Vincere con la Danimarca e guardare con ottimismo agli altri match del girone di qualificazione ai Mondiali del 2014 in Brasile. Era questo il piano di Cesare Prandelli, c.t. della Nazionale italiana. Piano riuscito, visto che gli azzurri a San Siro hanno battuto Bendtner e soci per tre a uno al termine di un match combattuto, che ha visto l’Italia giocare nel secondo tempo in dieci contro undici a causa dell’espulsione di Osvaldo per una presunta manata al proprio avversario. L’Italia non ha giocato in maniera brillante ma ha mostrato tanta solidità contro i danesi che alla fine del primo tempo avevano accorciato le distanze. Prandelli è rimasto soddisfatto dalla grinta dei suoi giocatori e in effetti ci sono stati spunti positivi a partire da Balotelli, in gol per il tre a uno finale e autore di una partita generosissima. Anche De Rossi, nuovamente in rete, ha dimostrato di essere in forma, e pure Montolivo è piaciuto molto (non soltanto per il gol). L’Italia potrà pensare senza troppi patemi ai prossimi appuntamenti: la doppia vittoria contro Armenia e Danimarca colloca infatti gli azzurri al primo posto in classifica del gruppo B con dieci punti. Per analizzare la vittoria degli azzurri abbiamo intervistato in esclusiva a Ilsussidiario.net Riccardo Cucchi, noto radiocronista italiano di Rai Sport.
Possiamo dire che è stata un’Italia cinica ma ancora alla ricerca del gioco?
Diciamo che è stata una Nazionale che ha giocato con il cuore sfruttando il gioco all’italiana, fatto di difesa e contropiede. Forse Prandelli cercava altro ma ieri si è visto questo. Una squadra piena di carattere.
Il c.t. azzurro può essere contento della difesa…
Una difesa di ferro che non ha permesso il fraseggio ai danesi, abbiamo chiuso i varchi anche in dieci contro undici.
Quanto è cambiata l’Italia dagli Europei ad oggi?
Io credo che qualcosa stia cambiando a livello di rosa e penso sia giusto così. Bisogna fare un programma in vista dei Mondiali brasiliani, per questo c’è stato l’inserimento di molti giovani. Inoltre, anche dal punto di vista tattico Prandelli sta optando per altre scelte.
Montolivo trequartista le piace?
Ha giocato bene da finto trequartista. Io direi che il quadrilatero del centrocampo è importante, quei giocatori sono perfettamente in sintonia.
Il vero trequartista non ci sarà più?
Penso proprio di no, ma credo che nel calcio moderno il trequartista di una volta con due punte non si potrà schierare in campo. Adesso il trequartista deve anche ripiegare e aiutare i compagni in fase di non possesso.
L’ha sorpreso l’atteggiamento di Balotelli?
Ha giocato un match generosissimo pensando soprattutto alla squadra quando eravamo in inferiorità numerica. Bravo Prandelli che in questo caso è stato più bravo di Mancini e Mourinho nel gestire il giocatore.
Osvaldo è stato autore di un’ingenuità…
Non voglio assolutamente giustificare Osvaldo ma credo che in Italia non sarebbe stato espulso anche perché non voleva far male all’avversario.
Crede in un ritorno di Cassano in Nazionale?
Non credo, penso che questa scelta sia dovuta a un discorso anagrafico e anche di scelta del c.t. Prandelli dal punto di vista tattico. Balotelli sta dimostrando grandi cose e anche Osvaldo, aldilà dell’espulsione di ieri, sta facendo bene.
(Claudio Ruggieri)