Torna allo scoperto l’ex direttore sportivo del Milan, Massimiliano Mirabelli, e ancora una volta si parla del mancato colpo Cristiano Ronaldo. Intervistato quest’oggi dai microfoni del quotidiano Libero, l’ex ds rossonero ha ribadito un concetto già esternato non troppo tempo fa: «Ci fosse stata la proprietà attuale – le sue dichiarazioni – ora Cristiano Ronaldo giocherebbe al Milan». A conferma di tali indiscrezioni, il manager calabrese riporta le parole che CR7 disse loro ai tempi della dirigenza cinese, durante un incontro: «CR7 ci aveva detto: ‘Non siete in Champions, ok, ma io l’Europa League non l’ho mai vinta e vincerò anche quella’. Era convinto: io mi sono seduto con l’ agente e la mia parte era finita. Poi i cinesi non hanno tirato fuori i soldi: pensavano che non saremmo mai arrivati a trattare un campione così». Ovviamente la vicenda è andata diversamente, con CR7 che è sbarcato in Italia, ma sponda Juventus, mentre la dirigenza cinese del Milan è letteralmente esplosa.
MIRABELLI SUI CINESI, DONNARUMMA E IL FUTURO
Una pagina, quella della Cina e dei rossoneri, che resta ancora oggi avvolta in un alone di mistero, e perfino gli stessi protagonisti non sanno spiegarsi cosa sia realmente accaduto: «La cosa assurda sono le ultime ore – spiega Mirabelli – cordate importanti volevano il Milan e il grande mistero è che la proprietà ha perso tutto quando aveva compratori. Qualcuno un giorno dovrà spiegarmi che è successo». Mirabelli è stato ds del Milan per circa un anno, ma è orgoglioso di quanto fatto in quel breve lasso di tempo soprattutto per quanto riguarda il noto rinnovo di Donnarumma, che l’ex direttore sportivo definisce “Un capolavoro chiuso senza pagare commisioni”: «Ultimo giorno di trattative – ricorda – ci troviamo con il portiere, la sua famiglia, i suoi agenti. Raiola si alza e dice: ‘Non firmare, ce ne andiamo. Seguici’. Appena i manager escono, Gigio prende la biro e prolunga il contratto. Senza la presenza di Mino». Mirabelli conclude la sua intervista con un accenno al futuro; in questi giorni l’ex milanista è stato accostato al Bologna (“Mi fa piacere ma non c’è nulla di concreto”), così come alla Roma (“Ci andrei anche a piedi, ma in questo momento non vedo trasparenza”), ma questo è il messaggio che vuole mandare agli offerenti: «Non cerco un contratto ma un progetto».