Si gioca stasera alle ore 21 a Pescara, allo stadio “Adriatico”, l’andata dei playoff tra le nazionali Under 21 di Italia e Svezia che permetterà a una delle due squadre di accedere alla fase finale in programma in Israele nell’estate 2013. Il ritorno si giocherà martedì prossimo 16 ottobre in casa degli scandinavi. Incontro non semplice, ma che gli azzurrini potrebbero far loro, con un risultato che consenta di andare a giocare in Svezia con una certa tranquillità. Punteremo molte delle nostre chance di vittoria su Insigne e Immobile, che già la scorsa stagione avevano fatto grandi cose proprio qui a Pescara, consentendo al club abruzzese di essere promosso in serie A. Peccato per l’assenza dell’infortunato Borini. L’Italia comunque ha dominato il proprio girone, e può essere considerata la favorita. Infatti questa è una buona Nazionale, che il tecnico Devis Mangia sta cercando di forgiare nel migliore dei modi. Per parlare di quest’incontro tra Italia e Svezia abbiamo sentito Mino Favini, responsabile del settore giovanile dell’Atalanta. Eccolo in questa intervista a ilsussidiario.net.



Come vede Italia-Svezia, andata dei playoff Under 21? Sono fiducioso, credo molto in una buona prova della nostra Under 21, perché ci sono ottimi giocatori, alcuni già nell’orbita della nostra Nazionale maggiore.
Quali saranno i punti di forza della nostra Nazionale? La difesa soprattutto, quella vista prima dell’amichevole contro l’Irlanda, che aveva mostrato tanta solidità. Certo poi quell’incontro con gli irlandesi potrebbe anche non essere attendibile per un evidente calo di concentrazione dei nostri azzurrini.
Insigne è l’uomo in più dell’attacco azzurro? Credo che possa dare molto perché è un giocatore molto valido, che ha già dimostrato tutto il suo talento.
Quanto pesa l’assenza di Borini? Questa assenza purtroppo potrebbe essere importante. Borini è un giocatore di notevoli qualità tecniche, ma credo che alla fine la validità degli altri calciatori dell’Under 21 potrebbe sopperire alla sua mancanza.
Quanto è negativa giocare la prima in casa? E’ la stessa cosa in realtà secondo me, perché se si vince la partita d’andata con un punteggio importante, poi sarà la Svezia a doversi giocare il tutto per tutto in casa propria.
Giusto affidare a Israele la fase finale di questi Europei Under 21?



Perché no, mi verrebbe da dire. Israele è una nazione che ormai a livello calcistico fa parte dell’Europa. Il suo football sta crescendo, sta lanciando tanti giovani. Il basket è lo sport nazionale di Israele, ma anche il calcio sta conquistando molto consenso.

Il futuro delll’Under 21 quale sarà? Potremo tornare a vittorie prestigiose? Per il momento pensiamo a qualificarci. Poi potremo pensare a ripetere le vittorie del passato. Meglio fare un passo alla volta e concentrarci su questi playoff contro la Svezia.

 

(Franco Vittadini)

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