Il mondo del wrestling ha perso un’altra leggenda. È morto King Kong Bundy, il gigante di 212 chili che è stato protagonista della rivalità con Hulk Hogan e di memorabili match con André The Giant. Cristopher Alan Pallies, questo il suo vero nome, è deceduto a 61 anni. L’ultimo match risaliva al 2006, contro Jim Duggan. Intraprese poi una carriera da attore e comico. La sua caratteristica era quella di aspettare che l’arbitro contasse fino a 5 prima di vincere l’incontro. Il regolamento per i giocatori “normali” prevede che si debba contare fino a 3, ma per lui era troppo facile. Il Big Splash era dunque la mossa con cui “disintegrava” ogni avversario. King Kong Bundy era sfrontato, come il suo strapotere. Ha militato nella World Wrestling Federation, oggi Wwe. Nel 1994, dopo una pausa, riprese a combattere e sfidò The Undertaker, ma perse a WrestleMania XI. Il wrestling ormai era passato, anche per lui.
WRESTLING, MORTO KING KONG BUNDY
Non ebbe lo stesso successo di prima perché i ritmi sul ring erano diventato più veloce. Gli anni d’oro di Cristopher Alan Pallies, conosciuto sul ring col nome di King Kong Bundy, sono stati quegli ’80. Diede vita ad una mitica rivalità con i più grandi colleghi: in particolare si scontrò per il trono del più forte con Hulk Hogan. La loro rivalità culminò in un epico Steel Cage Match a WrestleMania II, incontro nella gabbia di metallo alta cinque metri. The Walking Condominium, uno dei suoi soprannomi, è stato saluto su Facebook dall’amico di lunga data David Herro, che ha pubblicato un post alcune ore fa. «Oggi abbiamo perso una leggenda e un uomo che considero la mia famiglia. Riposa in pace Chris. Ti amiamo. Grazie per aver creduto in me», le parole riportate da Tuttowrestling. Invece l’ex stella della WWE Mick Foley lo ha ricordato con un tweet. «Sono dispiaciuto per la scomparsa di King Kong Bundy. Era così incredibile per me quando lo vidi per la prima volta nello spogliatoio nel 1986, quando non ero ancora nessuno».