Alberto Gilardino e la Fiorentina, una storia che potrebbe concludersi. Presto, molto presto. Non solo squadre estere sulle sue tracce, ma anche il Genoa, come riportato da Sportmediaset. Il club rossoblù potrebbe incontrare nei prossimi giorni la Viola per gettare le basi dell’affare, in cui verrebbero coinvolti anche Frey e Kharja. L’attaccante, negli ultimi giorni, è stato chiaro: “Vorrei restare ma devo prima discutere con la società”. Al centro della discussione ci saranno il contratto, che Gila vorrebbe allungare ed adeguare, ed i piani di rafforzamento della squadra. Corvino non vorrà mica cavarsela col solo Romulo? Serve una squadra nuova, fresca, che cancelli le ultime due grigie annate. Tanti, troppi giocatori sono in partenza e latitano i nuovi arrivi. Il bomber di Biella, come del resto tutta la tifoseria gigliata, è giustamente preoccupato. Si respira una sgradevole aria di smobilitazione, occorrono interventi decisi da parte del club. Sul futuro di Gilardino e della Viola ha detto oggi la sua Ciccio Graziani, ospite di Lady Radio: “Ha ancora due anni di contratto, e se fossi stato in lui non avrei parlato di prolungamento, avrei espresso il desiderio di una Fiorentina maggiormente competitiva, che fosse costruita meglio e più ambiziosa di quella dell’anno scorso, ma senza entrare nel merito di rinnovi”. Ad ogni modo, l’ex-campione del mondo non ha dubbi sulla sua conferma: “Se fossi io a decidere, Gilardino lo blinderei perché è una garanzia, ma in questo mercato, in cui il club deve fare cassa, può succedere di tutto da qui al 31 agosto”. A tenere sulle spine il giocatore, come accennato, è l’incertezza sui programmi. Che Fiorentina sarà quella del prossimo anno? L’ex-idolo gigliato Antognoni, intervistato da FirenzeViola, non se la sente di gettare la croce addosso al bomber: “Credo che Gilardino voglia restare, lui è veramente attaccato a Firenze. Però gli devono far la squadra, sennò che fa? Resta da solo? A quel punto fa bene ad andarsene via. Possibilità che rimanga a Firenze? 50 e 50, certo che se qui non si muove qualcosa…”. Più o meno sulla stessa falsariga le dichiarazioni di Roberto Pruzzo, in viola nell’88-89: “Gilardino non si può discutere, anche se in questa stagione non ha fatto benissimo. Io l’ho incontrato per caso poco tempo fa a Lucca e mi è sembrato molto tranquillo e convinto del progetto viola.



Poi, se vuole andare via, è giusto che lo dica perché non cade il mondo: è normale che nel professionismo contino anche le ambizioni personali. Da questo punto di vista, la situazione di Alberto credo sia assimilabile a quella di Vucinic a Roma”. Situazioni simili, dice Pruzzo. Campioni scarichi, in cerca di nuove sfide, magari di un nuovo pubblico che li ami e che li circondi di affetto. Gila-Firenze: un viaggio al capolinea?

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