DIRETTA GIRO DELLE FIANDRE 2019: TRIONFO DI ALBERTO BETTIOL!
Trionfo incredibile con un’impresa che profuma di storico e riporta all’Italia il Giro delle Fiandre dopo la vittoria di Ballan nel 2007: ha vinto Alberto Bettiol, il 25enne italiano della Education First, dopo aver attaccato a 18 km dal traguardo della grande classica belga con una fuga d’altri tempi sulle pendenze “spezzagambe” del Fiandre 2019. Ha resistito nell’ultimo passaggio sul Vecchio Quaremont e si è involato in solitaria ad Oudenaarde ottenendo il primo, incredibile, successo in carriera. È l’undicesimo azzurro a trionfare nel Giro delle Fiandre, ma soprattutto è un risultato del tutto inaspettato rispetto alle previsioni della vigilia: batte tutti i big, da Sagan a Van der Poel e si aggiudica la classica davanti a Asgreen e Kristoff. Sempre molto arduo predestinare la carriera di un campione ma di certo oggi l’Italia potrebbe aver trovato, finalmente un corridore nato per le Classiche di un giorno. Leggendario Bettiol nella tana dei belgi scova lo scatto giusto che questa volta piega i pedali di tutta la nutrita concorrenza, alla faccia di muri e pavé. (agg. di Niccolò Magnani)
CADUTA VAN DER POEL
Il Giro delle Fiandre comincia a entrare nel vivo. Non mancano i colpi di scena, come la caduta di Mathieu Van der Poel, uno dei favoriti. Il campione del mondo di ciclcoross dopo una foratura ha perso il controllo della bici cadendo sul marciapiede e riportando una botta alla spalla. Ma si è rimesso in sella alla sua bici per evitare di essere tagliato fuori dai giochi. Sta provando infatti una clamorosa rimonta: van der Poel sta provando a tornare in testa, superando uno a uno i corridori. Era a circa 20” di ritardo dal gruppo principale, ora è arrivato a 30”. Poco fa è cominciato il Paterberg e al comando ci sono Stijn Vandenbergh (AG2R La Mondiale) e Sep Vanmarcke (EF Education First) con circa 15” di vantaggio, poi sulla coppia di testa si riporta Kasper Asgreen (Deceuninck – Quick Step). Comincia ora il Koppenberg, il muro più duro con pendenze fino al 22 per cento. (agg. di Silvana Palazzo)
CI PROVA MOSCON!
Quando mancano circa 100 chilometri all’arrivo la situazione si fa incandescente nel gruppo che non vuole ammettere altri fuggitivi oltre ai quattro soliti tenuti tra i 4 e i 5 minuti di distanza: ci hanno provato Oliviero Troia e soprattutto Gianni Moscon ma il gruppo dopo pochi metri è riuscito a ritornare all’inseguimento vanificando, per ora, lo scatto dell’italiano. Ora ci prova anche De Bondt della Corendon-Circus ma anche lui viene subito ripreso dal gruppone deciso a riprendere la testa della corsa mentre i big preparano le strategie dell’ultima fase del Giro delle Fiandre. Il pavè è stato superato brillantemente da quasi tutti, meno lo sfortunato (e favorito alla vittoria) Stybar che ha forato ed ha dovuto fermarsi per cambiare ruota facendo uno sforzo fisico non da poco per rientrare. Per fortuna la caduta di Jasper Philipsen (UAE Team Emirates) non ha portato gravi conseguenze, solo un cambio bici e subito l’olandese è ripartito. (agg. di Niccolò Magnani)
CADUTA E RITIRO PER NIKI TERPSTRA
Bruttissima caduta e immediato ritiro per il campione in carica del Giro delle Fiandre Niki Terpstra, l’olandese della Direct Energie: quando mancano circa 160 km all’arrivo, il gruppo è incappato in una fragorosa caduta con l’unico a farne serie conseguenze che è proprio il vincitore in carica della classica belga, con probabile frattura alla clavicola riportata nell’impatto sull’asfalto e lo scontro con gli altri ciclisti caduti. Aumenta decisamente la tensione e la velocità del gruppo, che rosicchiano fino a 5’30” ai 4 fuggitivi i quali hanno appena superato il primo muro con 4% di pendenza media e un tratto di pietre di oltre 1500 metri. Houle ha provato a scappare via dai 4 davanti ma è stato quasi subito ripreso dai compagni di fuga che, ricordiamo, sono Jesper Asselman (Roompot-Charles), Damien Touze (Cofidis) e Kenneth Van Rooy (SportVlaanderen-Baloise). Il Fiandre entra finalmente nel vivo! (agg. di Niccolò Magnani)
4 IN FUGA, VANTAGGIO DI 8 MINUTI
