al Milan a gennaio e di non aver concesso all’attaccante ex Verona lo spazio che il suo talento avrebbe invece meritato. Nello specifico il messaggio apparso su Facebook sembrava una dichiarazione di guerra in tema rinnovo:”Ci sono diverse valutazioni da fare. Il ragazzo deve giocare sempre. Dovevo portarlo al Milan a gennaio, ma la Juve non ha voluto. Io e Leonardo avevamo fatto tutto”.
RAIOLA SMENTISCE LE FRASI SU KEAN
Non è un mistero che nel mese di gennaio il Milan avesse cercato Kean con insistenza: all’epoca il suo nome entrò nell’orbita rossonera con Leonardo e Maldini che avevano individuato nell’italiano un profilo adatto ad affiancare Cutrone come attaccante di una squadra giovane e proiettata al futuro. Poi la scelta è ricaduta su Piatek (e il Milan in questo senso non si è pentito) ma l’interesse del club di via Aldo Rossi in prospettiva non è scemato. Ecco allora che le dichiarazioni del “presunto” Raiola potevano sembrare credibili, anche conoscendo il personaggio non nuovo ad uscite clamorose come questa. Il procuratore, però, poco fa ha voluto precisare la sua assoluta estraneità a quelle dichiarazioni:”Ho creato un account Facebook solo per segnalare che altri account che utilizzavano il mio nome erano fake. Non uso e mai userò Facebook per postare o commentare sotto post di altri. Sono stato impersonato per anni da altri su Facebook e Linkedin, questa cosa fa schifo”.