8 maggio, ore 20.45: un appuntamento atteso in maniera spasmodica a Genova. Parliamo dell’ormai imminente derby, che metterà di fronte domenica un Genoa senza problemi di classifica ed una Sampdoria in piena corsa-salvezza. I tifosi del Grifone hanno da tempo avvertito i propri beniamini: ‘Il derby non si regala’, ‘Mandiamoli in B’, a sottolineare una volontà mai così esplicita. Le istituzioni cittadine temono pericoli per la sicurezza e nei giorni scorsi sindaco e prefetto si sono incontrati per studiare un piano apposito. Hanno fatto discutere ieri le parole di Marta Vincenzi, fascia tricolore della città, che ha lanciato un appello alla moderazione che non è piaciuto molto ai genoani: “Tra cugini si può litigare ma siamo tutti della stessa famiglia, quindi bisogna stare uniti. Mi auguro che sia una partita all’insegna di solidarietà e civiltà”. Sui forum dei sostenitori del Grifone, è stato interpretato come un invito a non infierire sui rivali in difficoltà; insomma, se non una proposta di ‘biscotto’, poco ci manca. Ed è stata sottolineata proprio la simpatia della Vincenzi per i colori blucerchiati.



Così invece il sindaco sull’ipotesi di un cambio di orario: “Non l’ho proposto perché non mi compete. Per questo c’è un tavolo tecnico”.

Però l’idea non è peregrina e se ne sta discutendo. Ci sarebbe infatti la possibilità di spostare la gara al pomeriggio, come si augurano le forze dell’ordine. La decisione definitiva verrà presa al termine dell’apposito vertice in Prefettura. Mentre in Comune vorrebbero organizzare un incontro pubblico con i capitani delle due squadre, Rossi e Palombo; gaffes del sindaco a parte, che sia davvero un match senza incidenti.



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