, ci siamo. Oggi va in scena al Bernabeu il primo dei quattro ‘clasicos’ previsti tra le due squadre, tra Liga, Champions e Coppa del Re. Sarà un match ghiottissimo per un mare di motivi; il più clamoroso, la sete di vendetta delle merengues per l’umiliante manita dell’andata, l’arcinoto 5-0 del Camp Nou.

Stasera si gioca per il campionato; il Barça è avanti 8 punti ma il Real vuol provarci fino all’ultimo. Come se non bastasse a caricare di tensione il match, ci si è messo poi anche Josè Mourinho. Il tecnico portoghese ha scritto ieri un altro capitolo del grande libro sui suoi difficili rapporti con la stampa. Dapprima lo Special aveva detto che non sarebbe apparso in sala stampa per poi lasciare tutte le risposte al suo vice Aitor Karanka, rimanendo muto davanti alle domande dei cronisti presenti. Karanka ha cercato di giustificare il lusitano, dicendo “quando Mou parla viene sempre esagerato tutto. Non vuole che succeda, non vuole essere lui a surriscaldare la partita”. Da qui è nata la reazione dei giornalisti, che hanno deciso di alzarsi in massa ed abbandonare la conferenza. Secondo i bene informati e gli esegeti delle trovate di Mou, questa potrebbe essere stata una ‘genialata’ delle sue per alleggerire i giocatori del Real dalla pressione esterna e trasferirla tutta sulla sua persona.



Ieri, ad assistere al suo ultimo show, c’erano ben 115 giornalisti, con la presenza di 38 telecamere. Solo alle 18, dopo più di due ore di attesa, arriva Karanka in sala stampa, accompagnato dallo Special che dice che solo il suo vice risponderà alle domande sulla gara. Da qui la successiva levata di scudi dei cronisti. Insomma, in un modo o nell’altro, Mou trova sempre il modo di far parlare di sé.



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