E’ scattato circa due ore fa il Giro delle Fiandre 2019, la seconda classica della stagione del ciclismo, che giunge quest’anno alla 103esima edizione. Considerata all’unanimità una delle corse a due ruote più dura che ca sia, tenendo conto che dei 270 chilometri che si snodano fra Anversa e Oudenaarde, vi saranno numerose salite e soprattutto il tanto temuto pavè, che mette a dura prova il fisico dei ciclisti con continue vibrazioni anche violente. La corsa è scattata poco dopo le 10:30 di stamane, e attualmente siamo a circa 200 chilometri dall’arrivo, con un solo terzo della gara completata. Quattro sono i corridori che da circa una mezz’ora si sono staccati dal resto del gruppo e stanno tentando la fuga, leggasi Hgo Houle (Astana), Jesper Asselman (Roompot-Charles), Damien Touze (Cofidis) e Kenneth Van Rooy (SportVlaanderen-Baloise): al momento hanno un vantaggio di circa 8 minuti dagli altri corridori, vantaggio che sta diminuendo. Da segnalare già una caduta, cosa tutt’altro che inusuale al Fiandre, che ha coinvolto numerosi corridori senza gravi conseguenze, mentre simpatico il siparietto avvenuto al 73esimo chilometro quando il gruppo si è dovuto fermare per aspettare il passaggio del treno. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
I PRIMI FUGGITIVI
Dopo le prime fasi di assestamento, ecco scattare i primi 4 fuggitivi di giornata dopo circa 12 km dalla partenza del Giro delle Fiandre: si tratta di Hugo Houle (Astana), Damien Touze (Cofidis) e Kenneth Van Rooy (SportVlaanderen-Baloise), i primissimi a partire in avanti verso i tanto temuti muri della grande classica belga. In testa con loro anche un quarto corridore che li raggiungere poco dopo, Jesper Asselman (Roompot-Charles) mentre il gruppo “controlla” a distanza a circa 1’45” dopo ormai i primi 30 km dal via. Tutti i big italiani restano nel gruppo compatto e provano a studiare le strategie per intercettare i super favoriti: riflettori puntati con speranze per Matteo Trentin, campione d’Europa, e sulla perenne “incognita” Gianni Moscon anche se dato non al top della forma. Occhi anche per Alberto Bettiol e per un possibile arrivo in volata anche Daniel Oss. (agg. di Niccolò Magnani)
SI PARTE!
Sta per cominciare il Giro delle Fiandre 2019, la seconda ‘classica monumento’ della stagione del ciclismo e l’appuntamento più atteso dell’anno in Belgio, soprattutto nella sua metà fiamminga. Tutto è pronto per vivere una giornata di grande spettacolo su salite brevi ma durissime che hanno fatto la storia del ciclismo, come il Muro di Grammont, l’Oude Kwaremont e il Paterberg, con le sue pendenze che sfiorano il 20% e ultima asperità a soli 13 km dal traguardo di Oudenaarde. L’anno scorso vivemmo un Giro delle Fiandre deciso dall’attacco di Niki Terpstra sul Kruisberg, a 25 km dall’arrivo. La Quick-Step Floors celebrò così ancora una volta la sua superiorità nelle classiche, nessuna squadra riuscì ad orchestrare l’inseguimento e l’olandese festeggiò il successo con 12” sul danese Mads Pedersen (Trek-Segafredo) e 17” su Philippe Gilbert, vincitore l’anno prima, che con il terzo posto completò il trionfo della squadra di casa. Applausi però soprattutto per Terpstra, che divenne il primo olandese a vincere il Giro delle Fiandre dai tempi di Adrie Van der Poel (papà di Mathieu) nel 1986, entrando nell’élite dei fenomeni del pavé, considerando che aveva già vinto la Roubaix nel 2014. Che cosa succederà stavolta? La parola alla strada, il Giro delle Fiandre 2019 comincia! (aggiornamento di Mauro Mantegazza)
L’ALBO D’ORO
GIRO DELLE FIANDRE 2019: PARTE L’EDIZIONE NUMERO 103
Oggi la diretta del Giro delle Fiandre 2019, edizione numero 103 della grande classica belga di ciclismo, catalizzerà l’attenzione di tutti gli appassionati. Speciale è l’appuntamento con la Ronde (Giro in fiammingo): nata nel 1913, è la corsa che nelle Fiandre fa scendere sulle strade milioni di persone, il simbolo migliore della grandissima passione del popolo belga per il ciclismo, che ha superato anche due guerre mondiali – va ricordato che il Giro delle Fiandre non saltò nemmeno una edizione durante la Seconda. Questa è in assoluto la gara più ambita dai padroni di casa e naturalmente ha un grande fascino anche sugli stranieri, perché chi vince il Fiandre entra nella storia del ciclismo grazie a un percorso impegnativo ed affascinante, con i durissimi Muri e i tratti in pavé. Sono ben 69 i successi dei padroni di casa nelle prime 102 edizioni: nell’albo d’oro spiccano però anche i tre successi di Fiorenzo Magni e Fabian Cancellara, i due stranieri migliori di tutti i tempi al Fiandre, che in totale i ciclisti italiani hanno vinto per dieci volte, l’ultima con Alessandro Ballan nel 2007.
