Torna l’Europa League questa sera: l’Udinese di Francesco Guidolin affronta la seconda trasferta consecutiva dopo la storica impresa di Anfield Road. Sulla strada dei friulani, nel terzo turno del gruppo A, c’è questa volta lo Young Boys, formazione svizzera di Berna che si trova sul fondo della classifica avendo perso entrambe le gare fin qui disputate (3-5 in casa contro i Reds, 0-2 in Russia contro l’Anzhi. L’Udinese invece si trova in testa alla pari con la formazione del Daghestan, dietro solo in virtù della differenza reti. Questa sera potrebbe dunque fare un deciso passo avanti verso la qualificazione ai sedicesimi di finale, obiettivo minimo dopo gli ottavi dello scorso anno (eliminazione subita per mano dell’AZ Alkmaar). I friulani si sono ripresi dopo un avvio di stagione decisamente negativo, segnato soprattutto, a livello psicologico, dall’esito negativo del preliminare di Champions League. La partita contro lo Young Boys è sicuramente alla portata della banda Guidolin, che però dovrà stare attenta alle insidie che può nascondere una formazione ferita e che vuole risollevarsi. Per commentare l’impegno che attende l’Udinese abbiamo contattato Stefano Fiore, che ha passato due stagionin Friuli diventando una pedina fondamentale sotto la guida di Gigi De Canio (e successivamente di Luciano Spalletti), arrivando a conquistare la maglia della Nazionale giocando da titolare gli Europei del 2000, dove l’Italia arrivò a dieci secondi dalla conquista del titolo. Ecco le parole di Fiore, nell’intervista eclusiva rilasciata a Ilsussidiario.net.
L’Udinese affronta lo Young Boys: che partita si aspetta? Una partita sulla carta abbordabile per l’Udinese, anche se il risultato della Juventus dimostra che in Europa non ci sono partite scontate sulla carta.
Può essere decisiva per il passaggio del turno? Certamente sarà importante perchè dopo la vittoria col Liverpool sarebbero altri 3 punti che farebbero classifica. Penso poi che l’Udinese voglia fare bella figura in Europa League e ci tenga al passaggio del turno.
Al di là della classifica attuale possiamo dire che lo Young Boys sia la Cenerentola del girone? E’ una squadra strana, sicuramente la più debole del girone, ma bisognerà affrontarla con la giusta concentrazione per evitare spiacevoli sorprese.
Vincere sarebbe importante visto che Liverpool e Anzhi si ruberanno punti… Questo sicuramente: si affronteranno due squadre di buon livello in un incontro molto importante per il girone e l’Udinese potrebbe approfittare di questo loro scontro diretto.
Le sembra che l’Udinese abbia perso qualcosa rispetto alla scorsa stagione? Ha sicuramente qualche problema, visto che deve recuperare alcuni infortunati. Va comunque detto che ormai ci si è abituati a un’Udinese che disputa campionati straordinari e quando questo non succede ci si sorprende, ma resta un club molto importante per il campionato italiano.
Vede una formazione troppo Di Natale-dipendente?
Certo Di Natale è molto forte e importante, ma ormai ha anche una certa età: bisognerebbe puntare anche su qualche giocatore giovane in grado di garantire un buon futuro per il reparto offensivo friulano.
L’Udinese è ad alti livelli ormai da qualche anno e con bilanci impeccabili: qual è il segreto? La competenza della famiglia Pozzo, che capisce tanto di calcio e riesce sempre puntando sui giovani a costruire delle squadre molto forti.
Lei ha giocato due ottime stagioni a Udine: come si è trovato? Benissimo. La famiglia Pozzo è stata la prima a credere in me e a lanciarmi nel grande calcio. Se ho fatto una carriere importante lo devo innanzitutto a loro.
Il suo pronostico per la partita con lo Young Boys? Credo in una vittoria dell’Udinese.
(Franco Vittadini)