Enrico Preziosi a tutto campo. Oggi il presidente del Genoa, prima di entrare negli uffici della Lega Calcio, ha fatto il punto sul mercato rossoblù. Un mercato, come sempre, scoppiettante e pieno di possibili colpi di scena. “Fino a quando sarà aperto, tutto è possibile”, ha spiegato Preziosi, che è pronto a rinforzare ancora la squadra, duramente sconfitta ieri a Palermo. Tra i giocatori nel mirino, c’è Alessio Cerci, per il quale proseguono i contatti con la Fiorentina. Il problema è questo: che il ds viola Corvino, come riferito dal ‘Prez’, vorrebbe un non meglio precisato giocatore del Grifone, ritenuto, però, indispensabile. Bisogna chiedere a Marino, ha spiegato il presidente, se si può privare di quell’elemento. Dunque, un affare che va complicandosi. Molto più lineare la situazione del portoghese Veloso, per il quale sono arrivate proposte dalla Russia, già rispedite al mittente. E’ un elemento troppo importante, secondo il patron, e quindi va mantenuto. Solo se fosse lui a fare il primo passo chiedendo di essere ceduto, se ne potrebbe parlare, ma l’eventualità sembra abbastanza remota. Diverse trattative sono in piedi con l’Inter, ad iniziare da quella per Juraj Kucka, in comproprietà tra i due club. I nerazzurri non hanno ancora richiesto ufficialmente lo slovacco, ma Preziosi si è detto disponibile a sedersi attorno ad un tavolo. Nella trattativa potrebbe essere inserito il ghanese Muntari come contropartita tecnica. Uno scambio che intriga molto il massimo dirigente genoano, fermo restando che prima bisognerà verificare le reali intenzioni al riguardo da parte di Massimo Moratti. Acquisti a parte, una cosa sembra chiara: questo Genoa deve registrare innanzitutto la difesa. Anche ieri a Palermo, Frey se n’è dovuto tornare a casa con un bel po’ di reti sul groppone, ben cinque. E la prossima sfida è contro quel Napoli che, con un clamoroso 6-1, fece esonerare Alberto Malesani. Preziosi ha sottolineato giustamente un dato: “Nelle ultime quattro gare abbiamo al passivo sedici gol e bisogna lavorare su questo”. E’ un problema, a giudizio del presidente, di personalità, quindi psicologico, oltre al fatto che oggettivamente tanti, troppi infortuni hanno falcidiato proprio il reparto arretrato.
La speranza del ‘Prez’ è che la musica cambi nel girone di ritorno, a cominciare proprio dalla gara contro gli azzurri di Mazzarri. C’è una vendetta (sportiva) da portare a termine…