STREAMING VIDEO E DIRETTA TV: COME SEGUIRE IL GIRO DELLE FIANDRE 2019
Per seguire la diretta tv del Giro delle Fiandre 2019 l’appuntamento sarà dalle ore 10.55 per un lunghissimo collegamento su Rai Sport + HD (canale numero 57 del telecomando, disponibile anche al numero 5057 della piattaforma satellitare Sky), che seguirà dunque in modo praticamente integrale questa edizione del Fiandre. Lunghissima diretta disponibile a partire dalle ore 10.15 anche su Eurosport, il canale visibile agli abbonati Sky al numero 210 della piattaforma satellitare. Per chi invece non potesse mettersi davanti a un televisore in questa lunga domenica di ciclismo, ricordiamo anche la possibilità di seguire il Giro delle Fiandre in diretta streaming video sul sito Internet ufficiale della Rai (www.raiplay.it) oppure – per gli abbonati – tramite i servizi offerti da Eurosport Player e Sky Go. Infine i social network, dove segnaliamo in particolare la pagina Facebook ufficiale Ronde van Vlaanderen e il profilo Twitter ufficiale @RondeVlaanderen. CLICCA QUI PER LO STREAMING SU RAIPLAY
GIRO DELLE FIANDRE 2019: IL PERCORSO
I corridori dovranno affrontare in questo Giro delle Fiandre 2019 un percorso di 267 km caratterizzati da ben 17 Muri, di cui la maggioranza lastricati in pavé (ci saranno inoltre cinque tratti pianeggianti in pavé): andiamo con ordine e cominciamo dalla partenza che avrà luogo anche quest’anno da Anversa, alle ore 10.30. Una decisione che due anni fa aveva fatto la storia, perché mai in precedenza si era partiti da quella che è la più grande città delle Fiandre ma che non fa parte della storica Contea delle Fiandre, alla quale invece appartengono Gand, Sint-Niklaas e Bruges, cioè le tre città che si erano in passato alternate come sede della partenza: la scelta in Belgio aveva fatto discutere molto, ma adesso sta diventando la normalità. I primi 80 km sono i più facili, poi ecco i primi due tratti in pavé, Lippenhovestraat e Paddestraat, ma la corsa entrerà nel vivo quando si affronterà il primo Muro, l’Oude Kwaremont, a 147 km dall’arrivo. Da quel momento in poi ci sarà ben poco respiro. A poco meno di 100 chilometri dall’arrivo ci sarà il leggendario Muro di Grammont, reintrodotto due anni fa anche se troppo lontano per essere decisivo come succedeva in passato. Dopo il secondo rifornimento si entrerà nella fase decisiva: ecco l’accoppiata Oude Kwaremont-Paterberg, soli 400 metri ma con pendenza media che sfiora il 13% e punte addirittura attorno al 20%. Negli ultimi 50 chilometri ci sarà una sequenza di muri brutale con Koppenberg – che vanta pendenze molto simili al Paterberg -, Steenbeekdries, Taaienberg, Kruisberg, di nuovo Oude Kwaremont ed infine il secondo ed ultimo passaggio sul Paterberg, quando mancheranno solo 13 chilometri al traguardo di Oudenaarde, località d’arrivo a partire dall’edizione 2012, quando il Muro di Grammont era uscito dal percorso. Le difficoltà non mancano mai: oltre alle pendenze micidiali, bisogna fare i conti con la pavimentazione che spesso è lastricata ma anche con le ridotte dimensioni di queste stradine. Spesso riuscire ad affrontare i Muri decisivi davanti fa la differenza fra la vittoria e la sconfitta.
I PROTAGONISTI ATTESI
Tra i protagonisti della diretta del Giro delle Fiandre citiamo innanzitutto i vincitori delle ultime quattro edizioni, cioè il norvegese Alexander Kristoff che domenica ha vinto la Gand Wevelgem, naturalmente lo slovacco Peter Sagan che sarà ancora una volta il faro della corsa, il belga Philippe Gilbert ed infine l’olandese Niki Terpstra, capace di imporsi l’anno scorso con una bellissima azione solitaria e aggiungendo così il Fiandre alla Parigi Roubaix. I belgi però sono sempre i più attesi alla Ronde, in particolare i fiamminghi (anche se Gilbert è vallone): in primo piano Greg Van Avermaet, perché al campione olimpico della CCC praticamente manca solamente il Fiandre e certamente proverà in ogni modo a vincerlo. Attenzione anche a Wout Van Aert e all’olandese Mathieu Van der Poel, i due big del ciclocross che si stanno imponendo anche su strada, almeno per le classiche del Nord. Citazione d’obbligo anche per il campione del Mondo, cioè Alejandro Valverde, tra gli italiani possiamo citare soprattutto Matteo Trentin e Alberto Bettiol, sperando in un guizzo anche di Gianni Moscon che però sappiamo non essere in grande condizione.