Domani sera andrà in scena l’attesissimo derby di Genova tra Sampdoria e Genoa. Una stracittadina in tono minore, dall’umore quasi deprimente visto il pessimo momento attraversato dalle due squadre. Il ‘derby dei disperati’ (il copyright è del presidente rossoblù Enrico Preziosi) vedrà di fronte una squadra – la Samp – reduce da sette sconfitte consecutive – e un Genoa, che di ko consecutivi ne ha rimediati ‘solo’ 5. Se in casa Grifone un primo ribaltone è già andato in scena (con l’arrivo di Del Neri in luogo di De Canio in panchina), a Bogliasco sembra solo questione di tempo. I destini del tecnico blucerchiato Ciro Ferrara e del direttore sportivo Pasquale Sensibile sembrano più che mai appesi ad un filo. Un nuovo ko non verrebbe perdonato dal vicepresidente vicario Edoardo Garrone. Ecco perchè questo derby della Lanterna, oltre ai consueti significati sportivi, assume una valenza speciale per la Samp, e naturalmente anche per un Genoa che ha più o meno lo stesso bisogno di voltare pagina.
La formazione blucerchiata, dati alla mano, vanta il 51% di possesso palla medio ad incontro. Su 10 tiri totali, 4 sono andati verso lo specchio della porta avversaria, con il 61,8% di passaggi riusciti ed una percentuale di pericolosità del 38,2%. In casa la Samp ha vinto una sola partita, pareggiandone un’altra e perdendone tre. Quattro gli indisponibili, ovvero Berardi, Maxi Lopez, Eder e Pozzi. Continuano i problemi in attacco per Ciro Ferrara, che di fatto non ha attaccanti di ruolo se non il giovane Icardi, che ha fatto le giovanili del Barcellona per tre anni ma in Italia non è mai esploso; toccherà a lui reggere il peso dell’attacco, insieme a Juan Antonio che è decisamente più un trequartista ma dovrà avanzare la sua posizione. A centrocampo si gioca a 4, ma anche qui bisogna riadattarsi: Poli e Munari sono i due che possono prestarsi a giocare sugli esterni, dunque le fasce saranno presidiate da loro con Maresca e Obiang in qualità di centrali. Non c’è un incontrista vero e proprio ma dovrebbe essere Obiang a fungere da frangiflutti davanti alla difesa. Reparto arretrato che sarà composto da De Silvestri, Gastaldello, Rossini e Costa, davanti all’argentino Romero tra i pali.
Secondo le statistiche il Grifone ha una percentuale di passaggi riusciti del 57% circa. Il possesso palla medio a incontro è del 49%, il tasso di pericolosità offensiva al 41,5%. E’ un Genoa che tira tanto (11 conclusioni a partita), ma centra poco lo specchio (5 volte in media). Quattro assenze per Del Neri, che deve fare a meno di Ferronetti, Anselmo, Jorquera e Vargas. Anche i rossoblù scenderanno in campo con il 4-4-2: davanti giocheranno il rientrante Borriello e Immobile, a centrocampo spazio a Jankovic e Antonelli sugli esterni, con il duo Toszer-Kucka al centro, in difesa Sampirisi, Granvist, Bovo e Moretti. In porta, come sempre, la certezza Frey.
Romero; De Silvestri, Gastaldello, Rossini, Costa; Munari, Maresca, Obiang, Poli; Icardi, Juan Antonio. All.: Ferrara
A disp.: Falcone, Berni, Mustafi, Poulsen, Krsticic, Castellini, Tissone, Renan, Savic, Soriano, Estigarribia.
Squalificati: –
Indisponibili: Berardi, Pozzi, Maxi Lopez, Eder
Frey; Sampirisi, Granqvist, Bovo, Moretti; Jankovic, Toszer, Kucka, Antonelli; Borriello, Immobile. All.: Del Neri
A disp.: Tzorvas, Donnarumma, Rossi, Canini, Seymour, Melazzi, Merkel, Kranjic, Said, Bertolacci, Hallenius.
Squalificati: –
Indisponibili: Ferronetti, Anselmo, Jorquera, Vargas
Arbitro: Mazzoleni