Il Genoa ha deciso di voltare pagina. Ieri si è concretizzato un inaspettato cambio della guardia in panchina: fuori Gigi De Canio, dentro un altro Gigi, Delneri, uno che come passato ha una stagione alla Sampdoria chiusa con la qualificazione ai preliminari di Champions League. Un ribaltone sorprendente, innanzitutto per le modalità. Per buona parte della giornata di ieri, De Canio è stato tenuto all’oscuro della decisione della società. Ha condotto il primo allenamento, quello della mattinata, ma di fatto il suo destino era già segnato. Eppure solo a cose ormai note è arrivata la telefonata del direttore sportivo Stefano Capozucca, che poi gli ha consegnato in sede la lettera di licenziamento. Davvero amara come vicenda, anche perchè il presidente Preziosi aveva sempre parlato di De Canio come di un allenatore che sarebbe rimasto a lungo a Genova, e gli era riconoscente per aver accettato di condurre la squadra alla salvezza lo scorso anno. Adesso però stanno emergendo i primi retroscena. Pare infatti, come riportato da Gianluca Di Marzio sul proprio sito, che ci fossero stati diversi attriti tra il tecnico materano e Preziosi. Innanzitutto dopo la sfida con la Juventus, in cui al patron non sono piaciute per niente le sostituzioni effettuate durante la partita. Un altro scontro si sarebbe poi verificato dopo l’allenamento di venerdì scorso, due giorni prima del match con la Roma, perso in rimonta (da 2-0 a 2-4). Una seduta troppo blanda a giudizio di Preziosi, che non avrebbe affatto nascosto il proprio malumore, esternato papale papale al suo ormai ex allenatore. De Canio, dal canto suo, ha assicurato di andarsene con la coscienza pulita, convinto di aver dato il massimo. “Questo Genoa potrà far bene”, è la sua convinzione. Ora toccherà a Delneri, un allenatore molto preparato tatticamente, specialista del 4-4-2 che ha sempre fatto benissimo lontano in realtà provinciali: è l’artefice del miracolo Chievo, che il tecnico friulano riuscì a condurre in serie A e ad un girone da prima in classifica, prima di cedere ma finre comunque in Europa. Per lui contratto fino al 2014, con tanto di bonus legato alle vittorie. L’organico che si ritroverà per le mani non sembra adattissimo al modulo di cui è ‘profeta’, per cui si renderà quasi obbligato il ricorso al mercato di gennaio. Per ora il mister può sfruttare gente come Jankovic e Antonelli sulle fasce, con l’augurio di avere presto a disposizione il peruviano Vargas, una pedina che può rivelarsi fondamentale se torna quello di Firenze, dei primi due anni. Ma intanto ci sono le prime difficoltà: 



Juan Vargas dovrà stare fermo per un altro mese almeno, mentre Marco Borriello, infortunatosi proprio contro la Roma, sarà indisponibile per 40 giorni. Comincia in salita dunque la strada per Delneri, vedremo se avrà le capacità per uscire dalla situazione difficile e rilanciare il Grifone, che comunque non è assolutamente in una brutta posizione in classifica.

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