Il Padova batte il Verona per 2-1 e si aggiudica il derby del Veneto. Vittoria sofferta e giunta al 94esimo quando il neo-entrato Raimondi ha trovata la rete decisiva dopo una discesa irresistibile sulla fascia. Doccia fredda per gli uomini di Mandorlini, i quali dopo aver trovato in apertura di gara il vantaggio con Halfredsson si sono visti rimontare il risultato dai gol di Farias e dal giovane padovano Raimondi. Il Padova scala la classifica insidiando la zona playoff, mentre il Verona resta aggrappato al terzo posto a quota 15 punti.
L’Hellas Verona parte meglio degli avversari proponendo fin dalle prime battute il suo gioco e trovando grazie a un ottimo tiro dal limite di Halfredsson il gol del vantaggio. L’atteggiamento dei gialloblù con lo scorrere dei minuti chiama alla reazione i padroni di casa, che con molta fatica, riescono a trovare la rete del pareggio. Nel secondo tempo nessuna delle due squadre ci prova con convinzione. Mandorlini, tenta il tutto per tutto inserendo lo scalpitante Bojinov e mutando lo schieramento dei suoi in un 4-2-4, ma l’effetto ottenuto è l’opposto di quello desiderato. Nell’azione finale di contropiede il Padova trova la rete grazie a un elegante sfrecciata sulla fascia del giovane Raimondi che regala il successo nel derby ai biancorossi.
Tra le numerose difficoltà la squadra di Pea riesce(in circostanze fortunose) a trovare una vittoria importantissima soprattutto per il morale della nuova compagine biancorossa. Vittoria di carattere, frutto di una prestazione in crescendo che ha visto a tratti un Padova coraggioso che ha comunque mantenuto sempre l’equilibrio in campo. Nel finale, Pea ha trovato la vittoria sfruttando la sua arma prediletta, il contropiede.
Un Verona atipico quello visto questa sera all’Euganeo. Una squadra poco spregiudicata e molto timorosa si è accontentata del pareggio che pian piano stava maturando e ha raramente preso una seria iniziativa cercando di aver la meglio degli avversari. Nel finale, il prezzo da pagare è doppio e la prima sconfitta stagionale lascia molta delusione tra gli scaligeri.
Arbitra bene una partita non difficile. Interviene quando deve e non lascia spazio ad alcuna protesta.
I 12mila sugli spalti sospingono gli uomini di Pea alla vittoria finale, dopo un’intera partita impegnata nell’incitamento costante. Da una parte e dall’altra gli sfottò sono frequenti, ma non alterano il calore per le due squadre avversarie.
SILVESTRI 6,5 Si fa sorprendere dal tiro di Halfredsson, ma la sua visibilità è fortemente disturbata da più uomini. Nelle altra circostanze si impegna egregiamente respinge con attenzione gli attacchi di Cacia.
CIONEK 6 Crea fastidio e densità nella zona di sua competenza, non disdegnando spesso l’anticipo.
PICCIONI 5,5 Perde spesso il duello aereo con Cacia regalando diversi spazi, mal sfruttati dal bomber.
TREVISAN 6,5 Chiama i suoi allo sforzo finale, richiamando continuamente da perfetto capitano alla concentrazione e allo spirito di squadra.
LEGATI 6,5 Gara di sacrificio. Sempre alle prese con clienti non facili sulla fascia resiste bene reggendo la pressione avversaria. Ampi margini di miglioramento nell’uno contro uno e nella precisione dei passaggi.
VIVIANI 6,5 Prende per mano la squadra nel primo tempo trasmettendole coraggio e spirito d’iniziativa. Offre diversi palloni alle punte, ma la loro staticità le impedisce di concretizzarli. (Dal 40’ s.t. DE VITIS s.v.)
CUFFA 6 Molti recuperi di palla e costanti inserimenti in area.
RENZETTI 7 Scalda e batte la fascia senza pausa. Sfrutta con improvvise sfuriate la sua velocità e l’indecisione di chi lo affronta dando il là a entrambe le reti.
FARIAS 6 Parte male, perdendo diversi palloni e disturbando spesso le manovre dei compagni. Risorge e confeziona la rete del pareggio con un abile e intelligente movimento senza palla. Un infortunio lo costringe ad abbandonare anzitempo il campo di gioco.
(Dal 32’ s.t. ZE EDUARDO 6 Mette ordine e mantiene una posizione da guardia nelle ripartenze avversarie.)
CUTOLO 6 Si sbatte dappertutto provando in tutti i modi a vivacizzare la manovra poco fluida dei compagni. Tenta più volte di illuminare con giocate a effetto, ma non trova mai lo spunto vincente.
(Dal 28’ s.t. RAIMONDI 7 Si propone in ogni occasione e corre come un dannato per sfruttare al meglio la chance offerta. Nel finale si inventa un gran gol entrando in area in slalom in area e centrando la porta nonostante l’opposizione di più avversari. )
GRANOCHE 5 Si fa vedere pochissimi e progressivamente si perde tra i difensori centrali del Verona.
PEA 6,5 A fine gara raccoglie gli applausi dello stadio. Trova il massimo risultato dopo un match definito alla vigilia proibitivo. L’equilibrio e il suo continuo aiuto conducono la squadra ai tre punti. Da questo successo la squadra deve trarre convinzione nei propri mezzi per tentare la scalata alla massima serie.
RAFAEL 6 Nessuna colpa sui gol. Risponde bene ai tentativi avversari sfoderando diverse uscita alte.
CACCIATORE 5,5 Meno aggressivo del solito, perde diversi duelli sulla fascia facendosi superare troppe volte.
MORAS 6 Rovina una prestazione positiva con una goffa caduta nel finale che porta alla rete di Raimondi.
MAIETTA 6,5 Coraggioso e più propositivo del solito. Non si fa mai superare costringendo le punte avversarie a stargli alla larga.
MARTINHO 5,5 Dà vita a un bel duello con Legati sulla fascia. Gioca spesso a non prenderle rimanendo schiacciato nella propria metà campo.
(dal 40’ s.t. BOJINOV s.v.)
LANER 6 Gara di quantità. Diversi palloni recuperati e numerosi scambi sulla fascia sinistra.
JORGINHO 6 Metronomo instancabile prova a dettare i tempi della manovra ai compagni, ma il ritmo da lui indicato spesso non trova seguito.
HALFREDSSON 6,5 Si propone spesso e riesce a massimizzare un pallone quasi morto sul limite dell’area.
(dal 29’ s.t. ABBATE 5,5 Si fa trovare spesso pronto al cross, ma in fase difensiva lascia molto a desiderare.)
JUANITO GOMEZ 5 Non si impegna al massimo e i difensori avversari non fanno fatica a contenere le sue poco convinte scorribande.
CACIA 6 Ci prova più di tutti in attacco, non riuscendo a trovare il colpo di testa giusto. Ci prova spesso con giocate sporadiche che però non trovano mai la via del gol.
E. RIVAS 5 Confuso e poco reattivo. Si fa spesso anticipare. Giornata no.
(dal 11’ s.t. CARROZZA 6,5 Ottimo impatto sulla gara. Svaria per tutte le zone del campo e sfiora per ben due volte il gol.)
MANDORLINI 5,5 Non coglie la palla al balzo provando a dare il colpo di grazia a un Padova ancora fragile in fase difensiva. Il risultato finale ha il sapore della beffa, ma la squadra gialloblù non si può permettere di perdere certe partite che ancora una volta hanno testimoniato la sua enorme superiorità qualitativa.
(Francesco Davide Zaza – twitter@francescodzaza)