Lo stadio ‘Emirates’ di Londra ospita stasera alle 20.45 la sfida tra Arsenal e Schalke, valida per il terzo turno del gruppo B di Champions League. Gli inglesi sono a punteggio pieno, avendo battuto sia il Montpellier che l’Olympiakos. Contro i greci si sono imposti anche gli uomini di Huub Stevens, che poi alla seconda giornata hanno pareggiato per 2-2 contro la compagine francese. Stasera insomma si sfidano le due migliori squadre del raggruppamento: chi vince va in testa (nel caso dello Schalke) oppure consolida il proprio primato, come nel caso dei padroni di casa. Non mancheranno i giocatori di qualità, da Cazorla a Podolski, passando per Huntelaar e Afellay: il pubblico londinese avrà sicuramente occasione di divertirsi. Più di tutto, però, vuole vedere una vittoria, che può rivelarsi fondamentale per il futuro europeo dell’Arsenal, squadra talentuosa e lunatica, che in questi ultimi anni ha visto andar via le sue stelle più luminose, l’ultima delle quali il bomber Robin Van Persie, finito tra mille polemiche al Manchester United. Dall’altra parte uno Schalke sempre ostico da affrontare per qualsiasi formazione.
Arsene Wenger non ha nascosto il proprio disappunto per la sconfitta esterna, nell’ultimo turno di Premier League, sul campo del Norwich City. Se in Europa va tutto bene, in campionato i problemi non mancano. L’imperativo, ha spiegato, è voltare pagina, cercando di battere lo Schalke e continuare così a viaggiare a punteggio pieno. Nella conferenza del pre-gara, il tecnico alsaziano ha parlato ancora una volta della sorte di Theo Walcott (peraltro assente stasera) e di un rinnovo che tarda ad arrivare: “La mia posizione non è cambiata, voglio prolungare il suo contratto”. Per stasera i ‘Gunners’ si presenteranno in campo con il modulo 4-2-3-1, con l’italiano Vito Mannone confermato tra i pali, difesa a quattro con Jenkinson e Andrè Santos sugli esterni e il duo Mertesacker-Vermaelen in mezzo, a metà campo Arteta e Ramsey, sulla trequarti il trio Gervinho-Cazorla-Podolski, a servizio dell’unica punta Olivier Giroud, in crescita rispetto alle prime, deludenti esibizioni stagionali.
A disposizione di Arsene Wenger (all’Arsenal dall’ormai lontano 1996) ci saranno Martinez, Djourou, Koscielny, Frimpong, Coquelin, Arshavin, Chamakh. Soprattutto agli ultimi due, giocatori d’attacco, saranno affidati i compiti di modificare la situazione a partita in corso, se sarà necessario.
Un piccolo ‘esercito’ di assenti per Wenger, che deve rinunciare ai vari Diaby, Sagna, Oxlade-Chamberlain, Szczesny, Fabianski, Rosicki, Walcott e Gibbs. Indisponibilità, come si vede, concentrati un po’ in tutti i reparti, per un Arsenal in piena emergenza.
Huub Stevens, nella consueta conferenza del prepartita, ha esaltato gli avversari, considerati come i favoriti per la vittoria del girone. Occhio, inoltre, “a non considerare l’Arsenal soltanto in base alle individualità, per quanto di spicco: uno come Santi Cazorla, per dirne una, va tenuto d’occhio, ma senza trascurare gli altri”. Questa è sulla carta la partita più difficile per la formazione di Gelsenkirchen: uscirne indenni sarebbe una bella ipoteca sulla qualificazione. I tedeschi dovrebbero presentarsi in campo con i seguenti undici: Unnerstall tra i pali, Uchida, Howedes, Matip e Fuchs in difesa, Hoger e Neustadter a metà campo, Farfan, Holtby e Afellay sulla trequarti, Huntelaar unica punta.
A disposizione di Stevens ci saranno il secondo portiere Hildebrand, Kolasinac, Jones, Marica, Pukki, Barnetta e Draxler. Occhio soprattutto ai possibili ingressi in campo degli ultimi due, giocatori capaci di creare con la loro imprevedibilità la superiorità numerica.
Due assenti tra le fila tedesche, ovvero gli infortunati difensori Metzelder e Papadopoulos. Indisponibilità pesanti per il reparto arretrato dei ‘Minatori’.
Mannone; Jenkinson, Mertesacker, Vermaelen, Santos; Arteta, Ramsey; Gervinho, Cazorla, Podolski; Giroud. All.: Wenger.
A disp.: Martinez, Djourou, Koscielny, Frimpong, Coquelin, Arshavin, Chamakh.
Squalificati: nessuno.
Indisponibili: Diaby, Sagna, Chamberlain, Szczesny, Fabianski, Rosicky, Walcott, Gibbs.
Unnerstall; Uchida, Howedes, Matip, Fuchs; Neustadter, Hoger; Farfan, Holtby, Afellay; Huntelaar. All.: Stevens.
A disp.: Hildebrand, Kolasinac, Jones, Marica, Barnetta, Draxler, Pukki.
Squalificati: nessuno.
Indisponibili: Metzelder, Papadopoulos.
Arbitro: Eriksson (Svezia).