Svolta all’Anzhi, il club russo in cui, da quest’anno, milita Samuel Eto’o. Il tecnico Gadzhiyev è stato esonerato ed al suo posto è stato scelto Roberto Carlos. Sì, avete capito bene, proprio lui, il brasiliano con un fugace passato nell’Inter, a lungo colonna del Real Madrid e della Nazionale verdeoro. Carlos allenerà l’Anzhi Makhachkala assieme ad Andrei Gordeyev, il vice di Gadzhiyev. La decisione è stata annunciata dalla società sul proprio sito ufficiale, con queste parole: “La direzione dell’Fk Anzhi ha deciso di sollevare dalle sue funzioni il capo allenatore Gadzhi Gadzhiyev”. La squadra, espressione calcistica della capitale del Daghestan, appartiene al discusso miliardario Suleiman Kerimov ed ha ingaggiato Eto’o grazie ad un’offerta di ingaggio semplicemente da capogiro: 20 milioni di euro a stagione per tre anni, soldi che hanno consegnato al camerunense lo scettro di giocatore più pagato del pianeta. L’Anzhi, dopo il recente pareggio casalingo (2-2) con il Terek Grozny, è scivolato al settimo posto, dopo essere stato quarto fino a qualche settimana fa. Per prendere il posto del 65enne Gadzhiyev si erano fatti tantissimi nomi, tutti di grande prestigio, tra cui quelli di Fabio Capello, Guus Hiddink, già alla guida della Nazionale russa, e Avram Grant, ex-tecnico del Chelsea. Quest’ultimo, la settimana scorsa, aveva chiarito ai media la sua posizione: “Per ora sto solo aiutando la squadra come consulente”. Alla fine, quindi, dopo tante riflessioni, la scelta è caduta su Roberto Carlos, che già faceva parte dello staff tecnico del club fin dallo scorso febbraio. Non solo. Per lui, dopo la panchina, potrebbe arrivare la poltrona di presidente. Infatti Kerimov ha annunciato di averlo scelto come suo successore quando si ritirerà dalla carica di numero 1 della società. Un bel salto di qualità, quindi, per il mancino verdeoro, che ora dovrà cavarsela in ambiti lontani dal terreno di gioco, in cui è stato per anni un indiscusso protagonista. Come dimenticare le sue terrificanti punizioni di sinistro, delle vere e proprie bombe che hanno infilzato decine di portieri. Senza parlare delle sue performances con le maglie di Real Madrid e Seleçao, che ne hanno fatto uno dei laterali sinistri più forti di sempre. Solo all’Inter non fu capito. Ma erano i tempi grami di Roy Hodgson e di una squadra che cambiava giocatori come fossero calzini.



Altri tempi. Adesso c’è un’Inter che con Ranieri prova a tornare dove le compete e lui, il mancino più potente del Brasile, che proverà a sedersi in panchina per vedere l’effetto che fa. E magari scoprire di avere un nuovo talento…

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