Conferenza stampa di Luciano Spalletti in vista di Frosinone-Inter, match in programma domani sera alle 20:30. Il tecnico nerazzurro non scioglie i dubbi di formazione in merito a chi sarà il centravanti titolare di domani, se l’ex capitano Mauro Icardi, o se il Toro Lautaro Martinez: «Lautaro sta bene – le parole dell’allenatore di Certaldo – ha recuperato, è a disposizione ed è pronto a giocare dal primo minuto. La squadra è abituata con entrambi i calciatori, che hanno caratteristiche diverse: Mauro più bravo ad attaccare la porta, ma ha meno qualità di Lautaro nel venire a prendere la palla addosso. Se sceglierò uno l’altro? Ho lo stesso dubbio di tutti gli altri giocatori». Bocca cucita quindi per quanto riguarda l’attacco di domani sera, ma la cosa certa è che la formazione di domani non sarà condizionata dai tanti diffidati in rosa: «Sono tanti – ammette Spalletti dal centro sportivo di Appiano Gentile – quindi diventa difficile stare attenti a tutto. Bisogna andare incontro a questa situazione, prima o dopo cambierà poco, sempre un’assenza importante sarà quando capiterà».



FROSINONE-INTER, SPALLETTI IN CONFERENZA

In conferenza stampa si parla anche del futuro dello stesso Spalletti, alla luce delle voci insistenti che parlano di un arrivo imminente di Antonio Conte alla Pinetina. L’allenatore dell’Inter rimanda tutto a fine stagione, visto che prima bisogna assicurarsi il pass per la Champions League della prossima annata: «Con la società – spiega – abbiamo deciso che non dobbiamo avere rimorsi per questo finale di campionato. Il resto verrà tutto di conseguenza da quello che sarà questo finale di campionato. Bisogna fare tutto quello che interessa per il baule, il forziere, ovvero la Champions. Siamo in sintonia su quanto deve essere fatto da qui alla fine. E ci sono diversi obiettivi dentro lo stesso obiettivo, la qualificazione ha più risposte». Parole criptiche quelle di Spalletti che non chiariscono affatto il suo futuro. La sensazione, comunque vada, è che il rapporto con Icardi sia ormai logoro e di conseguenza la permanenza di uno coinciderà molto probabilmente con l’addio dell’altro: a tutt’oggi ha maggiori chance Spalletti di restare a Milano.

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