Oggi torna in scena l’Europa League 2012-2013, con la quinta giornata della fase a gironi. Per il gruppo A, alle ore 18.00 italiane scendono in campo Anzhi-Udinese, che si affrontano a Mosca – per la precisione sul campo della Lokomotiv – perché per la Uefa ha imposto per motivi di sicurezza alla società del Daghestan di non disputare le proprie partite europee casalinghe a Makhackala. Un piccolo vantaggio per l’Udinese, dal momento che l’Anzhi è così di fatto costretta a giocare in campo neutro e con pochi tifosi al seguito. La formazione di Francesco Guidolin dovrà cercare di sfruttare questo elemento, perché per sperare ancora nella qualificazione per i sedicesimi di finale, ai bianconeri friulani è rimasta una sola possibilità: vincere oggi e vincere anche fra due settimane nell’ultima giornata del girone. Non si possono quindi fare calcoli, e tutto sommato questo potrebbe anche essere un vantaggio. La pressione è tutta sulle spalle dell’Anzhi, che punta a scalare le gerarchie del calcio europeo e quindi tiene moltissimo a passare questo primo girone: personaggi come Samuel Eto’o in campo e Guus Hiddink in panchina di certo non soffriranno per questa responsabilità, ma il resto del gruppo potrebbe risentire il contraccolpo. Lo scopriremo tra non molto tempo.



Di certo, l’Anzhi ha già ottenuto risultati significativi: fino a pochi anni fa nessuno conosceva la città di Makhackala, e il Daghestan era noto soltanto per essere una delle pericolose regioni del Caucaso russo, dove imperversano le lotte tra l’esercito di Mosca e le varie fazioni locali, compresi i terroristi islamici (la regione è infatti a maggioranza musulmana). In effetti, i rapporti con Mosca non sono buonissimi, e questo si è notato anche allo stadio nelle prime due partite interne del girone. Tornando al calcio, la svolta per l’Anzhi è arrivata nel gennaio 2011, quando la società è stata acquistata dal magnate Sulejman Kerimov e in breve tempo diventa protagonista del mercato internazionale: ciò diventa chiaro ad agosto di quell’anno, quando Kerimov porta in Daghestan un fenomeno come Samuel Eto’o. La crescita è rapida: in questo campionato l’Anzhi è attualmente secondo, e per la prima volta può lottare per il titolo, mentre nel gruppo di Europa League è primo con due vittorie, un pareggio e una sconfitta. Finora in casa ha battuto sia lo Young Boys sia il Liverpool, quindi non patisce nemmeno il campo neutro. Avversario davvero ostico.



L’Udinese invece in questa Europa League ha avuto un cammino indecifrabile: buon pareggio al debutto contro i russi (1-1), poi la storica vittoria ad Anfield Road, a casa del Liverpool (2-3). Serata indimenticabile di per sé, e che sembrava pure dovesse spalancare facilmente le porte della qualificazione. Invece, nelle due partite successive è arrivata la clamorosa doppia sconfitta contro gli svizzeri del Young Boys (3-1 a Berna, 2-3 a Udine) che ha reso difficilissima la situazione di Guidolin nel girone. La stagione dei bianconeri è d’altronde più difficile rispetto alle precedenti, che avevano fatto sognare una intera regione: l’Udinese finora ha vinto soltanto quattro partite tra campionato ed Europa League, e sembra inevitabile un ridimensionamento. Parola che sembra non conoscere Antonio Di Natale, che con 8 gol in serie A e 3 in Europa League si conferma per l’ennesima stagione tra i bomber più prolifici in circolazione, e anche oggi sarà lui il leader della squadra (clicca qui per le probabili formazioni della partita). Ma ora la parola deve andare al campo: Anzhi-Udinese sta per cominciare…



 

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