Bilancio agrodolce quello delle italiane impegnate nel penultimo turno della fase a gironi di Europa League. Il Napoli vince all’ultimo respiro al Rasunda (alla sua ultima prima della chiusura) e si qualifica aritmeticamente ai sedicesimi di finale (clicca qui per le pagelle); stesso obiettivo raggiunto dalla Lazio, che all’Olimpico mette sotto il Tottenham (clicca qui per le pagelle) ma non va oltre lo 0-0 (con un gol regolare annullato a Bale). Fuori invece l’Udinese, cui è fatale la sconfitta in Russia al cospetto dell’Anzhi di Samuel Eto’o (clicca qui per le pagelle): nell’eventuale classifica avulsa resterebbe dietro lo Young Boys. Discorso diverso va fatto per l’Inter, che era già qualificata ma ha perso la possibilità di agganciare il primo posto nel girone facendosi battere nettamente dal Rubin Kazan, con una formazione sperimentale fatta di tanti giovani (clicca qui per le pagelle). Tre squadre al secondo turno non sono certo un risultato da buttar via, anzi; se pensiamo al Portogallo che ci segue nel ranking UEFA, loro hanno fatto zero su tre. Abbiamo chiesto un commento a Fabio Santini un commento su questa giornata di Europa League, e di tracciare un bilancio sull’operato delle nostre squadre fino a qui. Ecco le sue parole, nell’intervista esclusiva rilasciata a Ilsussidiario.net.



Partiamo dall’Inter: l’esperimento dei giovani ha portato a uno 0-3. Come giudicare la cosa? Stramaccioni ha fatto harakiri: non si mettono e poi nove ragazzi in una squadra. Se ne mettono tre o quattro massimo, che si possano mischiare con i giocatori di grande esperienza che l’Inter ha. E’ stato un suicidio a livello di immagine, e se io fossi Moratti chiamerei a rapporto Stramaccioni oggi stesso.



Come mai? Stiamo parlando dell’Inter, che ha un blasone e un livello internazionale che non può sottacere e a cui non può rinunciare. E’ stato un errore, ed è vero che nel secondo tempo l’Inter ha prodotto parzialmente gioco, così come va notato che due dei tre gol subiti sono frutto dell’inesperienza di questi ragazzi; però, pur non chiedendo di vincere sempre bisogna sempre presentarsi come l’Inter. E’ un dovere etico e sportivo, e anzi da questo punto di vista…

Sì? L’Inter voleva testare questi ragazzi, e ne esce male: adesso i giovani si sentiranno frustrati dall’aver perso partita e traguardo importante, perchè il primo posto nel girone avrebbe permesso all’Inter di incontrare squadre meno ostiche. In più l’Inter porta a casa la seconda sconfitta in tre partite: è un errore di Stramaccioni, che comunque ha delle attenuanti.



Quali sono? E’ giovanissimo, e sotto certi punti di vista ancora inesperto; ecco perchè ho sempre detto che fosse vergognoso il paragone con Mourinho. In definitiva, comunque, l’Inter esce da Kazan molto peggio di quanto dica il risultato.

A uscire male dalla Russia è anche l’Udinese, sconfitta ed eliminata: una delusione?  

Quest’anno l’Udinese è una squadra strana, che ha però spiegazioni razionali del suo veleggiamento faticoso. Continuando a vendere giocatori di caratura ogni anno, i risultati sono poi quelli che sono. In più i friulani hanno secondo me un grosso punto di domanda, che è la panchina.

In che senso? Guidolin è un grandissimo allenatore, molto preparato ed esperto; tuttavia da qualche tempo mi sembra trasmettere ai media, e quindi anche alla squadra, una certa insicurezza sulla sua permanenza in Friuli. Credo sia uno dei motivi per cui l’Udinese non stia rendendo come ha reso altri anni, se non altro sotto il profilo psicologico. 

Sotto quello tecnico invece? Come dicevo: a forza di vedere Sanchez, Isla, Asamoah e tutti gli altri, dopo un po’ la paghi, non c’è storia. Quindi, l’eliminazione dall’Europa League ci sta tutta.

Il Napoli dopo essere partito male ha passato il turno: come giudicare i partenopei? Ieri sera hanno vinto alla fine, in modo rocambolesco. Anche il Napoli però mi lascia molti dubbi, gli stessi che avevo avuto dopo la partita con il Milan. Qui se vogliamo c’è una similitudine con la situazione dell’Udinese. 

In che senso? Mazzarri in qualche modo sembra in discussione con se stesso; quando gli viene fatto notare il problema dello stress risponde piccato, quasi risentito. Evidentemente si tocca un nervo scoperto; è vero che lui aveva chiesto altri giocatori e che si era opposto alla cessione di Lavezzi, ma è anche vero che De Laurentiis ha fatto un grande affare portando a casa 28 milioni di Euro, e che Hamsik si è potuto finalmente esprimere per quello che è, cioè un giocatore di altissima levatura. 

Un Napoli che non convince in pieno quindi?

Mostra di essere un’incompiuta: è una squadra che sembra possa arrivare al grande traguardo, e poi quando è lì lì per raggiungerlo tira i remi in barca.

Chiudiamo con la Lazio, forse la più convincente sotto il profilo del gioco. Purtroppo il fattaccio di cronaca di ieri ha fatto dimenticare quello che è stato; poi, per trenta secondi si sono sentiti cori razzisti, quindi io dico che in questi casi non si può parlare di calcio. 

Come squadra però come le sembra la Lazio? E’ una delle squadre che sta giocando meglio e ha uno degli allenatori migliori di questo campionato; mi dispiace per tutto questo, ma non ho guardato la partita. Bisogna fare delle scelte: questi sono episodi nauseanti che hanno poco a che fare con il calcio, e per una volta uno deve guardare la propria coscienza e decidere di non guardare la partita.

Pensa che il raid di Campo de’ Fiori possa avere ripercussioni su squadra e ambiente? Non lo so, certo l’ambiente di Roma è difficile; quasi sempre ha condizionato l’iter di Lazio e Roma nelle rispettive stagioni, nel bene e nel male. Più che nelle altre piazze l’ambiente della capitale ha un valore sulle rispettive compagini a livello di pressione.

 

(Claudio Franceschini)

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