Nelle prime cinque partite di campionato la Sampdoria di Ciro Ferrara aveva raccolto tre vittorie e due pareggi. Una vittoria importante alla prima giornata contro il Milan poi altre prestazioni di un certo livello. L’ambiente blucerchiato aveva preso molto coraggio visto che le cose andavano benissimo. Dopo la quinta giornata però c’è stato il black-out, la luce si è spenta e Maxi Lopez e soci hanno rimediato quattro sconfitte consecutive, l’ultima in casa contro il Cagliari nella nona giornata di campionato. Ora la Sampdoria è a metà classifica a quota dieci punti, quello che preoccupa maggiormente i tifosi doriani è che la squadra sembra aver smarrito il gioco iniziale che aveva portato grandi soddisfazioni. Mercoledì sera ci sarà un impegno proibitivo per la Sampdoria che se la dovrà vedere, a San Siro, contro un’Inter che tra campionato e Europa League ha vinto sette partite consecutive. Un match difficilissimo per il club ligure e per Ciro Ferrara che al momento non sembra rischiare ma nel calcio contano molto i risultati. A Genova, sponda blucerchiata, si ha molta paura di questa flessione che potrebbe rievocare il triste ricordo del campionato di due anni fa, quello dell’approdo in Serie B. Per parlare del momento della Sampdoria abbiamo intervistato in esclusiva a Ilsussidiario.net Luca Pellegrini, ex giocatore e capitano del club doriano.

Quattro sconfitte consecutive dopo un inizio importante. I brutti ricordi del campionato di due anni ritornano, è giusto pensare questo? Assolutamente no, sappiamo benissimo cosa successe due anni fa ma parliamo di due circostanze diverse. Allora a gennaio furono ceduti giocatori importanti che mascheravano i difetti della squadra.

Cosa è successo adesso alla Sampdoria? In queste quattro sconfitte c’è stato un po’ di tutto, errori arbitrali ma anche atteggiamenti autolesionistici come le squalifiche di Maxi Lopez e Costa.

Perché la squadra ha subito un’involuzione nel gioco? Perché quando sono venuti a mancare dei giocatori importanti, ovvero i titolari, la squadra ne ha risentito parecchio.

E questo cosa significa? Significa che la Sampdoria ha una buona squadra titolare che potrebbe lottare per una posizione al centro della classifica, ma la coperta è corta e servirebbero dei rinforzi per aumentare la qualità della panchina.

Essere una squadra giovane porta ad avere degli svantaggi?

Un po’ sì, perché quando non arrivano i risultati un giovane tende a scoraggiarsi e questo non si dovrebbe fare.

Mercoledì sera c’è un avversario difficile, ovvero l’Inter di Stramaccioni… Purtroppo affrontiamo l’Inter nel momento peggiore, visto che i nerazzurri vengono da una grande striscia. Ma non è certo la partita di Milano a essere decisiva, bensì quella contro l’Atalanta di domenica prossima.

Ferrara è in discussione secondo lei? Io non credo, perché comunque c’è un buon lavoro di fondo in questa squadra. Chiaro che contro l’Inter si vorrà vedere una reazione dal punto di vista del carattere, anche se la sconfitta è comunque da tenere in conto vista la forza dell’avversario.

 

(Claudio Ruggieri)