L’Italia Under 21 stacca il biglietto per gli Europei 2013 in Israele grazie alla vittoria ottenuta sulla Svezia nel ritorno dei playoff. Avanti di due reti, gli azzurrini si fanno riprendere e rischiano, ma la vittoria per 1-0 ottenuta a Pescara venerdi scorso fa la differenza e consente alla fine di festeggiare e di innaffiare Devis Mangia con gavettoni frutto della felicità di un gruppo che ora si giocherà un titolo che manca dal 2004, ma che ci ha già visti trionfare 5 volte.
Primo tempo giocato su buoni ritmi, due grandi occasioni e poi una serie di attacchi non troppo pericolosi. La ripresa si apre sulla stessa falsariga, ma improvvisamente esplode: cinque gol in 18 minuti e minuti finali al cardiopalma, che alzano il voto di una partita alla fine più che accettabile per gli spettatori. Ancora più bello perchè gli azzurrini si qualificano.
La squadra scandinava non ha nemmeno troppo demeritato, ma a conti fatti ha perso gli Europei in quei tre minuti folli nei quali ha subito i primi due gol. La reazione è stata eccezionale: due gol nel giro di sei minuti che hanno rischiato di fare la differenza, ma poi con gli ovvi spazi lasciati ai contropiede la Svezia è capitolata nuovamente. Resta comunque una bella prestazione per una squadra che ha fatto vedere di meritare i playoff.
Al di là di vittoria e qualificazione, gli azzurrini di Mangia hanno disputato un’ottima partita, tatticamente l’idea di provare subito a segnare è stata giusta, il gol non è arrivato e si è andati in affanno ma nel secondo tempo l’Italia ha legittimato con due gol in tre minuti, anche se un paio di sbavature difensive hanno rischiato di compromettere tutto. La partita l’abbiamo sempre e comunque fatta noi: il gruppo è solido e di qualità, e può ambire a grandi traguardi.
Molto bene: fa scorrere liscia una partita che a tratti rischia anche di innervosirsi, estrae appena due cartellini ed è la scelta giusta, perchè i giocatori rimangono sempre corretti in campo e i contrasti sono duri ma regolari.
Incolpevole sui tre gol, salva con alcune belle parate finchè può. Da cineteca un intervento nel primo tempo su De Luca.
Spinge bene sulla destra e contiene Insigne, che deve sempre accentrarsi per trovare il tiro o lo spunto giusto.
Partita giudiziosa, ma soffre in velocità e sulle ripartenze si fa trovare a volte fuori posizione. Nel finale sfiora il gol.
Più colpevole del collega, perchè il gol di Florenzi arriva dalla sua parte e non chiude in tempo su Immobile che fa 3-2.
Non doveva giocare: alla fine la spunta lui come terzino, ma la spinta offensiva è scarsa e Florenzi ha buon gioco sulla sua corsia. ()
A centrocampo si sbatte tantissimo, corre sulla fascia e si accentra per fare numero e densità, non molla mai e dà qualità. Bel giocatore.
Altro gran mastino, in mezzo fa a sportellate con tutti e nel finale segna un gran gol che dà speranza alla Svezia.
Anche lui si dà da fare, ma il risultato non è dei migliori: si vede davvero poco. ()
Schierato a centrocampo, dimostra di avere un piede fatato e tanta dedizione: De Sciglio sta sempre accorto per paura di perderlo.
Il gioiellino del Pescara fa tanto movimento, ma quel che ne risulta è tanta confusione e pochi spunti degni di nota.
( entra per dare una mano davanti e un minuto dopo la Svezia prende il secondo gol. In generale combina poco per la causa)
Il gol è il simbolo di una partita tutta carattere e grinta. Si allarga per trovare palloni e favorire gli inserimenti, da solo riesce a fare reparto.
All. ERICSON-SODERBERGH 6 – La squadra dà battaglia fino alla fine e ribalta un risultato già deciso con grande caparbietà, ma l’atteggiamento è sembrato a tratti troppo rinunciatario e accorto. Soprattutto nella ripresa bisognava osare di più.
Forse pasticcia un po’ in occasione del primo gol svedese, ma si riscatta con un grande intervento nel finale che fa seguito a quello nel primo tempo, su un tiro che avrebbe potuto cambiare le sorti della partita.
Costretto da Albornoz a non spingere troppo, mostra comunque che la classe è già da serie A e – forse – nazionale maggiore; ma deve crescere in personalità e leadership.
Gran partita in cui concede pochissimo agli attaccanti svedesi, ogni tanto soffre quando viene lasciato uno contro uno e sul gol di Ishak non è perfetto nel rimediare al pasticcio di Caldirola.
Una gara da migliore in campo macchiata da quella chiusura mancata su Ishak, che sfrutta un paio di rimpalli e segna. Errore da principiante che non è, perchè ha tanta stoffa.
Nel primo tempo non sale mai, quasi a studiare la situazione. Si fa vedere decisamente di più nella ripresa, e infatti da un suo passaggio nasce il gol di Insigne.
Solito stantuffo che dà tutto in campo, si vede largo, al centro e davanti alla porta, ci prova nel primo tempo senza successo ma nel secondo timbra un gol importantissimo. ()
Tocca un’infinità di palloni e li amministra tutti saggiamente. Non entra mai in azioni importanti, ma con lui la squadra ha un’armonia di manovra diversa e migliore.
Soffre molto rispetto al collega di centrocampo, prende anche un pestone che forse lo condiziona, appare poco brillante. Però confeziona un grande assist per il gol di Florenzi.
Partita giudiziosa, in cui cerca guizzi che non gli riescono. Nel primo tempo il suo cross non viene sfruttato da De Luca, poi si mette in proprio e timbra un gol straordinario, rivelando tutto il suo talento.
Gioca una gara tutta di sacrificio, con sponde a centrocampo importanti per far salire la squadra. Lontano dalla porta combina poco e sembra poco lucido, ma al momento giusto trova la zampata del bomber e chiude i giochi. ()
nel primo tempo si divora un gol già fatto (bravo anche Johnsson ma poteva fare di più). Si muove tanto e cerca di rendersi utile, ma incide pochino e viene sostituito.
( entra per dare concretezza all’attacco: ci mette quasi mezz’ora per trovare lo spunto giusto e servire l’assist a Immobile. In precedenza aveva sciupato un ottimo contropiede)
All. MANGIA 7: in sole cinque partite ha dato una sua impronta alla squadra. Raccoglie certo l’eredità di Ferrara, ma ci sono anche sue scelte nella rosa che si qualifica per gli Europei in Israele. Stasera contava questo: è arrivata anche la vittoria con tre gol, bene così. Qualche disattenzione da limare come rovescio della medaglia.
(Claudio Franceschini)
Marcatori: 68′ Insigne (I), 71′ Florenzi (I), 72′ Ishak (S), 78′ Hiljemark (S), 86′ Immobile (I)
Johnsson; M. Johansson, Jansson, Petterson, Demir (78′ Claesson); Hamad, Hiljemark, J. Johansson (73′ R. Jonsson), Albornoz; Celik (70′ Armenteros), Ishak. All. Ericson-Soderbergh
Bardi; De Sciglio, M. Capuano, Caldirola, Frascatore; Florenzi (82′ Crimi), F. Rossi, Marrone, Insigne; Immobile (90′ Saponara), De Luca (59′ Gabbiadini). All. Mangia
Arbitro: Oliver (Inghilterra)
Ammoniti: Marrone (I), Frascatore (I)
Recupero: 3′ secondo tempo