Una partita da vincere assolutamente contro una diretta concorrente per la qualificazione ai Mondiali del Brasile 2014. Così si presenta Italia–Danimarca, in programma a Milano martedì 16 ottobre alle ore 20,45. I precedenti tra le due Nazionali sono 11 con 7 successi degli azzurri, 1 pareggio e 3 affermazioni dei danesi. Nelle 4 gare finora disputate in Italia non ci sono mai stati pareggi: 3 vittorie azzurre e 1 danese. Stavolta i 3 punti valgono doppio, dato che dopo il successo in Armenia dell’Italia e il pareggio della Danimarca in Bulgaria, vincere significherebbe fare un passo importante verso Brasile 2014. E poi magari se si riuscirà, anche convincere sul piano del gioco dopo le critiche mosse alla Nazionale di Prandelli, proprio dopo l’incontro in Armenia. Per parlare di questa partita abbiano sentito un grande ex del campionato italiano. Ha lasciato un segno indelebile a Verona: qui ha vinto lo scudetto nella stagione 1984-1985 ed è entrato nel cuore dei tifosi che ogni domenica lo inneggiavano chiedendo a gran voce la sua elezione a sindaco della città. Stiamo parlando di Preben Larsen  Elkjaer, professione attaccante. Eccolo in questa intervista esclusiva rilasciata a ilsussidiario.net.



Italia–Danimarca che partita sarà? Combattuta, incerta, saranno di fronte due nazionali molto forti.

Cosa l’Italia dovrà temere della Danimarca? E’ una squadra che sa stare molto bene in campo, in cui tutti i giocatori interpretano i loro ruoli nel miglior modo.

Chi sono i giocatori più forti della nazionale danese? Direi che nella Danimarca conta il collettivo, che è la vera forza della squadra.



Quali ritiene pronti per giocare nel campionato italiano? Non voglio essere presuntuoso, ma tutti i giocatori della Danimarca potrebbero disputare il campionato italiano. Fanno parte di un ottima Nazionale.

Come giudica Bendtner e Eriksen? Bendtner non gioca mai nella Juventus e questo è il suo problema principale. Eriksen era un talento anni fa, poi non ha mai dimostrato mai tutte le sue doti. E’ ora che lo faccia.

Quale modulo tattico usa normalmente la Danimarca? Le mosse tattiche di Olsen potrebbero mettere in difficoltà l’Italia ? La Danimarca gioca sempre con 3 attaccanti, in casa gioca con 2 centrocampisti offensivi, in trasferta con 2 centrocampisti difensivi. Non posso poi sapere quali saranno le sue decisioni rispetto a questa partita.



Morten Olsen siede da ormai 12 anni sulla panchina della Danimarca. Come lo giudica? E’ un grande allenatore, veramente eccezionale. 

Italia sempre Pirlo-dipendente: è un vantaggio o uno svantaggio? Uno svantaggio direi, non si può dipendere da un giocatore così avanti in età.

Balotelli uomo in più per l’Italia? Dipende da lui, dalla voglia che mette quando va in campo.

Danimarca e Italia potranno qualificarsi entrambe per i Mondiali in Brasile?

Potrebbe essere, perchè no? La Danimarca è un ottima formazione da anni. Soprattutto giocare a Copenaghen non è facile per nessuno.

Il suo pronostico? Partita dove potrà succedere di tutto. L’ultima volta che la Danimarca ha giocato in Italia ha vinto 3-2 (8 settembre 1999, Napoli, per le qualificazioni agli Europei del 2000, ndr). 

Ci parli anche del “suo” Verona. Lo segue ancora? Sa che è in lotta per salire in serie A? Sì lo seguo sempre, sono rimasto legato a questo club, con cui ho vinto lo scudetto nel 1985. So che sta lottando per salire in serie A: spero proprio che succeda in questa stagione.

E’ rimasto in contatto con la città? Certo, vado tutti gli anni a Verona.

Se il Verona centrerà la promozione ci promette che sarà in città a festeggiare? E’ una promessa che faccio volentieri: contateci, non potrò mancare assolutamente.

 

(Franco Vittadini)