“Ci sono troppi esoneri”: il grido d’allarme arriva da Renzo Ulivieri, presidente dell’Assoallenatori. A Firenze è appena finita l’era-Mihajlovic; un caso, nemmeno troppo raro, di esonero deciso dalla piazza. E anche per Ficcadenti – sostituito oggi da Ballardini – è arrivato il foglio di via. Il nostro calcio, in genere, sta diventando sempre più nevrotico. Tutti si riempiono la bocca parlando di ‘progetto’, ma alla prima difficoltà arrivederci al suddetto, e via alla tagliola. Per commentare la difficile situazione delle ‘panchine calde’, abbiamo chiesto l’intervento proprio di Ulivieri, intervenuto in esclusiva ai microfoni de IlSussidiario.net.
Allora, Ulivieri. La Fiorentina ha dato il benservito a Mihajlovic.
Una decisione che era nell’aria da tempo. E che rientra, a mio modo di vedere, nel quadro generale delle cose. Non entro nel merito della scelta della Fiorentina, sono cose loro. In generale, le società dovrebbero avere più pazienza.
Al posto del serbo si è già insediato Delio Rossi, forse il nome maggiormente di spicco tra i tecnici ‘a riposo’.
Rossi è uno dei migliori allenatori italiani. E’ sicuramente una scelta di qualità.
Tatticamente, ha notato qualche novità nel nostro campionato?
Grosse novità magari no, ma ho visto delle cose interessanti. C’è la Juventus che ha questo modo di attaccare, con le ali molto larghe, che ricalca un po’ quello che Conte ha già fatto vedere a Bari e a Siena. Poi c’è la Roma, che in pratica gioca alla spagnola, e la conferma dell’Udinese di Guidolin.
Si parla tanto del livello del nostro calcio: livellato o mediocre, qual è la verità?
Mediocre non lo è di sicuro. Uno magari vede l’Udinese in testa alla classifica e pensa sia mediocre, ma non è così. Ci sono delle big in grande difficoltà, come l’Inter, ma per me questo è un campionato interessante.
Dove, tra l’altro, è difficile assistere a goleade come quelle di Real o Barcellona…
Ma perché qui le squadre sono molto più accorte tatticamente. Tutte, a partire dalle piccole.
Chi vince lo scudetto?
Questo non so dirglielo.
Le piace la nuova Italia di Prandelli? Adesso, senza Cassano e Rossi, il ct dovrà reinventare tutto…
Manca tempo all’Europeo, vedremo che Italia sarà. Di sicuro Prandelli sta facendo un lavoro eccezionale, sia a livello numerico, di risultati, che di gioco.
Ce lo vede Roberto Baggio su una panchina?
Assolutamente sì.
Tutti ricorderanno la sua battaglia per l’obbligatorietà del patentino di allenatore (in Prima e Seconda Categoria e tra gli Juniores), quando decise addirittura di incatenarsi per protesta ai cancelli della Figc. Una questione, poi, finita ingiustamente nell’ombra…
Tutto risolto, l’obbligatorietà verrà ripristinata a partire dal prossimo anno.
Tutto merito suo, se lo lasci dire.
Ma no, è che hanno capito tutti che così non andava bene…
(Alessandro Basile)