All’Estadio do Dragao scenderanno in campo stasera i bicampioni in carica di Portogallo del Porto e l’ambiziosissimo Paris Saint Germain di Carlo Ancelotti. Entrambe le squadre hanno vinto alla prima giornata di Champions League, i lusitani per 2-0 sul campo della Dinamo Zagabria e i francesi per 4-1 sugli ucraini della Dinamo Kiev. Chi vince stasera, dunque, andrà in testa al girone, con fondate possibilità di proseguire il proprio cammino europeo e ipotecando il primato nel girone. Sarà anche un modo per testare il livello di competitività del Psg, alla prima trasferta continentale della stagione, dopo il comodo esordio casalingo. Dagli ex milanisti Thiago Silva e Ibrahimovic ci si aspetta quel qualcosa in più per condurre la squadra verso il successo. E’ un Psg obbligato a primeggiare, vista la sontuosa campagna acquisti estiva. Al resto ci penserà l’esperienza di Ancelotti, che la Champions l’ha vinta due volte sulla panchina del Milan, nel 2002-03 e nel 2006-07. L’esame sarà impegnativo: il Porto è una grande tradizionale d’Europa, ostacolo sempre complicato specie in casa sua.



Vitor Pereira presenterà i suoi secondo il modulo 4-3-3. In porta Helton, in difesa spazio al quartetto formato da Danilo, Maicon, Otamendi e Alex Sandro (tutti brasiliani, tranne l’argentino Otamendi), a centrocampo Joao Moutinho siederà in cabina di regia, con l’ausilio di Fernando e Lucho Gonzalez, mentre davanti spazio al tridente offensivo formato da Varela, Jackson Martinez e James Rodriguez. Occhi puntati soprattutto sul colombiano Rodriguez, un giocatore che sta crescendo a vista d’occhio e che, secondo gli esperti, è destinato ad essere il top player dei prossimi anni. Una sorta di Cristiano Ronaldo, per caratteristiche tecniche, che ultimamente sembra essere tornato nel mirino dell’Inter di Moratti. Ieri ha parlato Moutinho: “Il Psg ha elementi eccellenti, ma giocheremo per dimostrare che siamo superiori”. La sfida è lanciata.



A disposizione di Pereira ci saranno il secondo portiere Fabiano, Miguel Lopes, Mangala, Castro, Defour, Atsu e Kleber. Probabile l’ingresso, nel corso della ripresa, di quest’ultimo, attaccante brasiliano classe 1990, che in carriera ha vestito le maglie di Atletico Mineiro e Maritimo Funchal. Conta anche una presenza nella Seleçao.

L’unico assente tra le fila lusitane è il difensore centrale Rolando, acciaccato, vecchio pallino dei nostri club.

Modulo 4-3-2-1 per gli uomini di Carlo Ancelotti. In porta l’ex Palermo Sirigu, in difesa Jallet e Maxwell sulle fasce, con Alex e Thiago Silva in mezzo. A centrocampo Verratti sarà il play basso, con Sissoko sul centrodestra e Matuidi sul centrosinistra: due mediani muscolari, dunque, per proteggere il giovane regista pescarese. Sulla trequarti Pastore e Menez, che avranno il compito di supportare la prima punta, il maestoso Zlatan Ibrahimovic. Un dato: ben 8/11 della squadra di stasera hanno militato nel campionato italiano. Incredibile, ma non troppo, vista le ultime due campagne acquisti condotte dal ds Leonardo, vecchia conoscenza di Milan e Inter. Ancelotti non si fida del ‘nuovo’ Porto: “L’identità è la stessa, dovremo dimostrare personalità e coraggio, magari giocando all’italiana. Al buon gioco offensivo del Porto dovremmo rispondere con una buona difesa. Oggi è il compleanno di Ibrahimovic, spero che sia lui a farci il regalo”. Thiago Silva parla invece del Milan: “Sarei rimasto in Italia non qui non ci fossero stati Ancelotti e Leonardo, ma sono persuaso che questo Psg possa vincere la Champions. Il Milan dello scorso anno era forte, ma il Psg di oggi lo è di più, almeno sulla carta. Tocca a noi dimostrarlo”.



A disposizione Douchez, Sakho, Van der Wiel, Chantome, Lavezzi, Nenè e Gameiro. Come si vede, una panchina di gran classe, con molti elementi che sarebbero titolari ovunque. Scalpitano, in particolare, il terzino olandese Van der Wiel, che per il momento parte alle spalle del rivale Jallet, e l’ex Napoli Lavezzi, che tra infortuni e squalifiche deve ancora prendere le misure alla nuova realtà. Il tecnico potrebbe concedergli uno scampolo di gara nella ripresa.

Ancelotti deve fare a meno dei soli Bodmer e Thiago Motta. Gruppo dunque quasi al completo, anche se le due assenze sono senza dubbio rilevanti.

 

 

Helton; Danilo, Maicon, Otamendi, Alex Sandro; Fernando, Moutinho, Lucho Gonzalez; Varela, Jackson Martinez, James Rodriguez. All.: Vitor Pereira.

A disp.: Fabiano, Miguel Lopes, Mangala, Castro, Defour, Atsu, Kleber.

Squalificati: nessuno.

Indisponibili: Rolando.

Sirigu; Jallet, Thiago Silva, Alex, Maxwell; Sissoko, Verratti, Matuidi; Menez, Pastore; Ibrahimovic. All.: Ancelotti.

A disp.: Douchez, Sakho, Van der Wiel, Chantome, Lavezzi, Nenè, Gameiro.

Squalificati: nessuno.

Indisponibili: Bodmer, Thiago Motta.

 

Arbitro: Webb (Inghilterra).

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